
Tanto si è detto sulla mancata presenza dei Led Zeppelin a Woodstock. Sono nate molte leggende, qualcuno dice che non volevano essere una delle tante band in scaletta e che si rifiutarono di dividere il palco con gli altri ritenendo di meritare maggior spazio.
Ma il motivo reale lo spiega Jimmy Page sulla sua pagina Instagram il 15 agosto 2019, 50 anni dopo il primo giorno del celebre festival: i Led Zeppelin erano, in quei giorni, impegnati in concerti programmati da molto tempo e che non potevano essere annullati o spostati. Il chitarrista dei Led Zeppelin mostra il volantino del loro concerto all'Hemis Fair Arena di San Antonio, Texas, insieme ai Jetrho Tull, altri grandi assenti di Woodstock. «Infatti il 15 agosto del 1969 noi stavamo suonando a San Antonio, Texas – facemmo musica, facemmo l’amore con le loro donne e bevemmo la loro tequila!», scherza il chitarrista.
Per i Jethro Tull il motivo fu un altro: quando nel '69 proposero a Ian Anderson, leader del gruppo che da poco aveva pubblicato Stand Up, di partecipare al più leggendario dei festival, rispose che non si sarebbe mai voluto unire a quei fricchettoni! «E feci bene» - ricorda oggi Ian. «Saremmo stati etichettati come un'altra delle band di Woodstock e io non volevo essere associato a quell'ambiente fatto di hippy, droga e via dicendo. Sono molto felice di aver fatto quella scelta».
Ma il motivo reale lo spiega Jimmy Page sulla sua pagina Instagram il 15 agosto 2019, 50 anni dopo il primo giorno del celebre festival: i Led Zeppelin erano, in quei giorni, impegnati in concerti programmati da molto tempo e che non potevano essere annullati o spostati. Il chitarrista dei Led Zeppelin mostra il volantino del loro concerto all'Hemis Fair Arena di San Antonio, Texas, insieme ai Jetrho Tull, altri grandi assenti di Woodstock. «Infatti il 15 agosto del 1969 noi stavamo suonando a San Antonio, Texas – facemmo musica, facemmo l’amore con le loro donne e bevemmo la loro tequila!», scherza il chitarrista.
Per i Jethro Tull il motivo fu un altro: quando nel '69 proposero a Ian Anderson, leader del gruppo che da poco aveva pubblicato Stand Up, di partecipare al più leggendario dei festival, rispose che non si sarebbe mai voluto unire a quei fricchettoni! «E feci bene» - ricorda oggi Ian. «Saremmo stati etichettati come un'altra delle band di Woodstock e io non volevo essere associato a quell'ambiente fatto di hippy, droga e via dicendo. Sono molto felice di aver fatto quella scelta».
Antonio Calvosa