Nell'estate del 2008 comparve sul catalogo del Custom Shop una delle Stratocaster più attese di tutti i tempi, la David Gilmour Signature Stratocaster, ispirata alla famosa Black Strat del celebre chitarrista dei Pink Floyd e nata da un'intensa collaborazione tra la Fender e lo storico tecnico del musicista, Phil Taylor.La "Black Strat" di David è una Fender Stratocaster del 1969 black over sunburst, con palettone, manico in acero, battipenna nero e single coil bianchi, utilizzata per le registrazioni di Live at Pompeii e su molti brani di The Dark Side of the Moon, Wish You Were Here, Animals, The Wall e sull'album solista di Gilmour, On an Island.
La Black Strat originale e le sue modifiche
La Black Strat era stata acquistata da David Gilmour al Manny's di Manny Goldrich, a New York, per sostituire una Stratocaster nera, dalla tastiera in palissandro, comprata appena sei settimane prima nel corso del tour americano del 1970, che gli venne rubata insieme alle attrezzature del gruppo. Il chitarrista dei Pink Floyd ne cercava una uguale, sempre nera, ma, poiché questa finitura non era disponibile, ne prese una Black over Sunburst, questa volta con la tastiera in acero.
La nuova chitarra, che David suonò per la prima volta in pubblico al Bath Festival nel giugno 1970, è leggendaria quasi quanto il suo proprietario. Dalle foto e dai video fatti nel corso degli anni è possibile notare come la Black Strat originale abbia subito, un po' alla volta, importanti modifiche.
Nel 1972 David sostituì le meccaniche Fender Keys del manico originale con delle Kluson.
In seguito sostituì anche il manico con un altro munito di tastiera in palissandro, proveniente da una Stratocaster del 1963 che, a sua volta, era stato "prelevato" da una '59.
Nel 1979, per le registrazioni di The Wall, però, cambiò anche questo manico con uno tutto in acero bird's eye, della Charvel, munito di logo Fender e ventuno tasti.
Nel 1982, per le incisioni di The Final Cut, usò un altro manico Charvel, sempre con il logo Fender, in acero bird's eye, ma questa volta con ventidue tasti per raggiungere quel semitono in più di cui aveva bisogno in quest'album.
A questo punto, secondo Gilmourish, David usò tre manici Fender '57 Vintage reissue: uno all'inizio del 2003, per un documentario della BBC, su cui era regolarmente presente la decal "ORIGINAL Contour Body" sulla punta della paletta; un altro, riconoscibile perché privo di questa decal, era visibile alla mostra Interstellar Exhibition di Parigi, che si tenne tra la fine del 2003 e l'inizio del 2004; infine, per le registrazioni di On An Island, David montò sulla Black Strat l'attuale manico proveniente dalla sua '57 Vintage reissue "Cream" del 1983.
David modificò ampiamente anche elettronica e pickup: nel 1973, per un brevissimo periodo, sulla Black Strat apparve un humbucker Gibson P.A.F. tra il pickup al ponte e quello centrale. In seguito, tornato alla classica configurazione a tre single coil, il pickup al ponte fu sostituito prima con un Di Marzio FS-1, con mascherina nera, dopo con un custom wound Seymour Duncan SSL-1C.
Nel 1972, per un breve periodo di tempo, Gilmour munì la Black Strat di un ingresso XLR: «At one point I drilled a big hole to put one of those big XLR things on it because I wanted to have the sound coming out of the guitar, going out through a pedal board, coming back into the guitar and going through a volume knob again. That didn’t last terribly long so I made some paste out of sawdust and wood glue and filled it back in again». La riparazione è ancora oggi visibile sulla chitarra.
Nello stesso anno David montò anche un mini-switch sul battipenna per attivare la combinazione pickup manico/ponte con lo scopo di avere un sound simile a quello della Jazzmaster: «There’s a sound on a Jazzmaster which you get by having your bridge pickup and your neck pickup on at the same time. Now, on a Strat because you’ve got a middle pickup, the switch doesn’t do that. So I got a little piece of metal in a U-shape and glued it on to the underside and drilled a little hole and put a little switch in, and that switch switches on this pickup, which creates a sound a bit like the Jazzmaster. That was one of the experiments that I did that I still have». In seguito, nel periodo del P.A.F., questo switch venne impiegato per l'attivazione dell'humbucker.
