I primi due prototipi erano dotati di battipenna in fenolite nera, leggermente diversi, a forma di ali e con tre fori. Entrambi sembravano essere stati tagliati grossolanamente senza l'uso di un template.
Le chitarre pre-produzione avevano battipenna fenolici più grandi, a quattro fori, con un bordo appuntito in prossimità della giunzione manico/corpo, e sembravano essere tagliati in modo approssimativo utilizzando una guida. Potevano essere sia neri che bianchi, come quello utilizzato sulla Esquire nera con corpo in pino mostrata nel catalogo dell’aprile del 1950.
Le chitarre pre-produzione avevano battipenna fenolici più grandi, a quattro fori, con un bordo appuntito in prossimità della giunzione manico/corpo, e sembravano essere tagliati in modo approssimativo utilizzando una guida. Potevano essere sia neri che bianchi, come quello utilizzato sulla Esquire nera con corpo in pino mostrata nel catalogo dell’aprile del 1950.
Il battipenna definitivo a uno strato con cinque fori svasati era tagliato con un punzone della Race & Olmsted ed iniziò ad essere usato dal luglio 1950. Fino alla fine del 1954 le Esquire, le Broadcaster e le Telecaster erano dotate di questi battipenna neri e venivano per questo spesso chiamate “blackguards”, anche se sono noti anche alcuni esemplari con battipenna bianchi a cinque fori.
Il processo di taglio dei primi battipenna lasciava ai bordi un aspetto irregolare e ruvido. I battipenna fatti dopo la primavera del 1951 venivano lucidati e smussati dopo il taglio, quindi è comune trovare la pasta usata per lucidarli intorno ai bordi, soprattutto sulla parte rivolta verso la piastra del ponte. I primi battipenna neri venivano laccati per un aspetto più lucido; poiché probabilmente venivano posizionati su una lattina di vernice durante la spruzzatura della lacca, di solito mostrano un anello visibile di 12-13 cm sul lato inferiore. |
Dopo il maggio 1954, la Fender iniziò a utilizzare battipenna bianchi in PVC, più facile da lavorare e meno costoso, ad uno strato. Tuttavia Leo continuò ad usare alcune lastre di fenolite nera rimaste dopo l'estate del 1954 e Don Randall continuò a mostrare un battipenna nero nei volantini pubblicitari degli anni '50 perché credeva che fosse più fotogenico.
L'aspetto ruvido e la pasta per lucudare sui bordi di un battipenna di una delle prime Broadcaster. Foro estratta dal libro "The Pinecaster" di Nacho Banos e Lynn Wheelwright.
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La nuova Telecaster Custom della metà del 1959 era dotata di un nuovo battipenna bianco a tre strati (bianco/nero/bianco) in celluloide, spesso chiamato “nitrate guard”. La celluloide, importata dall'Italia, mostrava una sfumatura grigia/verde (da cui il nome “mint green” dato al colore di questi battipenna) anche quando era nuova. Con l'invecchiamento, la parte anteriore diventava ancora più grigia o verde.
I primi battipenna a tre strati erano ancora fissati con cinque viti, ma, già nell'estate del 1959, tutti i battipenna delle Telecaster erano montati sul corpo con otto viti, che fossero a uno strato o a tre strati. Alla fine del 1963, la Fender passò ai battipenna in celluloide a tre strati anche per le Telecaster standard. Dopo il 1964, la Fender smise di usare i battipenna in celluloide perché erano altamente infiammabili e per il loro colore non totalmente bianco e li sostituì con battipenna in plastica completamente bianca, anche se alcuni battipenna celluloide furono ancora usati più tardi.
I primi battipenna a tre strati erano ancora fissati con cinque viti, ma, già nell'estate del 1959, tutti i battipenna delle Telecaster erano montati sul corpo con otto viti, che fossero a uno strato o a tre strati. Alla fine del 1963, la Fender passò ai battipenna in celluloide a tre strati anche per le Telecaster standard. Dopo il 1964, la Fender smise di usare i battipenna in celluloide perché erano altamente infiammabili e per il loro colore non totalmente bianco e li sostituì con battipenna in plastica completamente bianca, anche se alcuni battipenna celluloide furono ancora usati più tardi.
Confronto tra un battipenna nero del 1951 e uno bianco del 1973. Courtesy of Cesco's Corner e True Vintage Guitar
Già prima del 1976 la Telecaster standard venne dotata di un battipenna ancora nero ma a tre strati, mentre quello bianco a tre strati tornò sulle Telecaster regular nel 1981.
La nuova Standard Telecaster della metà del 1983 aveva di nuovo un battipenna bianco a uno strato, inizialmente fissato con otto viti, anche se la Fender passò presto alle cinque viti.
I battipenna bianchi a tre strati con otto fori furono successivamente riutilizzati sull'American Standard.
La nuova Standard Telecaster della metà del 1983 aveva di nuovo un battipenna bianco a uno strato, inizialmente fissato con otto viti, anche se la Fender passò presto alle cinque viti.
I battipenna bianchi a tre strati con otto fori furono successivamente riutilizzati sull'American Standard.
VITI DEI BATTIPENNA
Tutte le chitarre Telecaster-style del 1950 inizialmente avevano viti con la testa a taglio singolo. Nel 1951, iniziò la graduale transizione verso le “Phillips head” a croce, un processo che venne completato solo alla fine del 1953 perché Leo Fender non voleva sprecare nulla.
La Fender iniziò ad usate le viti con testa a croce sui battipenna alla fine del 1952.
La Fender iniziò ad usate le viti con testa a croce sui battipenna alla fine del 1952.
ALTRI MODELLI
La Telecaster Thinline, presentata nel 1968, era dotata di un battipenna allungato con un rivestimento superiore bianco perlato, anche se alcune delle prime Thinline fossero dotati di un battipenna a tre strati bianco non perlato. Alla fine del 1971 la Thinline venne ridisegnata con due humbucker e dotata di un nuovo battipenna bianco non perlato a tre strati dalla forma leggermente diversa. Questi battipenna divennero lo standard su questo modello e quelli in madreperla furono gradualmente eliminati. Stranamente, non è raro trovare la faccia inferiore perlata in alcuni battipenna bianchi tra la fine degli anni '60 e i primi anni '70.
Infine, entro il 1976, tutte le Telecaster Thinline furono munite di un battipenna nero in tre strati.
Anche le Telecaster Deluxe e Custom furono ridisegnate nei primi anni '70 con battipenna allungati neri in tre strati, che coprivano una buona parte del corpo.
Ovviamente, la '52 Vintage Reissue Telecaster era dotata di un battipenna nero in un solo strato fissato al corpo con 5 viti.
Infine, entro il 1976, tutte le Telecaster Thinline furono munite di un battipenna nero in tre strati.
Anche le Telecaster Deluxe e Custom furono ridisegnate nei primi anni '70 con battipenna allungati neri in tre strati, che coprivano una buona parte del corpo.
Ovviamente, la '52 Vintage Reissue Telecaster era dotata di un battipenna nero in un solo strato fissato al corpo con 5 viti.