Legni Usati
I prototipi dell’Esquire, così come i primi campioni dei rappresentanti e i modelli di pre-produzione, avevano un corpo in pino dell'Oregon (Pseudotsuga Menziesii). Nell'ottobre 1950 Leo Fender decise di sostituire il pino con il frassino della specie Northern White Ash (Fraxinus Americana) e Red Ash (Fraxinus Pennsylvanica), che, grazie alle sue venature accattivanti, si adattava bene alla finitura semitrasparente Blond delle prime Esquire.
I corpi erano generalmente costituiti da due pezzi (anche se esistono corpi in uno o tre pezzi) accoppiati meticolosamente lungo l’asse verticale per enfatizzare le venature del legno - anche se i corpi con due pezzi affiancati lungo la diagonale non erano rari nei primi anni ’50. Il frassino è un legno le cui caratteristiche possono variare molto da tavola a tavola: può essere attraversato da venature molto attraenti o essere piuttosto semplice, può essere molto leggero oppure o decisamente pesante. Le sue venature e il suo peso dipendono sia dal luogo in cui cresce l'albero, sia da quale parte dell'albero proviene la tavola utilizzata per il corpo. |
In generale, più acqua viene assorbita dall'albero, più leggere saranno le tavole tagliate. Quando il frassino assorbe molta acqua, in particolare durante l'inverno, le venature si allargano e, man mano che il legno si asciuga, nelle stagioni più secche, diventa molto più leggero. Di solito la parte inferiore dell'albero assorbe più acqua rispetto alla parte superiore e fornirà tavole più leggere.
È bene tenere in mente che il termine “frassino di palude” non si riferisce a nessuna particolare specie di frassino come spesso riportato, ma è generalmente usato dai liutai per descrivere le tavole leggere ricavate dai frassini che si trovano solitamente in zone umide o paludose.
È bene tenere in mente che il termine “frassino di palude” non si riferisce a nessuna particolare specie di frassino come spesso riportato, ma è generalmente usato dai liutai per descrivere le tavole leggere ricavate dai frassini che si trovano solitamente in zone umide o paludose.
Per cui è facilmente intuibile che ottenere tavole di frassino leggere e particolarmente figurate non è una questione di fortuna, ma una questione di specifiche e di prezzo quando si ordina il legno. Poiché il peso non era preso molto in considerazione quando la Fender ordinava le tavole, è possibile trovare corpi di Telecaster di densità variabile. Generalizzando, i corpi in frassino degli anni ’50 erano in media più leggeri di quelli degli anni ’60 o ’70, e il peso delle tavole di frassino acquistate a metà degli anni ’60 è probabilmente uno dei motivi principali alla base della Telecaster Thinline.
I corpi in pino dei primi prototipi avevano uno spessore di 3,81cm, mentre molti dei primi corpi in frassino avevano uno spessore di 4,29cm. Infine, nell’ottobre del 1950, la Fender iniziò la produzione dei primi corpi alti 4,45cm, che divenne lo standard delle chitarre Telecaster-style. Il passaggio a un corpo sempre più spesso era dovuto alla necessità di scavare una cavità del control-plate più profonda quando Leo Fender decise di sostituire l'interruttore push/pull con l'interruttore a 3 vie.
I corpi in pino dei primi prototipi avevano uno spessore di 3,81cm, mentre molti dei primi corpi in frassino avevano uno spessore di 4,29cm. Infine, nell’ottobre del 1950, la Fender iniziò la produzione dei primi corpi alti 4,45cm, che divenne lo standard delle chitarre Telecaster-style. Il passaggio a un corpo sempre più spesso era dovuto alla necessità di scavare una cavità del control-plate più profonda quando Leo Fender decise di sostituire l'interruttore push/pull con l'interruttore a 3 vie.
Nella metà del 1956 la Fender iniziò a usare l’ontano per la Stratocaster Sunburst e per tutti gli strumenti che non erano rifiniti in Blond, perché era un legno meno poroso e quindi più facile da verniciare.
