
Nonostante le innovazioni che si susseguirono sul modello Les Paul, come gli humbucker “PAF” o il nuovo top trasparente delle Standard, le vendite continuavano a non decollare, forse complice una sorta di cannibalizzazione interna dovuta al successo delle nuove Gibson “thinline” ES-335/345/355, ma anche a causa delle nuove chitarre elettriche lanciate da altri marchi.
L’iniziale successo delle solid-body economiche come le Les Paul Junior, Special e TV davano un chiaro segnale alla Gibson: le chitarre elettriche dovevano avere un prezzo maggiormente abbordabile. E non solo: era anche evidente che dovevano avere delle linee più moderne.
I primi segnali di un'imminente modifica all’intera linea delle Gibson solid body risalgono al 1958, quando le Les Paul Junior, TV e Special, furono ridisegnate con la doppia spalla mancante. Il 1° Novembre del 1959 le Les Paul Special e TV Model cambiarono nome in SG Special e SG TV, in cui “SG” stava per “Solid Guitar” (un po' come ʺES” stava per ʺElectric Spanish” e ʺEB” per ʺElectric Bassʺ), mettendo da parte il termine “Les Paul”. Tuttavia, se sulla Special il termine Les Paul venne subito rimosso dalla paletta, sulla TV il cambio non fu così immediato e i musicisti continuarono a chiamare questo modello Les Paul TV, anche perché inizialmente le specifiche tecniche delle nuove SG erano uguali a quelle delle Les Paul Special e TV.
L’intento però era di modificare radicalmente le solid-body della Gibson, con un accesso più agevole agli ultimi tasti e un corpo più leggero e comodo, come dichiarato da Ted McCarty: “The solid body guitar has always been a weight problem and this new design made it easy to get rid of some of the weight and give it a new look. When we came out with the SG, we no longer had the original Les Paul”. Infatti erano molti i chitarristi che lamentavano il peso eccessivo e spesso anche la mancanza di bilanciamento delle Les Paul.
Le prime ad essere ridisegnate furono, alla fine del 1960, la Les Paul Standard e, poco dopo, la Custom. Il nuovo corpo, in mogano dell'Honduras come quello delle precedenti Standard, era molto sottile (alto circa 3,33 cm) e privo del top bombato ed aveva una marcata smussatura che coinvolgeva quasi tutto il suo perimetro, compresi i due nuovi corni appuntiti responsabili del soprannome “diavoletto”. Queste differenze erano messe in risalto anche dalle nuove finiture Cherry Red per la Standard e Solid White per la Custom.
La drastica riduzione di peso influì ovviamente sul suono pieno e ricco di sustain tipico delle vecchie Les Paul, ma le nuove SG avevano un suono più brillante e che entrava bene nel mix, come ricordato dai volantini pubblicitari - ʺTone is clear and bell-like” - e soprattutto il peso era ben bilanciato e i chitarristi non dovevano più sostenere il manico con la mano per tenere la chitarra nella giusta posizione.
Le due nuove chitarre furono presentate ufficialmente nel febbraio del 1961, anche se è possibile trovare alcuni modelli di transizione, come un paio di vecchie Standard dalla finitura Cherry Red e alcune Custom a singola spalla mancante vendute nel 1961.
L’iniziale successo delle solid-body economiche come le Les Paul Junior, Special e TV davano un chiaro segnale alla Gibson: le chitarre elettriche dovevano avere un prezzo maggiormente abbordabile. E non solo: era anche evidente che dovevano avere delle linee più moderne.
I primi segnali di un'imminente modifica all’intera linea delle Gibson solid body risalgono al 1958, quando le Les Paul Junior, TV e Special, furono ridisegnate con la doppia spalla mancante. Il 1° Novembre del 1959 le Les Paul Special e TV Model cambiarono nome in SG Special e SG TV, in cui “SG” stava per “Solid Guitar” (un po' come ʺES” stava per ʺElectric Spanish” e ʺEB” per ʺElectric Bassʺ), mettendo da parte il termine “Les Paul”. Tuttavia, se sulla Special il termine Les Paul venne subito rimosso dalla paletta, sulla TV il cambio non fu così immediato e i musicisti continuarono a chiamare questo modello Les Paul TV, anche perché inizialmente le specifiche tecniche delle nuove SG erano uguali a quelle delle Les Paul Special e TV.
