- Cos'è il CITES
- Il palissandro brasiliano
- Le normative Cites del 2017 sul palissandro
- Il passo indietro del 2019
1. Cos’è il CITES?
Il CITES (Convention on International Trade in Endagered Species) è un accordo internazionale fra i governi stabilito nel 1975 per assicurare che il commercio internazionale delle specie di animali e piante non minacciasse la loro sopravvivenza. I 183 paesi hanno firmato questo trattato sono chiamati “Parti” CITES. Ogni tre anni questi paesi tengono delle conferenze per discutere e modificare gli elenchi delle specie e le normative progettate per proteggerle. Le specie coperte dal CITES sono elencate in tre Appendici, secondo il grado di protezione di cui hanno bisogno.
Perché il Dalbergia (nome scientifico del genere cui rientrano le diverse specie di palissandro) ha attirato l’attenzione delle Parti CITES? Le forze dell’ordine hanno scoperto che il Dalbergia è uno degli oggetti principali di attività illecita, rappresentando il 35% dei sequestri mondiali di animali e piante trafficati illegalmente.
Chi rilascia i permessi CITES necessari per il commercio? Quando una specie è regolamentata dal CITES, ogni Parte (nazione) designa un’Autorità di gestione per amministrare e applicare i requisiti CITES. Negli Stati Uniti è amministrata dall’ESA, acronimo di Endangered Species Act (Atto sulle specie a rischio di estinzione). L’Autorità di gestione di questo paese è il Fish and Wildlife Service (FWS). Un elenco delle Autorità di gestione per ogni paese è disponibile su www.cites.org.
Perché il Dalbergia (nome scientifico del genere cui rientrano le diverse specie di palissandro) ha attirato l’attenzione delle Parti CITES? Le forze dell’ordine hanno scoperto che il Dalbergia è uno degli oggetti principali di attività illecita, rappresentando il 35% dei sequestri mondiali di animali e piante trafficati illegalmente.
Chi rilascia i permessi CITES necessari per il commercio? Quando una specie è regolamentata dal CITES, ogni Parte (nazione) designa un’Autorità di gestione per amministrare e applicare i requisiti CITES. Negli Stati Uniti è amministrata dall’ESA, acronimo di Endangered Species Act (Atto sulle specie a rischio di estinzione). L’Autorità di gestione di questo paese è il Fish and Wildlife Service (FWS). Un elenco delle Autorità di gestione per ogni paese è disponibile su www.cites.org.
2. IL PALISSANDRO BRASILIANO
I primi limiti nell'utilizzo del palissandro non sono stati imposti dal CITES, ma dal governo brasiliano, che, nel 1965, per favorire le imprese locali, impose un embargo sull'esportazione del palissandro brasiliano (nome scientifico Dalbergia Nigra), che non poteva essere più esportato come tronchi, ma solo parzialmente tagliato in blocchi.
L'industria della chitarra, sia elettrica, sia acustica, fino a questo momento utilizzava molto il palissandro brasiliano per le sue caratteristiche sonore. Tuttavia i produttori di chitarre non erano più soddisfatti della qualità dei blocchi di legno già tagliati in Brasile e smisero di importarlo in poco tempo (la Fender nel 1965 e la Martin nel 1969), preferendo il palissandro indiano.
Questo cambiamento fece impennare i prezzi degli strumenti usati muniti di tastiera in palissandro brasiliano, che arrivarono a costare molto di più di quelli nuovi con la tastiera in palissandro indiano. Questo legno continuò ad essere utilizzato da alcune aziende di strumenti musicali negli anni '70 e '80, ma, dato il costo, veniva utilizzato solo per pochi strumenti a tiratura limitata.
Nell'estate del 1992 il palissandro brasiliano venne infine inserito nelle specie protette del CITES, impedendo così l'abbattimento degli alberi Dalbergia Nigra e applicando molte restrizioni nel commercio delle chitarre costruite prima del 20 luglio 1992 (dette "pre-convention") con tastiera in palissandro brasiliano.
Quindi l'unico palissandro brasiliano che poteva essere utilizzato era quello già tagliato, cosa che portò ad un ulteriore aumento di prezzo degli strumenti con queste tastiere. Paradossalmente, con l'aumento del suo prezzo, una quantità maggiore di palissandro brasiliano venne messo sul mercato, poiché liutai e soprattutto le grandi aziende iniziarono a dare fondo alle loro scorte.
