
Molti, tra i fan degli AC/DC, avranno notato che la band dei fratelli Young nei concerti utilizza un testo differente per la loro The Jack, brano estratto dalla versione australiana di T.N.T..
Il "Jack" del titolo, come dichiarato dagli stessi membri del gruppo, sta ad indicare, in slang australiano, la gonorrea (clap), malattia a trasmissione sessuale con cui Angus e compagni dovettero fare i conti ad inizio carriera.
Subito dopo l'uscita del loro primo album High Voltage del 1974 (la versione solo australiana), andarono a vivere tutti insieme a Melbourne, prima all'Octagone Hotel, poi in una casa a Lansdowne Road, vicinissima al quartiere a luci rosse.
La casa in poco tempo si riempì di gente di ogni tipo, di posacenere e di persone che giravano in mutande, diventando presto oggetto delle attenzioni della polizia. Tuttavia, appena gli agenti capirono che gli inquilini erano solo dei musicisti poco più che maggiorenni interessati solo ad infilarsi sotto le gonne delle ragazze, smisero di visitarla. Infatti, come Malcolm ricorda in una vecchia intervista concessa a Sylvie Simmons: «Le prostitute ormai ci conoscevano, ci venivano a trovare ed avevamo ogni tipo di donna perché eravamo giovani e suonavamo in una band... Magari erano le tre di notte e suonava il campanello ed appariva un mucchio di cameriere cha avevano appena staccato da lavoro, con tanto alcol e buste d'erba».
Le ragazze erano molto "amichevoli" con il gruppo e spesso si concedevano dopo i concerti, in modo particolare a Bon, ma anche a Mark e a Phil, più bellocci dei due fratelli Young. E il tutto senza protezioni, visto che ancora non si parlava di AIDS.
È sulla scia di queste scorribande notturne e di donne condivise in democrazia che nacque The Jack.
Malcolm Young, intervistato dal giornalista rock Murray Engleheart, ricorda che stava suonando insieme a Bon quando gli arrivò un biglietto di una ragazza che lo accusava di avergli trasmesso la gonorrea. La sua prima reazione fu: «Ehi, ma io non ho mai avuto la gonorrea... Allora vuol dire che me l'ha passata»! Diede il biglietto a Bon ed iniziò a suonare un blues; in quel momento il cantante, che stava ancora ridendo per l'accaduto, iniziò a schernire Malcolm cantando su quelle note: «She's got the Jack, she's got the Jack...».
Il "Jack" del titolo, come dichiarato dagli stessi membri del gruppo, sta ad indicare, in slang australiano, la gonorrea (clap), malattia a trasmissione sessuale con cui Angus e compagni dovettero fare i conti ad inizio carriera.
Subito dopo l'uscita del loro primo album High Voltage del 1974 (la versione solo australiana), andarono a vivere tutti insieme a Melbourne, prima all'Octagone Hotel, poi in una casa a Lansdowne Road, vicinissima al quartiere a luci rosse.
La casa in poco tempo si riempì di gente di ogni tipo, di posacenere e di persone che giravano in mutande, diventando presto oggetto delle attenzioni della polizia. Tuttavia, appena gli agenti capirono che gli inquilini erano solo dei musicisti poco più che maggiorenni interessati solo ad infilarsi sotto le gonne delle ragazze, smisero di visitarla. Infatti, come Malcolm ricorda in una vecchia intervista concessa a Sylvie Simmons: «Le prostitute ormai ci conoscevano, ci venivano a trovare ed avevamo ogni tipo di donna perché eravamo giovani e suonavamo in una band... Magari erano le tre di notte e suonava il campanello ed appariva un mucchio di cameriere cha avevano appena staccato da lavoro, con tanto alcol e buste d'erba».
Le ragazze erano molto "amichevoli" con il gruppo e spesso si concedevano dopo i concerti, in modo particolare a Bon, ma anche a Mark e a Phil, più bellocci dei due fratelli Young. E il tutto senza protezioni, visto che ancora non si parlava di AIDS.
È sulla scia di queste scorribande notturne e di donne condivise in democrazia che nacque The Jack.
Malcolm Young, intervistato dal giornalista rock Murray Engleheart, ricorda che stava suonando insieme a Bon quando gli arrivò un biglietto di una ragazza che lo accusava di avergli trasmesso la gonorrea. La sua prima reazione fu: «Ehi, ma io non ho mai avuto la gonorrea... Allora vuol dire che me l'ha passata»! Diede il biglietto a Bon ed iniziò a suonare un blues; in quel momento il cantante, che stava ancora ridendo per l'accaduto, iniziò a schernire Malcolm cantando su quelle note: «She's got the Jack, she's got the Jack...».