Infine, nel 1985, Gilmour sostituì il selettore originale a tre vie con uno a cinque posizioni.
Altre modifiche importanti riguardarono l'impiego, dal 1974, di uno spesso battipenna nero ad undici viti e, dal 1984, di una leva del tremolo più corta (4.25 pollici), che gli permetteva un maggiore controllo del vibrato mentre suonava: «I just one day took a hacksaw to it and cut it off and stuck the plastic bit back on the end of it. It suits me - I’ve found it much more useful and it’s helped to create a style, I guess».
Nel 1983 David sostituì il ponte originale perfino un Kahler Tremolo System con meccaniche autobloccanti, ma, a causa delle sue dimensioni, il chitarrista, per montarlo, fu costretto a scassare un po' il body della Stratocaster. Tuttavia David non fu soddisfatto di questa modifica, poiché denaturava il suono della Black Strat, e decise, nel 1997, di tornare al ponte originale; mandò quindi lo strumento da Charlie Chandler per un restauro. Il liutaio dovette riempire, per quanto possibile, lo scasso lasciato dal Kahler.
La Black Strat è stata venduta al Christie's, una delle più famose case d'asta al mondo, il 20 giugno 2019, per la modica cifra di $3.300.000, insieme a moltissimi strumenti di David Gilmour, che ha devoluto il ricavato in beneficienza.
Nel 1972 David sostituì le meccaniche Fender Keys del manico originale con delle Kluson.
In seguito sostituì anche il manico con un altro munito di tastiera in palissandro, proveniente da una Stratocaster del 1963 che, a sua volta, era stato "prelevato" da una '59.
Nel 1979, per le registrazioni di The Wall, però, cambiò anche questo manico con uno tutto in acero bird's eye, della Charvel, munito di logo Fender e ventuno tasti.
Nel 1982, per le incisioni di The Final Cut, usò un altro manico Charvel, sempre con il logo Fender, in acero bird's eye, ma questa volta con ventidue tasti per raggiungere quel semitono in più di cui aveva bisogno in quest'album.
A questo punto, secondo Gilmourish, David usò tre manici Fender '57 Vintage reissue: uno all'inizio del 2003, per un documentario della BBC, su cui era regolarmente presente la decal "ORIGINAL Contour Body" sulla punta della paletta; un altro, riconoscibile perché privo di questa decal, era visibile alla mostra Interstellar Exhibition di Parigi, che si tenne tra la fine del 2003 e l'inizio del 2004; infine, per le registrazioni di On An Island, David montò sulla Black Strat l'attuale manico proveniente dalla sua '57 Vintage reissue "Cream" del 1983.
David modificò ampiamente anche elettronica e pickup: nel 1973, per un brevissimo periodo, sulla Black Strat apparve un humbucker Gibson P.A.F. tra il pickup al ponte e quello centrale. In seguito, tornato alla classica configurazione a tre single coil, il pickup al ponte fu sostituito prima con un Di Marzio FS-1, con mascherina nera, dopo con un custom wound Seymour Duncan SSL-1C.
Nel 1972, per un breve periodo di tempo, Gilmour munì la Black Strat di un ingresso XLR: «At one point I drilled a big hole to put one of those big XLR things on it because I wanted to have the sound coming out of the guitar, going out through a pedal board, coming back into the guitar and going through a volume knob again. That didn’t last terribly long so I made some paste out of sawdust and wood glue and filled it back in again». La riparazione è ancora oggi visibile sulla chitarra.
Nello stesso anno David montò anche un mini-switch sul battipenna per attivare la combinazione pickup manico/ponte con lo scopo di avere un sound simile a quello della Jazzmaster: «There’s a sound on a Jazzmaster which you get by having your bridge pickup and your neck pickup on at the same time. Now, on a Strat because you’ve got a middle pickup, the switch doesn’t do that. So I got a little piece of metal in a U-shape and glued it on to the underside and drilled a little hole and put a little switch in, and that switch switches on this pickup, which creates a sound a bit like the Jazzmaster. That was one of the experiments that I did that I still have». In seguito, nel periodo del P.A.F., questo switch venne impiegato per l'attivazione dell'humbucker.
Infine, nel 1985, Gilmour sostituì il selettore originale a tre vie con uno a cinque posizioni.
