Oggi la distorsione è così amata dai chitarristi rock, che è difficile pensare che ci sia stato un periodo storico in cui non esisteva o che poteva essere addirittura un fenomeno non desiderato. Inoltre, andando alla ricerca delle prime registrazioni di chitarra distorta, si scopre anche che, a volte, questi suoni erano spesso il frutto di difetti o malfunzionamenti.
Di sicuro il primo esempio di distorsione risale al 1951, quando Willie Kizart suonò la chitarra su Rocket 88 per Jackie Brenston & his Delta Cats (anche se, a dire il vero, il brano era di Jackie Brenston e Ike Turner). Tuttavia quel suono non era stato cercato volontariamente: era, infatti, la conseguenza delle "toppe", fatte con la carta di giornale, messe sul cono del suo amplificatore che si era danneggiato dopo essere caduto dalla macchina sull'Highway 61 (anche se qualcuno sostiene che si era rovinato perché era stato lasciato sotto la pioggia).
Per ottenere lo stesso suono graffiante di Rocket 88, nel 1958 Link Wray bucò il cono dei suoi altoparlanti per le registrazioni di Rumble, forse l'unico brano strumentale censurato negli Stati Uniti proprio a causa del suo suono "sgradevole". Anche Dave Davies dei Kinks, nel 1964, bucò volontariamente il cono del proprio amplificatore per registrare You Really Got Me.
Altri brani storici furono anche quelli incisi da Howlin' Wolf a Memphis nel 1951 e Train Kept A-Rollin di Johnny Burnette del 1956, nei quali, però, il suono della chitarra era per lo più un overdrive causato dalla saturazione degli amplificatori valvolari. Il fuzz è una cosa diversa, è un suono più tagliente e acido, quasi "pernacchioso".
Di sicuro il primo esempio di distorsione risale al 1951, quando Willie Kizart suonò la chitarra su Rocket 88 per Jackie Brenston & his Delta Cats (anche se, a dire il vero, il brano era di Jackie Brenston e Ike Turner). Tuttavia quel suono non era stato cercato volontariamente: era, infatti, la conseguenza delle "toppe", fatte con la carta di giornale, messe sul cono del suo amplificatore che si era danneggiato dopo essere caduto dalla macchina sull'Highway 61 (anche se qualcuno sostiene che si era rovinato perché era stato lasciato sotto la pioggia).
Per ottenere lo stesso suono graffiante di Rocket 88, nel 1958 Link Wray bucò il cono dei suoi altoparlanti per le registrazioni di Rumble, forse l'unico brano strumentale censurato negli Stati Uniti proprio a causa del suo suono "sgradevole". Anche Dave Davies dei Kinks, nel 1964, bucò volontariamente il cono del proprio amplificatore per registrare You Really Got Me.
Altri brani storici furono anche quelli incisi da Howlin' Wolf a Memphis nel 1951 e Train Kept A-Rollin di Johnny Burnette del 1956, nei quali, però, il suono della chitarra era per lo più un overdrive causato dalla saturazione degli amplificatori valvolari. Il fuzz è una cosa diversa, è un suono più tagliente e acido, quasi "pernacchioso".
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Forse il primo esempio di fuzz, che portò alla nascita del primo "Fuzz-box", si può ascoltare sul brano Don't Worry del cantante country Marty Robbins. Tutto nacque da un problema tecnico. La sala di registrazione Quonset Hut, dei Bradley Film & Recording Studios di Nashville, aveva da poco una nuova console munita di amplificatori valvolari Langevin 116. Tuttavia nessuno poteva immaginare che i trasformatori di uscita, fatti da un'altra ditta, non erano adeguati. Durante la registrazione una valvola del "canale di basso" del chitarrista Grady Martin si ruppe, distorcendo la traccia per poco più di venti secondi al minuto 1.20 circa e alla fine del brano. La band e i produttori discussero sul da farsi, se conservare la registrazione o farne una nuova, ma il risultato era convincente e decisero di lasciare così il brano. La canzone entrò nella Top 40 nel febbraio del 1961 e restò in classifica per dodici settimane.
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Molti chitarristi di Nashville iniziarono ad interessarsi a questo suono così particolare, tanto da stimolare la fantasia di Glenn T. Snoddy, tecnico del suono al Quonset Hub durante la registrazione del brano di Marty Robbins.
Glenn, insieme a Revis V. Hobbs, iniziò a lavorare ad uno strumento che potesse replicare l'“awful sound” di Don't Worry. Il risultato fu il primo fuzz-box della storia, un pedale che permetteva di passare da un suono pulito ad uno distorto semplicemente premendo un pulsante con il piede. Ma se la console con i Langevin era valvolare, il fuzz-box era basato su tre transistor al germanio RCA 2N270 ed era alimentato da due batterie da 1,5 volt. Il pedale fu commercializzato dalla Gibson nel 1962 con il nome di Maestro FZ-1 Fuzz-Tone e Snoddy e Hobbs ottennero il brevetto numero 3,213,181 il 19 ottobre del 1965.
Glenn, insieme a Revis V. Hobbs, iniziò a lavorare ad uno strumento che potesse replicare l'“awful sound” di Don't Worry. Il risultato fu il primo fuzz-box della storia, un pedale che permetteva di passare da un suono pulito ad uno distorto semplicemente premendo un pulsante con il piede. Ma se la console con i Langevin era valvolare, il fuzz-box era basato su tre transistor al germanio RCA 2N270 ed era alimentato da due batterie da 1,5 volt. Il pedale fu commercializzato dalla Gibson nel 1962 con il nome di Maestro FZ-1 Fuzz-Tone e Snoddy e Hobbs ottennero il brevetto numero 3,213,181 il 19 ottobre del 1965.
Il Maestro FZ-1 però non ebbe un grande successo. Anche se i rivenditori acquistarono tutti i 5000 fuzz-box prodotti nel 1962, solo tre furono venduti nel 1963 e nessuno nel 1964, secondo quanto riportato dalla Gibson. Qualcuno è convinto che le vendite furono poche a causa della pubblicità che sosteneva che il pedale avrebbe fatto suonare la chitarra come dei sassofoni o degli archi.
Tuttavia, quando nel 1965 Keith Richards dei Rolling Stones usò il Maestro FZ-1 per il riff di (I Can't Get No) Satisfaction, ogni chitarrista desiderò quel pedale. Quella di Keith, però, contrariamente a quanto molti credono, non fu la prima registrazione del FZ-1: il pedale si può ascoltare anche nella colonna sonora della sit-com americana del 1965 Green Acres.
Tuttavia, quando nel 1965 Keith Richards dei Rolling Stones usò il Maestro FZ-1 per il riff di (I Can't Get No) Satisfaction, ogni chitarrista desiderò quel pedale. Quella di Keith, però, contrariamente a quanto molti credono, non fu la prima registrazione del FZ-1: il pedale si può ascoltare anche nella colonna sonora della sit-com americana del 1965 Green Acres.
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Il fuzz era ormai entrato nella storia e molte altre aziende iniziarono a produrre pedali simili al Maestro FZ-1, tra cui il Tone Bender, inventato nel 1965 da Gary Hurst, reso celebre da Jeff Beck, Jimmy Page, Mick Ronson e Pete Townshend, e il Fuzz Face di Ivor Arbiter del 1966 che, insieme alla Stratocaster di Jimi Hendrix, rivoluzionò la storia del rock.
Antonio Calvosa