Il compressore è sempre stato oggetto di opinioni contrastanti da parte dei chitarristi: alcuni non riescono proprio a farne a meno, altri preferiscono rinunciarvi perché il più delle volte, purtroppo, i compressori a pedale sembrano essere troppo violenti andando a snaturare il suono della chitarra, già costruito con tanta fatica, piuttosto che comprimerlo senza corromperne l'essenza. E quelli che decidono di farne a meno non sono pochi.
Tuttavia, dopo due anni di ricerca e progettazione, Phil Taylor ha messo a punto un compressore completamente innovativo rispetto agli altri pedali presenti in commercio, l'Effectrode PC-2A Tube Compressor, in quanto è ispirato al celebre compressore valvolare da studio Teletronix LA-2A. L'obiettivo di Phil era infatti quello di costruire un'alternativa a tutti quei pedali "boutique" cloni del Ross o del MXR Dyna Comp o che comunque se ne differenziano solo leggermente.
Il risultato è un compressore completamente analogico in grado di comprimere il suono ed aumentarne il sustain in modo molto piacevole, senza sporcarlo o renderlo "finto" e inespressivo.
Nel suo cuore si trovano un attenuatore ottico Silonex in grado di diminuire il gain senza modificare l'onda del suono e senza creare sgradevoli distorsioni, ottenendo così un suono più naturale, e una valvola in miniatura new old stock, di concezione militare, che ha il compito di riportare il volume finale a quello del segnale originale.
Le caratteristiche dell'attenuatore ottico, selezionato per un attacco veloce (meno di un millisecondo), sono fortemente influenzate dalla sua fotocellula al solfuro di cadmio che determina un profilo di rilascio in due step. Dopo 40-80 millisecondi la compressione avrà raggiunto metà del suo valore iniziale, mentre la fase successiva, che può durare anche alcuni secondi, è strettamente dipendente dall'intensità del segnale: sarà più veloce con i picchi più piccoli, più lenta con quelli più grandi.
Tuttavia, dopo due anni di ricerca e progettazione, Phil Taylor ha messo a punto un compressore completamente innovativo rispetto agli altri pedali presenti in commercio, l'Effectrode PC-2A Tube Compressor, in quanto è ispirato al celebre compressore valvolare da studio Teletronix LA-2A. L'obiettivo di Phil era infatti quello di costruire un'alternativa a tutti quei pedali "boutique" cloni del Ross o del MXR Dyna Comp o che comunque se ne differenziano solo leggermente.
Il risultato è un compressore completamente analogico in grado di comprimere il suono ed aumentarne il sustain in modo molto piacevole, senza sporcarlo o renderlo "finto" e inespressivo.
Nel suo cuore si trovano un attenuatore ottico Silonex in grado di diminuire il gain senza modificare l'onda del suono e senza creare sgradevoli distorsioni, ottenendo così un suono più naturale, e una valvola in miniatura new old stock, di concezione militare, che ha il compito di riportare il volume finale a quello del segnale originale.
Le caratteristiche dell'attenuatore ottico, selezionato per un attacco veloce (meno di un millisecondo), sono fortemente influenzate dalla sua fotocellula al solfuro di cadmio che determina un profilo di rilascio in due step. Dopo 40-80 millisecondi la compressione avrà raggiunto metà del suo valore iniziale, mentre la fase successiva, che può durare anche alcuni secondi, è strettamente dipendente dall'intensità del segnale: sarà più veloce con i picchi più piccoli, più lenta con quelli più grandi.
Le prime micro valvole ad essere state utilizzate in questo pedale sono state le statunitensi Philips 6021. Successivamente sono state impiegate le russe 6N16, infine le Philips 6111. Sono valvole in grado di resistere anche in condizioni estreme: sopportano infatti vibrazioni fino a 20.000G e, se lasciate riscaldare almeno un minuto prima che il compressore venga attivato, possono durare anche per undici anni in uso continuo (cioè più di venticinque anni se usate per quattro ore al giorno). Ovviamente la reperibilità di queste mini valvole influenza la disponibilità del pedale.
La side-chain è, come nel Teletronix, basata su un circuito di feedback, in modo che il segnale che controlla l'entità dell'effetto sia un segnale già attenuato, dando una compressione molto musicale. Anche nei casi di ratio e di treshold più estremi, questo controllo permette di limitare fortemente l'effetto "pumping" che rende il suono artificiale.
Il pedale si presenta in un resistente involucro di metallo con quattro piccole aperture su ciascun lato e in cui i jack di ingresso e quello di uscita sono situati nella parte anteriore per massimizzare lo spazio riservato al circuito del compressore, che è del tutto privo di materiali scadenti. E' fornito di alimentatore a 12Volt e assorbe 400mA. Lo switch è relay-based true bypass con contatti in oro per eliminare qualsiasi fonte di disturbo nel suono.
Il suo è un layout più semplice di quello della maggior parte dei compressori, mostrando sulla facciata superiore unicamente due manopole. Quella Peak reduction, che controlla la ratio e il treshold, e la manopola Gain che permette di regolare il volume del suono compresso, ma anche di utilizzare il PC-2A come boost o come overdrive valvolari, nel caso in cui il peak reduction venga impostato al minimo. All'interno del pedale due trimpots consentono di modificare a proprio piacimento l'attacco e il knee.
Nella parte anteriore, tra le due entrate jack, un mini switch permette di selezionare la modalità compressore (quando è rivolto verso l'alto) o quella limiter (verso il basso).