Le Telecaster e le Esquire “regular”, la cui finitura standard era Blond, mantennero un corpo in frassino. Dal 1956, tuttavia, con un sovrapprezzo del 5% era possibile acquistare una Fender in altri colori, che significa che le Telecaster con una finitura diversa da quella Blond venivano prodotte con un corpo in ontano. È interessante notare che, sebbene il sunburst non fosse di per sé una finitura speciale per le altre Fender, era un vero e proprio Custom Color per le Telecaster e le Esquire “regular”, e i modelli sunburst degli anni ’60 erano dotati di un corpo in ontano, mentre le rarissime Telecaster ed Esquire sunburst della fine degli anni ’50 conservavano un corpo in frassino.
Nella metà del 1959 la Fender presentò la nuova Telecaster Custom con il corpo in ontano rifinito in 3-Color Sunburst, ma era disponibile anche nei Custom Color. Fino al 1972 la maggior parte delle Telecaster Custom era dotata di un corpo in ontano.
Le Telecaster e le Esquire “regular”, la cui finitura standard era Blond, mantennero un corpo in frassino. Dal 1956, tuttavia, con un sovrapprezzo del 5% era possibile acquistare una Fender in altri colori, che significa che le Telecaster con una finitura diversa da quella Blond venivano prodotte con un corpo in ontano. È interessante notare che, sebbene il sunburst non fosse di per sé una finitura speciale per le altre Fender, era un vero e proprio Custom Color per le Telecaster e le Esquire “regular”, e i modelli sunburst degli anni ’60 erano dotati di un corpo in ontano, mentre le rarissime Telecaster ed Esquire sunburst della fine degli anni ’50 conservavano un corpo in frassino.
Nella metà del 1959 la Fender presentò la nuova Telecaster Custom con il corpo in ontano rifinito in 3-Color Sunburst, ma era disponibile anche nei Custom Color. Fino al 1972 la maggior parte delle Telecaster Custom era dotata di un corpo in ontano.
Nel 1963 era disponibile, su richiesta, anche una Telecaster “regular” con il corpo in mogano dalla finitura rossastra, anche se non ne furono fabbricati molti esemplari e la loro produzione terminò dopo il 1965.
La Telecaster Thinline, presentata nel 1968, fu inizialmente prodotta solo con corpi in frassino o mogano dalla finitura Natural.
Tuttavia la Fender utilizzò occasionalmente anche altri legni, come il palissandro, utilizzato sulla Rosewood Telecaster prodotta tra il 1969 e il 1972, il bagolaro, come sostituto del frassino in alcune Telecaster negli anni ’70, lo zebrano su alcuni prototipi, e legno di noce americana sulla Walnut Elite Telecaster.
La Telecaster Thinline, presentata nel 1968, fu inizialmente prodotta solo con corpi in frassino o mogano dalla finitura Natural.
Tuttavia la Fender utilizzò occasionalmente anche altri legni, come il palissandro, utilizzato sulla Rosewood Telecaster prodotta tra il 1969 e il 1972, il bagolaro, come sostituto del frassino in alcune Telecaster negli anni ’70, lo zebrano su alcuni prototipi, e legno di noce americana sulla Walnut Elite Telecaster.
Forma del corpo
George Fullerton, amico stretto di Leo Fender, sapeva lavorare il legno molto bene e disegnò la forma originale della Telecaster, che nel tempo ha subito piccole modifiche.
Negli anni ’70 venne rimossa la caratteristica rientranza ad angolo retto presente sui corpi degli anni ’50 e ’60 nella tasca del manico dal lato dei bassi.
Negli anni ’70 venne rimossa la caratteristica rientranza ad angolo retto presente sui corpi degli anni ’50 e ’60 nella tasca del manico dal lato dei bassi.
Anche la curva della spalla del corpo (in prossimità della giunzione del manico) delle Telecaster degli anni ’70 e, probabilmente, anche di pochissime Telecaster della fine degli anni ’60, era leggermente diversa di quella delle chitarre costruite negli anni ’50 e ’60, perché la Fender iniziò a utilizzare una punta per la fresa dal diametro di 3/4 di pollice invece della più piccola da 1/2, necessaria per fare quella curva sul corpo dal lato dei bassi.
Di conseguenza il bordo superiore del corpo delle Telecaster degli anni ’50 e ’60 arriva fino al 17° tasto del manico dopo una curva abbastanza ripida, mentre, sulle chitarre degli anni ’70 e dei primi anni ’80, arriva al 16° tasto dopo una curva molto più piatta. Nella metà del 1981, con la nuova Standard Telecaster, la Fender tornò a produrre nuovamente un corpo con una curva più accentuata.
