Uno degli ultimi brani scritti da Jimi Hendrix prima della sua morte avvenuta nel 1970 è il poco noto Send My Love to Linda. La "Linda" a cui si riferisce Jimi è Linda Keith, un'attraente ragazza inglese di origini ebraiche che lavorava come modella per Vogue. Per capire il suo ruolo nella vita di Hendrix si deve però fare un salto indietro nel 1966, quando la modella, allora fidanzata del Rolling Stone Keith Richards, prestò all'ancora sconosciuto Jimi Hendrix la Stratocaster bianca che lo accompagnò agli albori del suo successo.
La ragazza era negli Stati Uniti per seguire i Rolling Stones nella loro quinta tournée in tre anni. Fu allora che vide per la prima volta Hendrix al Cheetah Club di New York, restandone folgorata. Il suo modo di presentarsi era orribile, capelli piastrati, camicia larga, pantaloni a zampe d'elefante troppo corti e scarpe bucate, e la band con cui si esibiva non era niente di eccezionale, ma Jimi suonava la chitarra come non aveva mai visto prima.
In quel periodo Hendrix "era costretto" a suonare con Curtis Knight e i suoi Squires perché, avendo impegnato la sua chitarra in un banco dei pegni, non ne aveva più una e prendeva sempre in prestito quella di Curtis nelle loro esibizioni. Tuttavia questa era una band troppo "conservatrice" per l'esuberanza e per l'estro di Hendrix. Allora Linda gli prestò la Stratocaster Olympic White del 1963 (numero di serie #L08573) che Keith Richards le aveva lasciato e lo invitò nel suo appartamento per fargli sentire la versione di Hey Joe di Tim Rose, un brano blues scritto da Billy Roberts.
La ragazza era negli Stati Uniti per seguire i Rolling Stones nella loro quinta tournée in tre anni. Fu allora che vide per la prima volta Hendrix al Cheetah Club di New York, restandone folgorata. Il suo modo di presentarsi era orribile, capelli piastrati, camicia larga, pantaloni a zampe d'elefante troppo corti e scarpe bucate, e la band con cui si esibiva non era niente di eccezionale, ma Jimi suonava la chitarra come non aveva mai visto prima.
In quel periodo Hendrix "era costretto" a suonare con Curtis Knight e i suoi Squires perché, avendo impegnato la sua chitarra in un banco dei pegni, non ne aveva più una e prendeva sempre in prestito quella di Curtis nelle loro esibizioni. Tuttavia questa era una band troppo "conservatrice" per l'esuberanza e per l'estro di Hendrix. Allora Linda gli prestò la Stratocaster Olympic White del 1963 (numero di serie #L08573) che Keith Richards le aveva lasciato e lo invitò nel suo appartamento per fargli sentire la versione di Hey Joe di Tim Rose, un brano blues scritto da Billy Roberts.
Con la nuova chitarra, Hendrix, che allora si faceva chiamare Jimmy James, si svincolò da Curtis e formò una band tutta sua: Jimmy James and The Blue Flames.
Linda, incantata dal modo di suonare di Jimi, si era messa in testa di aiutarlo ad emergere. Il suo primo pensiero ovviamente fu quello di farlo conoscere a Keith Richards. Tuttavia il loro rapporto aveva cominciato a deteriorarsi, soprattutto a causa delle droghe di cui la ragazza aveva iniziato a fare ampio uso; inoltre a Keith era già arrivata la voce che Linda stava frequentando questo nuovo chitarrista americano scatenandone la gelosia (è proprio per la fine del suo rapporto con Linda Keith che Keith Richards scrisse Ruby Tuesday).
Allora Linda provò, senza successo, prima con Andrew Oldham, fidanzato della sua migliore amica Sheila Klein e manager degli Stones, e, in seguito, con Seymour Stein, il produttore che più tardi scoprì Madonna, invitandoli alle esibizioni di Hendrix.
Tuttavia il momento della svolta arrivò il 5 luglio del 1966, quando Linda invitò per una serata al Cafe Wha il bassista degli Animals Chas Chandler, che aveva deciso di smettere di suonare per iniziare la nuova attività di manager. Appena Hendrix salì sul palcoscenico le note di una Hey Joe suonata come mai nessuno aveva fatto prima iniziarono a permeare il locale. E subito Chas ne fu entusiasta: questa nuova versione era più aggressiva del vecchio blues di Billy Roberts ed aveva tutte le carte in regola per diventare un singolo di successo. Decise allora di prendere sotto la sua "ala" Jimi Hendrix e lo convinse, con la promessa di presentargli Eric Clapton, a partire insieme per Londra, dove finalmente il talento del chitarrista afroamericano esplose nel firmamento delle stelle del rock.
Nel frattempo Keith Richards, geloso, raccontò al padre di Linda che la figlia stava prendendo un brutta strada e che aveva iniziato a fare uso di stupefacenti. «He told my father to come and get me. When he walked into the Cafe Au Go-Go, I thought, 'God, that looks like my father'. He took me by the arm and marched me out» raccontò in seguito Linda.
Attualmente (2020) la chitarra è di proprietà del collezionista francese Armand Serra.
Linda, incantata dal modo di suonare di Jimi, si era messa in testa di aiutarlo ad emergere. Il suo primo pensiero ovviamente fu quello di farlo conoscere a Keith Richards. Tuttavia il loro rapporto aveva cominciato a deteriorarsi, soprattutto a causa delle droghe di cui la ragazza aveva iniziato a fare ampio uso; inoltre a Keith era già arrivata la voce che Linda stava frequentando questo nuovo chitarrista americano scatenandone la gelosia (è proprio per la fine del suo rapporto con Linda Keith che Keith Richards scrisse Ruby Tuesday).
Allora Linda provò, senza successo, prima con Andrew Oldham, fidanzato della sua migliore amica Sheila Klein e manager degli Stones, e, in seguito, con Seymour Stein, il produttore che più tardi scoprì Madonna, invitandoli alle esibizioni di Hendrix.
Tuttavia il momento della svolta arrivò il 5 luglio del 1966, quando Linda invitò per una serata al Cafe Wha il bassista degli Animals Chas Chandler, che aveva deciso di smettere di suonare per iniziare la nuova attività di manager. Appena Hendrix salì sul palcoscenico le note di una Hey Joe suonata come mai nessuno aveva fatto prima iniziarono a permeare il locale. E subito Chas ne fu entusiasta: questa nuova versione era più aggressiva del vecchio blues di Billy Roberts ed aveva tutte le carte in regola per diventare un singolo di successo. Decise allora di prendere sotto la sua "ala" Jimi Hendrix e lo convinse, con la promessa di presentargli Eric Clapton, a partire insieme per Londra, dove finalmente il talento del chitarrista afroamericano esplose nel firmamento delle stelle del rock.
Nel frattempo Keith Richards, geloso, raccontò al padre di Linda che la figlia stava prendendo un brutta strada e che aveva iniziato a fare uso di stupefacenti. «He told my father to come and get me. When he walked into the Cafe Au Go-Go, I thought, 'God, that looks like my father'. He took me by the arm and marched me out» raccontò in seguito Linda.
Attualmente (2020) la chitarra è di proprietà del collezionista francese Armand Serra.
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