La modalità compressore può essere utile, se settata a valori bassi, per ingrossare in modo assolutamente naturale il clean dei single coil esaltandone le migliori sfumature senza impoverirne la dinamica. La compressione è così leggera da sembrare invisibile, ed è facile dimenticarsi che il pedale è lì, almeno fino a quando non lo si disattiva e ci si accorge di quanto è povero il proprio suono senza il PC-2A. Credo infatti che un buon compressore debba essere proprio così: non si deve sentire quando è inserito, ma se ne sente la mancanza una volta che viene disattivato.
Molti chitarristi acustici apprezzeranno il contributo in termini di morbidezza e sustain che l'Effectrode PC-2A darà alla chitarra acustica amplificata.
Valori più di compressione più elevati possono essere utili in particolare sui suoni più "heavy" o nelle parti soliste.
La modalità limiter porta invece ad un brusco aumento della ratio, che il più delle volte non servirà alla maggior parte dei chitarristi, ma che può essere utile a chi piace il funky o il country o a chi cerca una compressione estrema.
In generale, l'Effectrode PC-2A ha un capacità di comprimere il suono in un modo molto distinguibile dagli altri pedali di ispirazione vintage, molto caldo, dolce e dall'attacco veloce, in cui si possono ritrovare le reminiscenze del Teletronix LA-2A. Non porta a perdite di alti o di bassi, specie sulle lievi compressioni dove i bassi sembrano essere più liberi rispetto agli alti e ai medi.
Impostando un effetto più marcato ovviamente anche i bassi risultano più congestionati, ma in un modo che può anche piacere.
In ogni caso è un compressore dal suono molto naturale e musicale, caratteristiche che non si ritrovano nei pedali ma solo nelle unità da studio, e che non altera il suono originale sebbene aggiunga un pizzico di colore valvolare che lo addolcisce senza "alterarne i connotati" e senza rumori di sottofondo, anche a compressioni più estreme. Il dilemma dei chitarristi sulla possibilità di usufruire di un compressore a pedale sembra essere risolto.
La side-chain è, come nel Teletronix, basata su un circuito di feedback, in modo che il segnale che controlla l'entità dell'effetto sia un segnale già attenuato, dando una compressione molto musicale. Anche nei casi di ratio e di treshold più estremi, questo controllo permette di limitare fortemente l'effetto "pumping" che rende il suono artificiale.
Il pedale si presenta in un resistente involucro di metallo con quattro piccole aperture su ciascun lato e in cui i jack di ingresso e quello di uscita sono situati nella parte anteriore per massimizzare lo spazio riservato al circuito del compressore, che è del tutto privo di materiali scadenti. E' fornito di alimentatore a 12Volt e assorbe 400mA. Lo switch è relay-based true bypass con contatti in oro per eliminare qualsiasi fonte di disturbo nel suono.
Il suo è un layout più semplice di quello della maggior parte dei compressori, mostrando sulla facciata superiore unicamente due manopole. Quella Peak reduction, che controlla la ratio e il treshold, e la manopola Gain che permette di regolare il volume del suono compresso, ma anche di utilizzare il PC-2A come boost o come overdrive valvolari, nel caso in cui il peak reduction venga impostato al minimo. All'interno del pedale due trimpots consentono di modificare a proprio piacimento l'attacco e il knee.
Nella parte anteriore, tra le due entrate jack, un mini switch permette di selezionare la modalità compressore (quando è rivolto verso l'alto) o quella limiter (verso il basso).
La modalità compressore può essere utile, se settata a valori bassi, per ingrossare in modo assolutamente naturale il clean dei single coil esaltandone le migliori sfumature senza impoverirne la dinamica. La compressione è così leggera da sembrare invisibile, ed è facile dimenticarsi che il pedale è lì, almeno fino a quando non lo si disattiva e ci si accorge di quanto è povero il proprio suono senza il PC-2A. Credo infatti che un buon compressore debba essere proprio così: non si deve sentire quando è inserito, ma se ne sente la mancanza una volta che viene disattivato.
Molti chitarristi acustici apprezzeranno il contributo in termini di morbidezza e sustain che l'Effectrode PC-2A darà alla chitarra acustica amplificata.
Valori più di compressione più elevati possono essere utili in particolare sui suoni più "heavy" o nelle parti soliste.
La modalità limiter porta invece ad un brusco aumento della ratio, che il più delle volte non servirà alla maggior parte dei chitarristi, ma che può essere utile a chi piace il funky o il country o a chi cerca una compressione estrema.
In generale, l'Effectrode PC-2A ha un capacità di comprimere il suono in un modo molto distinguibile dagli altri pedali di ispirazione vintage, molto caldo, dolce e dall'attacco veloce, in cui si possono ritrovare le reminiscenze del Teletronix LA-2A. Non porta a perdite di alti o di bassi, specie sulle lievi compressioni dove i bassi sembrano essere più liberi rispetto agli alti e ai medi.
Impostando un effetto più marcato ovviamente anche i bassi risultano più congestionati, ma in un modo che può anche piacere.
In ogni caso è un compressore dal suono molto naturale e musicale, caratteristiche che non si ritrovano nei pedali ma solo nelle unità da studio, e che non altera il suono originale sebbene aggiunga un pizzico di colore valvolare che lo addolcisce senza "alterarne i connotati" e senza rumori di sottofondo, anche a compressioni più estreme. Il dilemma dei chitarristi sulla possibilità di usufruire di un compressore a pedale sembra essere risolto.
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