Altre modifiche importanti riguardarono l'impiego, dal 1974, di uno spesso battipenna nero ad undici viti e, dal 1984, di una leva del tremolo più corta (4.25 pollici), che gli permetteva un maggiore controllo del vibrato mentre suonava: «I just one day took a hacksaw to it and cut it off and stuck the plastic bit back on the end of it. It suits me - I’ve found it much more useful and it’s helped to create a style, I guess».
Nel 1983 David sostituì il ponte originale perfino un Kahler Tremolo System con meccaniche autobloccanti, ma, a causa delle sue dimensioni, il chitarrista, per montarlo, fu costretto a scassare un po' il body della Stratocaster. Tuttavia David non fu soddisfatto di questa modifica, poiché denaturava il suono della Black Strat, e decise, nel 1997, di tornare al ponte originale; mandò quindi lo strumento da Charlie Chandler per un restauro. Il liutaio dovette riempire, per quanto possibile, lo scasso lasciato dal Kahler.
La Black Strat è stata venduta al Christie's, una delle più famose case d'asta al mondo, il 20 giugno 2019, per la modica cifra di $3.300.000, insieme a moltissimi strumenti di David Gilmour, che ha devoluto il ricavato in beneficienza.
La signature
Nell'autunno del 2006 Mike Eldred e Todd Krause incontrarono Phil Taylor a Londra per gettare le basi di una signature basata sulla Black Strat e ispezionare la chitarra per raccogliere tutti i dati necessari per costruire il primo prototipo. Nei due anni successivi furono realizzati altri tre prototipi e provate ben cinque configurazioni di pickup, il tutto testati da Gilmour. Se da un lato Phil insisteva affinché la chitarra fosse replicata nei minimi dettagli, cosa che si sarebbe ripercossa sensibilmente sul prezzo finale della chitarra, David preferiva uno strumento, seppur costoso, alla portata di tutti, ma era, però, molto attento al suono dei pickup e al setup del tremolo.
Dopo che il quinto e l'ultimo prototipo furono approvati, il Custom Shop presentò, nell'estate del 2008, la David Gilmour Signature Stratocaster. «They've done a fantastically good job to make it as good as I wanted it to be. We've worked quite hard on it, it's taken a while for us to get every part of it dead right», dichiarò Gilmour. Il Custom Shop lavorò affinché la chitarra fosse disponibile già a settembre, insieme al lancio del CD/DVD set Live in Gdańsk. Furono realizzate due versioni: una dalla finitura NOS, di colore Black, e una Relic, Black over Sunburst.
Tuttavia erano presenti alcune discrepanze con la chitarra originale: «The Relic version looks a lot like David's guitar, but we didn't do the maniacal level of detail you see on a Tribute, where we duplicate every microscopic scratch and ding», disse Mike Eldred.
David era così entusiasta dello strumento che lo usò, alcune volte, anche dal vivo: «I have some final prototypes of the two different versions, and they are brilliant. In my opinion, they are just as good as my Black Strat, if not better, and I would have no hesitation about using them on a gig. In fact, I used the NOS model when I did an Atom Heart Mother show recently».
Il manico in acero della "Black Strat" del Custom Shop ricordava quello della '57 Vintage del 1983 di David Gilmour, con ventuno tasti e dal radius di 7,25 pollici. Al ponte montava un Seymour Duncan SSL5, al manico un Custom Wound Fat '50 e al centro un sigle coil Custom Wound (nei primi modelli un '69). Ovviamente la leva del tremolo era più corta e sullo spesso battipenna nero era presente uno switch che attivava il pickup al manico nelle posizioni 1, 2 e 3.
Dopo che il quinto e l'ultimo prototipo furono approvati, il Custom Shop presentò, nell'estate del 2008, la David Gilmour Signature Stratocaster. «They've done a fantastically good job to make it as good as I wanted it to be. We've worked quite hard on it, it's taken a while for us to get every part of it dead right», dichiarò Gilmour. Il Custom Shop lavorò affinché la chitarra fosse disponibile già a settembre, insieme al lancio del CD/DVD set Live in Gdańsk. Furono realizzate due versioni: una dalla finitura NOS, di colore Black, e una Relic, Black over Sunburst.
Tuttavia erano presenti alcune discrepanze con la chitarra originale: «The Relic version looks a lot like David's guitar, but we didn't do the maniacal level of detail you see on a Tribute, where we duplicate every microscopic scratch and ding», disse Mike Eldred.