L’intento però era di modificare radicalmente le solid-body della Gibson, con un accesso più agevole agli ultimi tasti e un corpo più leggero e comodo, come dichiarato da Ted McCarty: “The solid body guitar has always been a weight problem and this new design made it easy to get rid of some of the weight and give it a new look. When we came out with the SG, we no longer had the original Les Paul”. Infatti erano molti i chitarristi che lamentavano il peso eccessivo e spesso anche la mancanza di bilanciamento delle Les Paul.
Le prime ad essere ridisegnate furono, alla fine del 1960, la Les Paul Standard e, poco dopo, la Custom. Il nuovo corpo, in mogano dell'Honduras come quello delle precedenti Standard, era molto sottile (alto circa 3,33 cm) e privo del top bombato ed aveva una marcata smussatura che coinvolgeva quasi tutto il suo perimetro, compresi i due nuovi corni appuntiti responsabili del soprannome “diavoletto”. Queste differenze erano messe in risalto anche dalle nuove finiture Cherry Red per la Standard e Solid White per la Custom.
La drastica riduzione di peso influì ovviamente sul suono pieno e ricco di sustain tipico delle vecchie Les Paul, ma le nuove SG avevano un suono più brillante e che entrava bene nel mix, come ricordato dai volantini pubblicitari - ʺTone is clear and bell-like” - e soprattutto il peso era ben bilanciato e i chitarristi non dovevano più sostenere il manico con la mano per tenere la chitarra nella giusta posizione.
Le due nuove chitarre furono presentate ufficialmente nel febbraio del 1961, anche se è possibile trovare alcuni modelli di transizione, come un paio di vecchie Standard dalla finitura Cherry Red e alcune Custom a singola spalla mancante vendute nel 1961.
Nella prima metà del 1961 anche le solid body economiche adottarono i nuovi corpi, come annunciato in una lettera ai rivenditori datata 28 giugno “The new contour body design is now a standard feature on the SG Special, the Les Paul Jr., and SG TV models”, anche se la SG TV cambiò la finitura da gialla a bianca - ʺCream” da catalogo - solo alla fine del 1961, mentre il bianco era disponibile per la Special solo su richiesta. Contemporaneamente le versioni ¾ andarono fuori produzione e le ultime rimanenze furono esaurite nell’autunno del 1961, per cui l’unico modello ¾ che restarava sul listino fu la Melody Maker.
Ѐ prassi comune chiamare tutte le Gibson con il nuovo corpo dai corni appuntiti con il termine “SG model” e quelle con il corno o i corni arrotondati con quello “Les Paul Model”. Tuttavia il termine “SG” era stato già usato ufficialmente sulle Special e sulle TV alla fine del 1959, anche se avevano ancora la forma del corpo “Les Paul” – motivo per cui a volte sono soprannominate “Les Paul Style SG” o “Les Paul/SG”. Al contrario, le prime Les Paul Standard che non erano ancora state chiamate ufficialmente SG, ma avevano il corpo piatto e dai corni appuntiti, sono soprannominate “SG style Les Paul Standard” o “SG/Les Paul”.
Les Paul non era soddisfatto delle nuove chitarre che portavano il suo nome: «I was not happy with that guitar, I didn’t like the horns, the cutaway… to sharp». Questo, combinato ad un aumento solo lieve delle vendite della gamma SG (+11,5% nel 1961 rispetto al 1960), fu la causa del mancato rinnovo, nel 1962, del contratto tra Les Paul e la Gibson. Inoltre la prospettiva di un divorzio con la moglie Mary Ford portò Les Paul a prendere anche in considerazione l’idea di un ritiro dalla scena musicale.