Di conseguenza il bordo superiore del corpo delle Telecaster degli anni ’50 e ’60 arriva fino al 17° tasto del manico dopo una curva abbastanza ripida, mentre, sulle chitarre degli anni ’70 e dei primi anni ’80, arriva al 16° tasto dopo una curva molto più piatta. Nella metà del 1981, con la nuova Standard Telecaster, la Fender tornò a produrre nuovamente un corpo con una curva più accentuata.
Cofronto del profilo del corpo tra una Telecaster del 1957 e una del 1978. Courtesy of True Vintage Guitar
La tasca del manico delle Telecaster dei primi anni ’50 non si adattava perfettamente alla forma del tacco del manico ed era caratterizzata da una piccola sporgenza perché, inizialmente, i suoi lati erano perfettamente perpendicolari, mentre il tacco del manico non formava un angolo di 90°! Intorno al 1956 la Fender iniziò a scavare una tasca con un angolo leggermente più piccolo per adattarsi precisamente alla forma del tacco del manico.
Scassi
Inizialmente Leo Fender non aveva preso in considerazione il pickup al manico e, fino all'estate del 1950, i corpi delle Esquire non erano erano stati concepiti con la cavità per questo pickup. Quindi, le primissime Esquire, avevano solo due cavita sul lato anteriore del corpo: quella del pickup al ponte e quella dell’elettronica.
Subito dopo il corpo delle chitarre Telecaster-style iniziò ad essere fabbricato con tre scassi: uno per il pickup al manico, uno per quello al ponte e un altro sotto la piastra di controllo. È importante tenere presente che una volta che la Fender iniziò a fabbricare chitarre a due pickup, sia quelle ad un solo pickup, sia quelle a due, avevano gli scassi per entrambi i pickup indipendentemente dal modello che sarebbe stato assemblato.
Le prime Esquire pre-produzione a due pickup e prive di truss rod, realizzate durante l'estate del 1950, non avevano nessuno scasso “esterno” tra i due pickup, ma avevano solo un canale (interno) tra la tasca del manico e la cavità del pickup al manico.
Intorno alla metà del febbraio 1951 la Fender modificò gli scassi del corpo probabilmente per velocizzare l’assemblaggio dell’elettronica, evitando di far passare i cavi del pickup al manico attraverso lo scasso del pickup al ponte. E questo era anche importante per l’assistenza clienti, poiché sarebbe stato possibile, in caso di necessità, sostituire il pickup al manico senza smontare il ponte con il suo pickup. Inizialmente gli operai iniziarono a praticare un foro rotondo (donut hole) al centro del corpo, nascosto dal battipenna, nelle chitarre già verniciate, visibile in alcune delle prime Nocaster datate febbraio 1951, che veniva eseguito per effettuare un secondo canale e farsi strada più agevolmente verso la cavità dell’elettronica.
Tuttavia, in poco tempo, gli operai iniziarono a scavare uno scasso diagonale (diagonal route) tra il pickup al manico e la cavità dell’elettronica, che avrebbe reso ancora più semplice praticare un canale tra la cavità del pickup al manico e la diagonal route e un secondo breve canale tra la diagonal route e la cavità di controllo. Questa rimase la configurazione standard fino all’estate del 1969, quando nuovi macchinari e attrezzature di perforazione resero superflua la diagonal route - che venne successivamente reintrodotta nella’52 Telecaster Vintage Reissue. Anche le primissime American Standard Telecaster avevano la diagonal route, ma fu subito sostituita (già nel 1988) con un unico scasso tra il pickup al manico e la cavità dell’elettronica.
È importante tenere presente che sulle prime chitarre non è raro trovare ingrandimenti degli scassi fatti a mano dopo che erano state già verniciate.
Subito dopo il corpo delle chitarre Telecaster-style iniziò ad essere fabbricato con tre scassi: uno per il pickup al manico, uno per quello al ponte e un altro sotto la piastra di controllo. È importante tenere presente che una volta che la Fender iniziò a fabbricare chitarre a due pickup, sia quelle ad un solo pickup, sia quelle a due, avevano gli scassi per entrambi i pickup indipendentemente dal modello che sarebbe stato assemblato.
Le prime Esquire pre-produzione a due pickup e prive di truss rod, realizzate durante l'estate del 1950, non avevano nessuno scasso “esterno” tra i due pickup, ma avevano solo un canale (interno) tra la tasca del manico e la cavità del pickup al manico.