Qualche giorno dopo, quando ormai l'accaduto sembrava essere dimenticato, durante le prove della band Bon Scott riprese a cantare gli stessi versi sulle note di un blues lento e la canzone prese forma.
Tuttavia l'origine della canzone sembra essere leggermente differente da quanto riportato da Bon in un'intervista concessa a Sounds nel 1976. Visto che il cantante della band in quel periodo era solito frequentare le prostitute, si prese la gonorrea. Nonostante sapesse di essere infetto, un giorno, nella casa di Melbourne, fece sesso non protetto con una ragazza. Subito dopo questa ragazza ebbe anche un rapporto con Phil, che stava nella stanza accanto, trasmettendo involontariamente anche a lui la gonorrea. Qualche giorno dopo arrivò a Phil una richiesta di rimborso delle cure mediche della ragazza che pensava di aver contratto da lui la malattia.
Quindi non è chiaro chi abbia infettato chi, ma la cosa certa è che alcuni, se non tutti i membri della band, a causa della continua condivisione di partner sessuali, presero la gonorrea e che le ragazze coinvolte in questa storia vennero indicate una per una in un concerto da Bon mentre cantava il ritornello di The Jack.
La versione iniziale della canzone, che ancora viene riproposta nei live, ha un testo molto esplicito e per motivi radiofonici venne edulcorata nella versione di T.N.T.. Bon Scott, con maestria, nel testo giocò con le parole facendo supporre che si trattasse di una partita a poker, concludendo che alla fine la carta che gli capitò fu proprio il jack e tutti si presero la Royal Flush.
Il risultato è uno dei maggiori successi dal vivo, in cui le ragazze del pubblico, incitate oggi da Brian Johnson, si tolgono maglietta e reggiseno restando in topless, e che permette ad Angus di dare di matto ed esibirsi in uno spogliarello, al cui termine si abbassa i pantaloni mostrando a tutti le natiche. Lo fece per la prima volta al pub Bondi Lifesaver di Sidney e lo fa ancora oggi dopo quarant'anni; l'unica differenza è che quel giorno sotto i pantaloni non aveva nulla mentre oggi indossa un boxer su cui è scritto AC DC.
Tuttavia l'origine della canzone sembra essere leggermente differente da quanto riportato da Bon in un'intervista concessa a Sounds nel 1976. Visto che il cantante della band in quel periodo era solito frequentare le prostitute, si prese la gonorrea. Nonostante sapesse di essere infetto, un giorno, nella casa di Melbourne, fece sesso non protetto con una ragazza. Subito dopo questa ragazza ebbe anche un rapporto con Phil, che stava nella stanza accanto, trasmettendo involontariamente anche a lui la gonorrea. Qualche giorno dopo arrivò a Phil una richiesta di rimborso delle cure mediche della ragazza che pensava di aver contratto da lui la malattia.
Quindi non è chiaro chi abbia infettato chi, ma la cosa certa è che alcuni, se non tutti i membri della band, a causa della continua condivisione di partner sessuali, presero la gonorrea e che le ragazze coinvolte in questa storia vennero indicate una per una in un concerto da Bon mentre cantava il ritornello di The Jack.
La versione iniziale della canzone, che ancora viene riproposta nei live, ha un testo molto esplicito e per motivi radiofonici venne edulcorata nella versione di T.N.T.. Bon Scott, con maestria, nel testo giocò con le parole facendo supporre che si trattasse di una partita a poker, concludendo che alla fine la carta che gli capitò fu proprio il jack e tutti si presero la Royal Flush.
Il risultato è uno dei maggiori successi dal vivo, in cui le ragazze del pubblico, incitate oggi da Brian Johnson, si tolgono maglietta e reggiseno restando in topless, e che permette ad Angus di dare di matto ed esibirsi in uno spogliarello, al cui termine si abbassa i pantaloni mostrando a tutti le natiche. Lo fece per la prima volta al pub Bondi Lifesaver di Sidney e lo fa ancora oggi dopo quarant'anni; l'unica differenza è che quel giorno sotto i pantaloni non aveva nulla mentre oggi indossa un boxer su cui è scritto AC DC.
Antonio Calvosa