L'industria della chitarra, sia elettrica, sia acustica, fino a questo momento utilizzava molto il palissandro brasiliano per le sue caratteristiche sonore. Tuttavia i produttori di chitarre non erano più soddisfatti della qualità dei blocchi di legno già tagliati in Brasile e smisero di importarlo in poco tempo (la Fender nel 1965 e la Martin nel 1969), preferendo il palissandro indiano.
Questo cambiamento fece impennare i prezzi degli strumenti usati muniti di tastiera in palissandro brasiliano, che arrivarono a costare molto di più di quelli nuovi con la tastiera in palissandro indiano. Questo legno continuò ad essere utilizzato da alcune aziende di strumenti musicali negli anni '70 e '80, ma, dato il costo, veniva utilizzato solo per pochi strumenti a tiratura limitata.
Nell'estate del 1992 il palissandro brasiliano venne infine inserito nelle specie protette del CITES, impedendo così l'abbattimento degli alberi Dalbergia Nigra e applicando molte restrizioni nel commercio delle chitarre costruite prima del 20 luglio 1992 (dette "pre-convention") con tastiera in palissandro brasiliano.
Quindi l'unico palissandro brasiliano che poteva essere utilizzato era quello già tagliato, cosa che portò ad un ulteriore aumento di prezzo degli strumenti con queste tastiere. Paradossalmente, con l'aumento del suo prezzo, una quantità maggiore di palissandro brasiliano venne messo sul mercato, poiché liutai e soprattutto le grandi aziende iniziarono a dare fondo alle loro scorte.
3. LE NORMATIVE CITES DEL 2017 SUL PALISSANDRO
Dal 24 settembre al 4 ottobre 2016 si tenne una conferenza a Johannesburg, durante la quale il CITES ha adottato un'importante normativa per proteggere ancora di più le specie di palissandro "coomune" del genere Dalbergia. Questa normativa incideva sulle chitarre e gli altri prodotti realizzati con questo legno, che includeva il palissandro indiano, il palissandro dell’Honduras e il cocobolo (Dalbergia Retusa). Le nuove normative si applicavano anche alle tre specie di Bubinga. Tutte le specie di palissandro Dalbergia diverse da quello brasiliano (Dalbergia nigra) sarebbero state regolamentate dal CITES, Appendice II (Il palissandro brasiliano era già protetto da normative CITES ancora più severe sotto l’Appendice I). Le nuove normative per il palissandro sono entrate ufficialmente in vigore il 2 gennaio 2017. A partire da questa venivano richiesti dei permessi per l’importazione o per l’esportazione a livello transfrontaliero del Dalbergia in tutte le sue forme: materiali grezzi, parti, chitarre con elementi in Dalbergia. Per le chitarre non riguardava soltanto i retri e le fasce in palissandro Dalbergia, ma qualsiasi parte realizzata con questo legno (per esempio bordatura, sovrapposizione della paletta, battipenna e altre caratteristiche). I permessi import-export erano necessari per qualsiasi compratore o venditore a livello internazionale (fornitori di legno, produttori, rivenditori, distributori o consumatori). L’Autorità di gestione CITES negli U.S.A., l’U.S. Fish and Wildlife Service, dichiarò che questa normativa non era né un divieto né un boicottaggio del commercio locale dei prodotti in Dalbergia. Per i produttori di chitarre qualsiasi spedizione internazionale per gli Stati Uniti che conteneva del palissandro Dalbergia e che arrivava il 2 gennaio o dopo doveva includere un certificato CITES del paese da cui era stato spedito. Di solito il legno raccolto prima di questa data era considerato "Pre-Convention", ma doveva essere dimostrato da un certificato. Una volta che il carico arrivava negli U.S.A. con la corretta documentazione CITES, poteva essere venduto e trasferito senza aver bisogno di ulteriori permessi, a condizione che restasse entro i confini nazionali. Questo significava che i rivenditori americani potevano vendere i prodotti in palissandro liberamente sul territorio nazionale. Le normative dell’Unione Europea erano simili e permettevano la vendita e il trasferimento delle chitarre in Dalbergia importate legalmente nell’Unione, senza ulteriori permessi, a condizione che restassero all’interno dell’UE e di determinati territori.