Intorno alla metà del febbraio 1951 la Fender modificò gli scassi del corpo probabilmente per velocizzare l’assemblaggio dell’elettronica, evitando di far passare i cavi del pickup al manico attraverso lo scasso del pickup al ponte. E questo era anche importante per l’assistenza clienti, poiché sarebbe stato possibile, in caso di necessità, sostituire il pickup al manico senza smontare il ponte con il suo pickup. Inizialmente gli operai iniziarono a praticare un foro rotondo (donut hole) al centro del corpo, nascosto dal battipenna, nelle chitarre già verniciate, visibile in alcune delle prime Nocaster datate febbraio 1951, che veniva eseguito per effettuare un secondo canale e farsi strada più agevolmente verso la cavità dell’elettronica.
Tuttavia, in poco tempo, gli operai iniziarono a scavare uno scasso diagonale (diagonal route) tra il pickup al manico e la cavità dell’elettronica, che avrebbe reso ancora più semplice praticare un canale tra la cavità del pickup al manico e la diagonal route e un secondo breve canale tra la diagonal route e la cavità di controllo. Questa rimase la configurazione standard fino all’estate del 1969, quando nuovi macchinari e attrezzature di perforazione resero superflua la diagonal route - che venne successivamente reintrodotta nella’52 Telecaster Vintage Reissue. Anche le primissime American Standard Telecaster avevano la diagonal route, ma fu subito sostituita (già nel 1988) con un unico scasso tra il pickup al manico e la cavità dell’elettronica.
È importante tenere presente che sulle prime chitarre non è raro trovare ingrandimenti degli scassi fatti a mano dopo che erano state già verniciate.
Per cercare di trovare una soluzione al problema del peso del frassino, alla fine del 1967 la Fender produsse alcune “Smuggler's Telecaster”, caratterizzate dalla presenza di tre cavità piuttosto grandi nascoste dal battipenna.
Nel 1968, però, gli ingegneri Fender decisero di alleggerire il corpo in modo ancora più drastico con il modello Thinline. |
Pin Routre Holes
Tra gli anni ’50 fino e la fine degli anni ’70 la Fender utilizzava pin-router e template per tagliare i bordi e scavare le cavità del corpo delle chitarre. I template erano fissati tramite dei perni di posizionamento sul lato inferiore delle tavole di legno che, quando erano rimossi, lasciavano dei piccoli fori che venivano riempiti con tasselli (dowel) di legno.
Ovviamente i tasselli si trovano sempre nello stesso punto, ma di solito non sono facili da individuare, specie nei corpi verniciati, perché erano inseriti a regola d’arte e venivano livellati. Tuttavia, dato che le vecchie finiture alla nitro erano molto sottili, osservando attentamente la superficie del corpo si possono intravedere i loro contorni attraverso la vernice. |
I tasselli possono essere individuati sulla parte posteriore del corpo della Telecaster in due punti:
Questa tecnica è stata utilizzata fino alla fine degli anni ‘70, quando la Fender iniziò ad usare nuovi macchinari che bloccavano tavole e template con un sistema di pompaggio a vuoto, ma venne reintrodotta sulle Vintage Reissue e su alcune Custom Shop.
Va notato inoltre che i fori del pin-router erano in posizioni completamente diverse sulla Stratocaster, oltre ad attraversarne tutto il corpo perché queste chitarre avevano delle cavità su entrambi i lati del corpo.
- Tra il neck plate and e le ghiere dove erano inserite le corde, a circa 8cm dal lato inferiore del neck plate.
- Tra le ghiere delle corde e l’estremità bassa del corpo, a circa 2cm dalla base del corpo.
Questa tecnica è stata utilizzata fino alla fine degli anni ‘70, quando la Fender iniziò ad usare nuovi macchinari che bloccavano tavole e template con un sistema di pompaggio a vuoto, ma venne reintrodotta sulle Vintage Reissue e su alcune Custom Shop.
Va notato inoltre che i fori del pin-router erano in posizioni completamente diverse sulla Stratocaster, oltre ad attraversarne tutto il corpo perché queste chitarre avevano delle cavità su entrambi i lati del corpo.