David era così entusiasta dello strumento che lo usò, alcune volte, anche dal vivo: «I have some final prototypes of the two different versions, and they are brilliant. In my opinion, they are just as good as my Black Strat, if not better, and I would have no hesitation about using them on a gig. In fact, I used the NOS model when I did an Atom Heart Mother show recently».
Il manico in acero della "Black Strat" del Custom Shop ricordava quello della '57 Vintage del 1983 di David Gilmour, con ventuno tasti e dal radius di 7,25 pollici. Al ponte montava un Seymour Duncan SSL5, al manico un Custom Wound Fat '50 e al centro un sigle coil Custom Wound (nei primi modelli un '69). Ovviamente la leva del tremolo era più corta e sullo spesso battipenna nero era presente uno switch che attivava il pickup al manico nelle posizioni 1, 2 e 3.
La White Strat #0001
Una delle chitarre più discusse della storia è la "White Strat" dal seriale numero "0001" con cui David Gilmour suonò al concerto per il cinquantesimo anniversario della Stratocaster del 24 Settembre del 2004 allo stadio di Wembley. In apparenza la chitarra aveva una specie di finitura Desert Sand con battipenna in alluminio anodizzato e hardware dorato. È apparsa dal vivo anche altre volte ed è stata usata per molte registrazioni, tra cui le ritmiche di Another Brick in the Wall (Part 2), in cui era stata collegata direttamente al mixer.
Nel 1981 David Gilmour raccontò a Karl Dallas di Melody Maker che acquistò la chitarra nel 1978 direttamente dal suo tecnico Phil Taylor, che doveva comprare casa: «Eventually Phil wanted to borrow some money to buy a house, so I blackmailed him! I said the only way I’d lend him the money to buy the house, was if he sold me the white Strat».
Una cosa è certa: al contrario di quello che si può credere, di sicuro non è la prima Stratocaster della storia. È opinione comune che fosse una delle Stratocaster "pre-production" selezionate da Leo Fender e date ad alcuni endorser che lo avrebbero aiutato a costruire il brand Fender. La White Strat è stata donata nel 1955 a Rex Gallion, uno dei chitarristi che hanno maggiormente aiutato Leo nello sviluppo della Stratocaster; secondo Von Gallion, fratello di Rex, questa chitarra è stata in seguito venduta al Sousa Music di Santa Maria e, nel 1966, venne acquistata da Richard Hoxie Green, un giovane chitarrista di Nipomo, California.
A questo punto un alone di mistero avvolge la storia di questo strumento.
Nel 1981 David Gilmour raccontò a Karl Dallas di Melody Maker che acquistò la chitarra nel 1978 direttamente dal suo tecnico Phil Taylor, che doveva comprare casa: «Eventually Phil wanted to borrow some money to buy a house, so I blackmailed him! I said the only way I’d lend him the money to buy the house, was if he sold me the white Strat».
Una cosa è certa: al contrario di quello che si può credere, di sicuro non è la prima Stratocaster della storia. È opinione comune che fosse una delle Stratocaster "pre-production" selezionate da Leo Fender e date ad alcuni endorser che lo avrebbero aiutato a costruire il brand Fender. La White Strat è stata donata nel 1955 a Rex Gallion, uno dei chitarristi che hanno maggiormente aiutato Leo nello sviluppo della Stratocaster; secondo Von Gallion, fratello di Rex, questa chitarra è stata in seguito venduta al Sousa Music di Santa Maria e, nel 1966, venne acquistata da Richard Hoxie Green, un giovane chitarrista di Nipomo, California.
A questo punto un alone di mistero avvolge la storia di questo strumento.
Seymour Duncan sostiene che esistono due Stratocaster con il seriale 0001. Seymour racconta che prima di iniziare la sua lunga carriera nella costruzione dei pickup, riparava chitarre al Jensen’s Music di Santa Barbara. Nel 1976 Richard Green gli portò una Stratocaster del 1957 con il corpo in frassino e con neck plate che portava il seriale 0001 per ripararla e per riverniciare il corpo con una finitura trasparente come quella di una chitarra che aveva visto a Bonnie Raitt.