Il termine “Les Paul” venne usato dalla Gibson fino al settembre del 1963, quando venne rimosso anche dalla mascherina che copriva l'accesso al truss rod. Dal mese di ottobre gli unici nomi usati furono SG Standard, SG Custom, SG Special e SG Junior (le TV model andarono fuori produzione).
Ѐ prassi comune chiamare tutte le Gibson con il nuovo corpo dai corni appuntiti con il termine “SG model” e quelle con il corno o i corni arrotondati con quello “Les Paul Model”. Tuttavia il termine “SG” era stato già usato ufficialmente sulle Special e sulle TV alla fine del 1959, anche se avevano ancora la forma del corpo “Les Paul” – motivo per cui a volte sono soprannominate “Les Paul Style SG” o “Les Paul/SG”. Al contrario, le prime Les Paul Standard che non erano ancora state chiamate ufficialmente SG, ma avevano il corpo piatto e dai corni appuntiti, sono soprannominate “SG style Les Paul Standard” o “SG/Les Paul”.
Les Paul non era soddisfatto delle nuove chitarre che portavano il suo nome: «I was not happy with that guitar, I didn’t like the horns, the cutaway… to sharp». Questo, combinato ad un aumento solo lieve delle vendite della gamma SG (+11,5% nel 1961 rispetto al 1960), fu la causa del mancato rinnovo, nel 1962, del contratto tra Les Paul e la Gibson. Inoltre la prospettiva di un divorzio con la moglie Mary Ford portò Les Paul a prendere anche in considerazione l’idea di un ritiro dalla scena musicale.
Il termine “Les Paul” venne usato dalla Gibson fino al settembre del 1963, quando venne rimosso anche dalla mascherina che copriva l'accesso al truss rod. Dal mese di ottobre gli unici nomi usati furono SG Standard, SG Custom, SG Special e SG Junior (le TV model andarono fuori produzione).

Il manico delle SG restò, inizialmente, lo stesso “extra slim, low action” delle ultime Les Paul Standard del 1960, per ingrandirsi leggermente tra la fine del 1962 e il 1963. Le prime avevano una giunzione manico/corpo un po' fragile ed alcune avevano la tendenza a rompersi proprio in questo punto, per cui il tenone del manico venne rinforzato nel 1963.
La paletta venne leggermente allargata , per un aspetto più bilanciato. Il logo Gibson, almeno inizialmente, restò dorato e serigrafato, ma un intarsio a forma di corona venne messo al centro della paletta. Sulle Custom la sigla ʺLes Paul Custom” venne spostata dalla mascherina che copriva in truss rod ad una placchetta in plastica bianca tra il pickup al manico e il manico.
Il battipenna venne ridisegnato a forma d’ala d’angelo, bianco a tre strati per la Custom e nero a quattro strati per la Standard e la Special, mentre sui modelli ad un solo pickup era nero a due strati.
Sugli humbucker l'adesivo "PATENT APPLIED FOR" venne modificato in "PATENT PENDING" nel corso del 1962 e in "PATENT #2,896,491" alla fine dello stesso anno. Paradossalmente questo numero non si riferiva al brevetto del pickup, ma a quello del trapeze tailpiece! All'inizio del 1960 le bobine avevano un numero maggiore di avvolgimenti e un magnete più corto in Alnico V, chiamato M56, sostituì il precedente M55, sia sugli humbucker delle Standard e delle Custom, sia sui P-90 delle Special, TV e Junior.
La paletta venne leggermente allargata , per un aspetto più bilanciato. Il logo Gibson, almeno inizialmente, restò dorato e serigrafato, ma un intarsio a forma di corona venne messo al centro della paletta. Sulle Custom la sigla ʺLes Paul Custom” venne spostata dalla mascherina che copriva in truss rod ad una placchetta in plastica bianca tra il pickup al manico e il manico.
Il battipenna venne ridisegnato a forma d’ala d’angelo, bianco a tre strati per la Custom e nero a quattro strati per la Standard e la Special, mentre sui modelli ad un solo pickup era nero a due strati.