Il corpo della Rosewood Telecaster aveva uno o due tasselli in acero nella tasca del manico e nella cavità del pickup al ponte per garantire un corretto allineamento delle due metà del corpo che chiudevano “a sandwich” il sottile foglio centrale in acero.
Nail Holes
Tutti i corpi delle Telecaster/Esquire antecedenti all’autunno del 1964 avevano sulla parte anteriore tre o quattro piccoli fori causati dai chiodi che la Fender impiegava come distanziatori durante il processo di verniciatura e asciugatura. Infatti, prima di applicare la vernice, l’operaio inseriva tre o quattro piccoli chiodi nel corpo e lo poggiava su un tavolo rotante comunemente chiamato “Lazy Susan” con i chiodi rivolti verso l’alto. Quindi verniciava la parte anteriore. Successivamente il corpo veniva capovolto e poggiato sui chiodi, in modo che potessero essere verniciate anche la parte posteriore e i lati. Il corpo era lasciato ad asciugare sospeso sui chiodi. Quando la vernice era completamente asciutta, i chiodi venivano rimossi, lasciando così piccoli fori privi di vernice, chiamati nail holes o clamping holes. Tuttavia, dal momento che il corpo veniva lucidato dopo che i chiodi erano stati rimossi, a volte i fori potrebbero contenere un leggero residuo bianco o rosa di pasta abrasiva.
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I corpi delle Telecaster databili fino alla metà del 1959 di solito avevano dei nail holes localizzati:
- Sotto il battipenna, tra la tasca del manico e la cavità del pickup al manico
- Sotto la piastra di controllo, vicino alla vite della piastra più vicina alla base del corpo
- Sotto la piastra del ponte, vicino al foro delle corde basse e alla vite della piastra
- Sotto il battipenna, vicino alla vite del battipenna localizzata sulla punta del corno (fino alla fine del 1958)
Nella metà del 1959 la Fender iniziò a inserire solo tre chiodi nelle cavità, più precisamente:
- Nella tasca del manico o nel canale per la regolazione del truss rod
- Nella cavità del pickup al ponte
- Nella cavità dell’elettronica
Alla fine del 1964 la Fender modificò il processo di verniciatura e i chiodi non furono più usati.
Va notato che la posizione dei chiodi nelle Broadcaster era leggermente diversa da quella delle Telecaster costruite tra il 1951 e il 1958.
Va notato che la posizione dei chiodi nelle Broadcaster era leggermente diversa da quella delle Telecaster costruite tra il 1951 e il 1958.
Coppa del Jack e ghiere delle corde
Il jack di uscita era mono e prodotto dalla Switchcraft. Le Fender Esquire, Broadcaster e Telecaster avevano una coppa del jack fresata e zigrinata dalla Edmiston partendo da acciaio laminato a freddo. Dopo la fine del 1952 le coppe furono realizzate in acciaio stampato e avvitate su una piccola piastra (forata) ancorata allo scasso nel corpo.
Le ghiere delle corde delle Telecaster/Esquire erano fabbricate dalla Edmiston da barre di acciaio laminato a freddo. Le ghiere sporgevano un po’ dal corpo e su prototipi, chitarre pre-produzione e primi modelli definitivi non erano svasate. I fori in cui erano inserite le ghiere in questi primi strumenti erano praticati utilizzando template temporanei e, di conseguenza, spesso non erano allineati. |
Le chitarre prodotte tra la metà del 1950 e il 1966 avevano ghiere delle corde svasate e non sporgenti.
Dopo il 1966, le ghiere tornarono ad essere sporgenti, ma, dopo il buyout del 1985, la Fender tornò alle ghiere a filo con il corpo.
Dopo il 1966, le ghiere tornarono ad essere sporgenti, ma, dopo il buyout del 1985, la Fender tornò alle ghiere a filo con il corpo.
DATE E SEGNI SUL CORPO
I corpi delle chitarre di pre-produzione non furono datati fino all’ottobre del 1950, quando la data venne scritta per la prima volta nella tasca del manico del corpo delle chitarre Telecaster-style. Nel 1956 la data venne spostata nella cavità del pickup al ponte. Erano tutte scritte sul legno nudo prima della finitura.