Seymour inviò il manico a Phil Kubicki, per farlo riverniciare, e il corpo al suo amico e collega Wayne Charvel, riparatore autorizzato Fender: tuttavia, dato che aveva dei graffi e delle incisioni troppo profonde per una finitura trasparente, Wayne preferì sostituire il corpo, pratica abbastanza diffusa negli anni '70, con uno nuovo. Seymour riassemblò la chitarra e la restituì al ragazzo.
In seguito Duncan, dopo una visita a Wayne Charvel, riconobbe il body originale e lo ricomprò per assemblarlo con un manico del '57, montandoci dei pickup fatti da lui. Anche questa Stratocaster aveva il seriale 0001 sul neck plate; però, secondo Duncan, nessuno dei due neck plate era originale.
In seguito Seymour vendette questa chitarra al tecnico di Pete Townshend, Alan Rogan, che a sua volta la vendette a Phil Taylor. La chitarra di Richard Green fu invece rubata.
Seymour inviò il manico a Phil Kubicki, per farlo riverniciare, e il corpo al suo amico e collega Wayne Charvel, riparatore autorizzato Fender: tuttavia, dato che aveva dei graffi e delle incisioni troppo profonde per una finitura trasparente, Wayne preferì sostituire il corpo, pratica abbastanza diffusa negli anni '70, con uno nuovo. Seymour riassemblò la chitarra e la restituì al ragazzo.
In seguito Duncan, dopo una visita a Wayne Charvel, riconobbe il body originale e lo ricomprò per assemblarlo con un manico del '57, montandoci dei pickup fatti da lui. Anche questa Stratocaster aveva il seriale 0001 sul neck plate; però, secondo Duncan, nessuno dei due neck plate era originale.
In seguito Seymour vendette questa chitarra al tecnico di Pete Townshend, Alan Rogan, che a sua volta la vendette a Phil Taylor. La chitarra di Richard Green fu invece rubata.
Tuttavia David Mead, che ispezionò lo strumento, sostiene, con un articolo apparso nel 1995 su Guitarist, che il body era firmato "Mary" (Mary Lemus) e datato 9-28-54, mentre il manico era datato giugno 1954 e riportava le iniziali di Tadeo Gomez. Per David i pickup sembravano essere degli originali Fender del 1954, mentre la finitura, che sembrava un'Olympic White sbiadita, aveva degli aloni blu/verdi [e quindi probabilmente la chitarra era nata come Sonic Blue, colore che era quindi quasi completamente sbiadito].
Molti danno credito a David Mead, e sono convinti che Seymour Duncan si confonde con un'altra delle Fender da lui smontate e riassemblate.
Molti danno credito a David Mead, e sono convinti che Seymour Duncan si confonde con un'altra delle Fender da lui smontate e riassemblate.
A questo punto, però, il mistero si infittisce perché questa chitarra è comparsa anche nel libro "The Fender Guitar" scritto da Ken Achard nel 1977. Il libro raccoglie molte foto in bianco e nero di Stratocaster pre-CBS, tra cui una fatta da Seymour ad una chitarra da lui datata 1955. Osservando la chitarra si capisce che è proprio quella di Gilmour! Un errore di stampa nella data o un errore di datazione di Duncan?
La Fender non ha mai fatto una replica ufficiale della White Strat, anche se alcune chitarre la possono ricordare: «My holy grail was the David Gilmour Strat», ha dichiarato Andy Mooney, Fender CEO. «I tried to convince David for many years to at least give me access to it so we could do some Custom Shop replicas but he was never willing to do it». Tuttavia, nel 2013 l'ex master builder Fred Stuart (che aveva lasciato il Custom Shop nel 2001), costruì una copia della chitarra, venduta nel corso dell'asta delle chitarre di Gilmour (tra cui la Back Strat) al Christie's di New York il 20 giugno 2019 per 93.750 dollari (lotto numero 21), subito dopo la Stratocaster 0001 originale (lotto numero 20), venduta per 1.815.000 dollari. Anche Andy Mooney provò, senza successo, a comprare la Stratocaster 0001 al Christie's: «I bid on it actually», dichiarò. «I played it at Christie’s when they put it on a roadshow along with his black Strat. So at least I got to touch it and play it, but sadly that one will never make it into the collection»!
Antonio Calvosa
Un rigraziamento speciale a Paolo Poggiali
Un rigraziamento speciale a Paolo Poggiali