Sugli humbucker l'adesivo "PATENT APPLIED FOR" venne modificato in "PATENT PENDING" nel corso del 1962 e in "PATENT #2,896,491" alla fine dello stesso anno. Paradossalmente questo numero non si riferiva al brevetto del pickup, ma a quello del trapeze tailpiece! All'inizio del 1960 le bobine avevano un numero maggiore di avvolgimenti e un magnete più corto in Alnico V, chiamato M56, sostituì il precedente M55, sia sugli humbucker delle Standard e delle Custom, sia sui P-90 delle Special, TV e Junior.
Nel corso del 1962 le sellette in ottone del ponte ABR-1 Tune-O-Matic furono sostituite da quelle bianche in nylon e venne inserito nel ponte un sottile filo metallico che bloccava le sellette per impedire che si staccassero in caso di rottura di una corda.
Il nuovo ʺGibson Sidewinder Vibrola”, montato in precedenza sulle ES-355 e in alcune ES-335, era di serie sulle nuove Standard e Custom. Qualcuno chiama erroneamente questo vibrato il ʺLonnie Mack”, anche se Lonnie usava uno speciale Bigsby. Secondo il catalogo del 1962 il ʺNew Gibson Vibrato operates in direction of pick strokes; swings out of way for rhythm playing”. Quello che non diceva era che questo nuovo vibrato aveva dei seri problemi nel ritorno alla corretta accordatura dopo l'utilizzo, tanto che qualcuno scherzava dicendo che si scordava solo a guardarlo! «We used to make those in the machine shop where I worked. There were molded (cast) parts. We called it the ‘Sidewinder’. It never worked», ricorda Jim Hutchinson, che aveva iniziato a lavorare per la Gibson all'inizio degli anni '60.
Qualche chitarrista, conoscendo l'inconveniente del Gibson Vibrola, ordinò delle SG Standard e Custom con il Bigsby B5 o B5G.
Il nuovo ʺGibson Sidewinder Vibrola”, montato in precedenza sulle ES-355 e in alcune ES-335, era di serie sulle nuove Standard e Custom. Qualcuno chiama erroneamente questo vibrato il ʺLonnie Mack”, anche se Lonnie usava uno speciale Bigsby. Secondo il catalogo del 1962 il ʺNew Gibson Vibrato operates in direction of pick strokes; swings out of way for rhythm playing”. Quello che non diceva era che questo nuovo vibrato aveva dei seri problemi nel ritorno alla corretta accordatura dopo l'utilizzo, tanto che qualcuno scherzava dicendo che si scordava solo a guardarlo! «We used to make those in the machine shop where I worked. There were molded (cast) parts. We called it the ‘Sidewinder’. It never worked», ricorda Jim Hutchinson, che aveva iniziato a lavorare per la Gibson all'inizio degli anni '60.
Qualche chitarrista, conoscendo l'inconveniente del Gibson Vibrola, ordinò delle SG Standard e Custom con il Bigsby B5 o B5G.
Tra il 1962 e il 1963 la Gibson abbandonò il Sidewinder in favore di un nuovo ʺKnife-Edge Vibrola”, incernierato in un blocco in ebano con intarsi perlati e avvitato al corpo delle Custom e delle Standard. Le ultime Standard e Custom della fine del 1963 e quelle fatte dopo il cambio del nome, avevano il ʺDeluxe Vibrola” o ʺLyre Vibrola” (GV-55N e GV-75G) caratterizzato da una mascherina metallica allungata su cui erano incisi il logo Gibson e una lira e, inizialmente, da un comodo pomello di plastica che purtroppo si rompeva facilmente. Le Special, TV e Junior avevano un piccolo Maestro Vibrola, simile a quello usato sulle Epiphone solid-body.
Molti sono stati i chitarristi che usarono le SG, soprattutto Robby Krieger dei The Doors e Angus Young degli AC/DC, ma anche Eric Clapton, George Harrison, Derek Trucks, Tony Iommi, Pete Townshend, Frank Zappa, Carlos Santana, Billy Gibbons, Link Wray e Todd Rundgren.
Antonio Calvosa