Tuttavia i corpi non furono datati nel corso degli anni con la stessa costanza con cui erano datati i manici, e di solito le date sul corpo si trovano solo sugli strumenti fabbricati tra la fine del 1950 e il 1963. Inoltre le date sono per lo più visibili su chitarre con una finitura semitrasparente come Blond o Sunburst, mentre di solito non si vedono nelle chitarre con le finiture opache. I corpi fabbricati tra la metà del 1951 fino alla fine del 1955 a volte hanno un timbro “D” nella tasca del manico. Nessuno ne conosce il significato, anche se George Daimler, un ex dipendente Fender, sostiene che stava per “inspected”. Alcuni collezionisti invece sostengono che “D” stesse per “detected”, “done”, “dried” o “checked”. |
- Tra il 1950 e la fine del 1953, la data era di solito scritta in numeri a matita nella tasca del manico secondo il metodo mese/giorno/anno di produzione. Erano anche presenti le iniziali o il nome di battesimo dell’operaio che lavorava o ispezionava il manico, come “IWAB”, “EM”, “Davis” (che stava per Charlie Davis) e “Eddie” (che probabilmente stava per Eddie Mendoza), “TAD” e “TG” (probabilmente entrambe per Tadeo Gomez), “Kenny”, “IP” “TK”, “Art”, o “J.S”.
- Dalla fine del 1953, gli operai iniziarono ad omettere (gradualmente) la data, così come il loro nome.
- Tra il 1954 e il 1963, mese ed anno erano indicate in numeri.
- Nel 1956, la data venne spostata nella cavità del pickup al ponte. Anche se ancora presente in alcune chitarre del 1964, gli operai smisero di datare il corpo alla fine del 1963.
- Negli anni ‘70 e ‘80, la data, se presente, era scritta a matita o timbrata insieme ai timbri del controllo qualità. I timbri del controllo qualità erano:
- “INSP” cerchiato
- “FRR” cerchiato (che stava per “Fender/Rogers/Rhodes”) dalla fine degli anni ‘70, con un codice numerico del tipo SSAG (settimana, anno, giorno). Per esempio, “0304” indicava il quarto giorno (giovedì) della terza settimana del 1980.
SEGNI SU NASTRI ADESIVI
Sulla parete o sul fondo della cavità dell’elettronica delle Esquire/Telecaster fabbricate tra la metà del 1951 e il 1956 spesso si trova un pezzo di nastro adesivo su cui è segnata una data scritta a matita riferita al montaggio dell’elettronica, che era una delle ultime fasi dell’assemblaggio della chitarra, e che quindi rappresenta normalmente l'ultima data apposta su una chitarra Fender.
La maggior parte di queste iscrizioni erano firmate con nomi femminili come Mary, Gloria, Virginia, Barbara o Carolyn.
La maggior parte di queste iscrizioni erano firmate con nomi femminili come Mary, Gloria, Virginia, Barbara o Carolyn.
vITI
All'inizio Leo Fender acquistava le viti da stock già disponibili e quindi su prototipi e chitarre di pre-produzione è possibile trovarne di diversi di tipi.
Tutte le chitarre Telecaster-style del 1950 avevano viti con la testa a singolo taglio, incluso il bullone per regolare il truss rod. Nel 1951 la Fender iniziò una graduale transizione verso le viti con la testa a croce, ma la transizione fu completata solo alla fine del 1953, perché la Fender continuava ad usare tutte le viti disponibili in fabbrica.
Nel corso del 1951 anche la piastra dei controlli passò alle viti a croce. Le quattro viti che fissavano la piastra del ponte cambiarono all'inizio del 1952, mentre le viti del battipenna alla fine del 1952. Fino all'estate del 1953 la vite con testa a taglio poteva ancora essere utilizzata per sostenere il pickup al ponte e il selettore.
Tutte le chitarre Telecaster-style del 1950 avevano viti con la testa a singolo taglio, incluso il bullone per regolare il truss rod. Nel 1951 la Fender iniziò una graduale transizione verso le viti con la testa a croce, ma la transizione fu completata solo alla fine del 1953, perché la Fender continuava ad usare tutte le viti disponibili in fabbrica.
Nel corso del 1951 anche la piastra dei controlli passò alle viti a croce. Le quattro viti che fissavano la piastra del ponte cambiarono all'inizio del 1952, mentre le viti del battipenna alla fine del 1952. Fino all'estate del 1953 la vite con testa a taglio poteva ancora essere utilizzata per sostenere il pickup al ponte e il selettore.