Le nuove normative CITES non incidevano per niente sulla maggior parte dei singoli possessori di chitarre in palissandro, ma potevano incidere solo qualora avessero voluto comprare o vendere a livello internazionale una chitarra realizzata con questo legno: in questo caso lo strumento avrebbe dovuto avere la documentazione CITES necessaria per essere venduto. Prima di spedire la chitarra ci sarebbe stato il bisogno di richiedere un certificato di riesportazione all’U.S. Fish and Wildlife Service, pagare una tassa, aspettare il certificato e includerlo con la chitarra al momento della spedizione.
Le normative CITES non erano troppo restrittive con chiunque voleva viaggiare con i possessori di prodotti in palissandro dal peso inferiore a 10 kg, come le chitarre, che potevano quindi usufruire dell’esenzione per spedizioni non commerciali di prodotti in Dalbergia.
Le nuove normative CITES non incidevano per niente sulla maggior parte dei singoli possessori di chitarre in palissandro, ma potevano incidere solo qualora avessero voluto comprare o vendere a livello internazionale una chitarra realizzata con questo legno: in questo caso lo strumento avrebbe dovuto avere la documentazione CITES necessaria per essere venduto. Prima di spedire la chitarra ci sarebbe stato il bisogno di richiedere un certificato di riesportazione all’U.S. Fish and Wildlife Service, pagare una tassa, aspettare il certificato e includerlo con la chitarra al momento della spedizione.
Le normative CITES non erano troppo restrittive con chiunque voleva viaggiare con i possessori di prodotti in palissandro dal peso inferiore a 10 kg, come le chitarre, che potevano quindi usufruire dell’esenzione per spedizioni non commerciali di prodotti in Dalbergia.
4. IL PASSO INDIETRO DEL 2019
I produttori di strumenti musicali, la NAMM, la Lega delle Orchestre Americane, la CAFIM (la confederazione dell'industria musicale europea), l'Associazione Internazionale del Violino e dei Produttori di Archi, e l'Associazione Francese di Strumenti Musicali, al fine di portare ad una revisione delle ultime restrizioni sul palissandro "comune", presentarono alle commissioni CITES documenti, analisi e testimonianze che motivavano la richiesta di esenzione dell'industria dello strumento musicale da questa normativa. Anche le organizzazioni doganali in tutto il mondo, improvvisamente sovraccariche di richieste di autorizzazioni, sostennero questa richiesta. L'intento del 2017 era limitare l'uso di legni come palissandro e Bubinga da parte dei produttori di mobili. Gli strumenti musicali, che fanno uso in quantità notevolmente inferiori, erano una sorta di danno collaterale.
Nell'estate del 2019, le richieste sono state accolte. In base alle nuove regole, i produttori di strumenti sarebbero stati ancora tenuti a garantire i permessi CITES per l’importazione di tronchi, pannelli ed impiallacciature di palissandro "comune" non lavorati. Tuttavia, strumenti completi, parti di strumenti e accessori contenenti palissandro non avrebbero più avuto la necessità di nessun documento CITES per essere spediti in tutto il mondo e i musicisti, inoltre, avrebbero potuto trasportare i propri strumenti oltre confine senza la necessità di autorizzazione alcuna.
Ovviamente l’esenzione non è valida per il palissandro brasiliano, che richiede un permesso di riesportazione a causa del suo livello di protezione CITES superiore.
Nell'estate del 2019, le richieste sono state accolte. In base alle nuove regole, i produttori di strumenti sarebbero stati ancora tenuti a garantire i permessi CITES per l’importazione di tronchi, pannelli ed impiallacciature di palissandro "comune" non lavorati. Tuttavia, strumenti completi, parti di strumenti e accessori contenenti palissandro non avrebbero più avuto la necessità di nessun documento CITES per essere spediti in tutto il mondo e i musicisti, inoltre, avrebbero potuto trasportare i propri strumenti oltre confine senza la necessità di autorizzazione alcuna.
Ovviamente l’esenzione non è valida per il palissandro brasiliano, che richiede un permesso di riesportazione a causa del suo livello di protezione CITES superiore.