
Considerato uno dei musicisti più importanti della storia del rock, Pete Townshend, con il suo modo di suonare, ha avvicinato moltissimi ragazzi alla chitarra elettrica. Non uno dei più tecnici, ma sicuramente estremamente innovativo, ha iniziato ad utilizzare una Stratocaster modificata per le sue esigenze dal 1989.
È ovvio quindi che il Custom Shop della Fender abbia deciso di dedicare una Stratocaster anche a lui: la Limited Edition Pete Townshend Stratocaster, presentata nel 2016, dalla finitura N.O.S. (New Old Stock) Torino Red.
Sempre avvezzo alle sperimentazioni, lo stile del chitarrista degli Who richiedeva un intreccio di suoni acustici ed elettrici, motivo per il quale la Fender inserì sulla chitarra il Two-Post Fishman Powerbridge, munito di piezo.
La Townshend montava anche tre Lace Sensor Gold per un suono Fender esente da fruscii di fondo e un preamp interno che permetteva di raggiungere un overdrive cremoso e ricco di armonici.
Un pomello extra, non molto lontano dal ponte, permetteva di miscelare il segnale proveniente dal piezo con quello proveniente dai pickup, in modo da ottenere sia suoni acustici, sia elettrici, sia ibridi elettrico/acustici.
Il risultato era quindi una chitarra che univa la moderna tecnologia alle classiche forme senza tempo della Stratocaster, adatta a chitarristi che non vogliono perdere tempo per passare da una chitarra elettrica ad una acustica.
Il manico in acero ha il profilo soft "V", era unito al corpo tramite un neck plate a quattro viti munito di micro tilt.
È ovvio quindi che il Custom Shop della Fender abbia deciso di dedicare una Stratocaster anche a lui: la Limited Edition Pete Townshend Stratocaster, presentata nel 2016, dalla finitura N.O.S. (New Old Stock) Torino Red.
Sempre avvezzo alle sperimentazioni, lo stile del chitarrista degli Who richiedeva un intreccio di suoni acustici ed elettrici, motivo per il quale la Fender inserì sulla chitarra il Two-Post Fishman Powerbridge, munito di piezo.
La Townshend montava anche tre Lace Sensor Gold per un suono Fender esente da fruscii di fondo e un preamp interno che permetteva di raggiungere un overdrive cremoso e ricco di armonici.
Un pomello extra, non molto lontano dal ponte, permetteva di miscelare il segnale proveniente dal piezo con quello proveniente dai pickup, in modo da ottenere sia suoni acustici, sia elettrici, sia ibridi elettrico/acustici.
Il risultato era quindi una chitarra che univa la moderna tecnologia alle classiche forme senza tempo della Stratocaster, adatta a chitarristi che non vogliono perdere tempo per passare da una chitarra elettrica ad una acustica.
Il manico in acero ha il profilo soft "V", era unito al corpo tramite un neck plate a quattro viti munito di micro tilt.