La Southern Cross Stratocaster era una chitarra prodotta, tra il 1992 e il 1995, nella fabbrica brasiliana Giannini, cui la Fender diede, nel 1990, la possibilità di produrre, sotto la propria supervisione, degli strumenti con il proprio marchio.
La Giannini era un'azienda fondata nel 1900 a Salto, San Paolo, da un liutaio italiano, Tranquillo Giannini, che decise di iniziare a costruire strumenti acustici in Brasile, un paese che amava molto. L'azienda, ancora oggi in attività, è passata poi di padre in figlio.
L'accordo tra l'azienda di Corona e quella sudamericana fu stipulato già nel 1990; Carlos Assale, fondatore delle chitarre Dolphin, assunto nel 1991 da Giorgio Giannini come responsabile del progetto Giannini/Fender, andò più volte con Roberto Giannini nelle fabbriche di Corona ed Ensenada per studiare in modo approfondito le tecniche costruttive della Fender. Se i manici delle chitarre brasiliane riscossero subito il consenso da parte di Smith e Schultz, i body vennero approvati solo dopo molti tentativi. In totale la Giannini produsse sotto licenza Fender, negli anni '90, circa 5000 strumenti tra chitarre e bassi.
Le Stratocaster Giannini, conosciute con il nome di Southern Cross Stratocaster, erano caratterizzate da un corpo in cedro e da un manico in pau marfim. Le finiture erano limitate al Metallic Red, Blue Sunburst (Moonburst) e Black.
Sulla paletta spiccavano un Fender Logo in stile '70 argentato (sotto cui compariva la decal "MADE IN BRAZIL") e il logo Southern Cross con le cinque stelle Cruzeiro do Sul sopra la "n" (anche se sulle primissime il logo era Squier).
I pickup erano di provenienza coreana (fabbrica Cor-Tek), mentre i potenziometri erano gli americani CTS. Tuttavia sembra siano state fabbricate una trentina di Southern Cross con hardware ed elettronica americane, a causa di un ritardo nell'invio dei componenti coreani.
Nel 1995 l'accordo venne rescisso a causa delle condizioni economiche poco favorevoli dovute al rapporto tra il Dollaro e il Real Brasiliano, nonostante qualcuno maligni che in realtà la qualità degli strumenti brasiliani fosse troppo altalenante.
La Giannini era un'azienda fondata nel 1900 a Salto, San Paolo, da un liutaio italiano, Tranquillo Giannini, che decise di iniziare a costruire strumenti acustici in Brasile, un paese che amava molto. L'azienda, ancora oggi in attività, è passata poi di padre in figlio.
L'accordo tra l'azienda di Corona e quella sudamericana fu stipulato già nel 1990; Carlos Assale, fondatore delle chitarre Dolphin, assunto nel 1991 da Giorgio Giannini come responsabile del progetto Giannini/Fender, andò più volte con Roberto Giannini nelle fabbriche di Corona ed Ensenada per studiare in modo approfondito le tecniche costruttive della Fender. Se i manici delle chitarre brasiliane riscossero subito il consenso da parte di Smith e Schultz, i body vennero approvati solo dopo molti tentativi. In totale la Giannini produsse sotto licenza Fender, negli anni '90, circa 5000 strumenti tra chitarre e bassi.
Le Stratocaster Giannini, conosciute con il nome di Southern Cross Stratocaster, erano caratterizzate da un corpo in cedro e da un manico in pau marfim. Le finiture erano limitate al Metallic Red, Blue Sunburst (Moonburst) e Black.
Sulla paletta spiccavano un Fender Logo in stile '70 argentato (sotto cui compariva la decal "MADE IN BRAZIL") e il logo Southern Cross con le cinque stelle Cruzeiro do Sul sopra la "n" (anche se sulle primissime il logo era Squier).
I pickup erano di provenienza coreana (fabbrica Cor-Tek), mentre i potenziometri erano gli americani CTS. Tuttavia sembra siano state fabbricate una trentina di Southern Cross con hardware ed elettronica americane, a causa di un ritardo nell'invio dei componenti coreani.
Nel 1995 l'accordo venne rescisso a causa delle condizioni economiche poco favorevoli dovute al rapporto tra il Dollaro e il Real Brasiliano, nonostante qualcuno maligni che in realtà la qualità degli strumenti brasiliani fosse troppo altalenante.
Antonio Calvosa