Tra tutti i chitarristi che hanno fatto della Stratocaster lo strumento imprescindibile della propria musica, di sicuro Jimi Hendrix è stato quello che più ha influenzato la storia del rock e il destino della Fender. In un periodo in cui questa chitarra non viveva il massimo splendore, il musicista di Seattle ha saputo riavvicinare i chitarristi di tutto il mondo alla Stratocaster.
Non è un caso, quindi, che la Fender abbia voluto rendere omaggio a Jimi Hendrix con una serie di chitarre a lui dedicate.
A parte l'Hendrix Stratocaster del 1980, che era stata sviluppata nel reparto Ricerca & Sviluppo della Fender anni prima che si parlasse di "serie" e della nascita del Custom Shop, le altre chitarre dedicate a Jimi Hendrix erano Stratocaster tributo del Custom Shop o appartenevano alla Special Series o alle Collectables. Le uniche che, stranamente, vennero annoverate tra le Artist furono la Jimi Hendrix "Tribute" Stratocaster del 1997, la Jimi Hendrix Stratocaster made in Mexico del 2015 e la Monterey Stratocaster made in Mexico del 2017.
Non è un caso, quindi, che la Fender abbia voluto rendere omaggio a Jimi Hendrix con una serie di chitarre a lui dedicate.
A parte l'Hendrix Stratocaster del 1980, che era stata sviluppata nel reparto Ricerca & Sviluppo della Fender anni prima che si parlasse di "serie" e della nascita del Custom Shop, le altre chitarre dedicate a Jimi Hendrix erano Stratocaster tributo del Custom Shop o appartenevano alla Special Series o alle Collectables. Le uniche che, stranamente, vennero annoverate tra le Artist furono la Jimi Hendrix "Tribute" Stratocaster del 1997, la Jimi Hendrix Stratocaster made in Mexico del 2015 e la Monterey Stratocaster made in Mexico del 2017.
L'Hendrix Stratocaster del 1980
Nel 1980 furono prodotti circa venticinque esemplari dell'Hendrix Stratocaster, che non aveva nulla a che vedere con le altre Fender dedicate al mito afroamericano prodotte più avanti. Disponibile solo nella finitura Olympic White, era fondamentalmente simile alle altre Stratocaster del periodo, ma aveva un contour addizionale nella parte anteriore del body e il palettone capovolto che modificava la lunghezza relativa delle corde, creando una tensione differente che rendeva più semplici i bending sulle corde di B e di E alto, poiché più è corto il lato della corda compreso tra capotasto e chiavetta, minore sarà la forza necessaria per tirarla.
L'Hendrix Stratocaster era stata fortemente da Mudge Miller, che sarebbe diventato Vice Presidente del reparto vendite e marketing, e venne realizzata nel reparto R&D (Ricerca e Sviluppo) della Fender. Quasi tutto il lavoro lo fece John Page, che ricorda che inizialmente Miller volesse una decal aggiuntiva, che non fu mai applicata, sulla paletta, una "M" cerchiata, che doveva stare per "modified" (o per Miller? - sospettano i più maliziosi).
Sembra che ne siano stati fabbricati solo 25 esemplari, probabilmente tutti o quasi tutti prototipi, di cui solo cinque sono stati certificati. Uno era di proprietà di Stevie Ray Vaughan che lo utilizzava a volte nei suoi spettacoli; un altro è di John Mayer ed è stato quello analizzato dal Custom Shop Fender con lo scopo di realizzare le circa cento repliche nel 2005.
L'Hendrix Stratocaster era stata fortemente da Mudge Miller, che sarebbe diventato Vice Presidente del reparto vendite e marketing, e venne realizzata nel reparto R&D (Ricerca e Sviluppo) della Fender. Quasi tutto il lavoro lo fece John Page, che ricorda che inizialmente Miller volesse una decal aggiuntiva, che non fu mai applicata, sulla paletta, una "M" cerchiata, che doveva stare per "modified" (o per Miller? - sospettano i più maliziosi).
Sembra che ne siano stati fabbricati solo 25 esemplari, probabilmente tutti o quasi tutti prototipi, di cui solo cinque sono stati certificati. Uno era di proprietà di Stevie Ray Vaughan che lo utilizzava a volte nei suoi spettacoli; un altro è di John Mayer ed è stato quello analizzato dal Custom Shop Fender con lo scopo di realizzare le circa cento repliche nel 2005.
Stevie Ray Vaughan con la Hendrix Stratocaster del 1980
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1967 Reissue Jimi Hendrix Stratocaster
Realizzata dal Custom Shop nel 1991, a dispetto del nome non era stata disegnata in collaborazione con la famiglia Hendrix, né poteva essere considerata una reissue. Infatti non replicava nessun anno in particolare, ma semplicemente rievocava la magia che si era creata intorno a Jimi Hendrix.
Il corpo dalla finitura Olympic White ricordava, per il suo contour anteriore, l'Hendrix Stratocaster del 1980. Sul palettone capovolto spiccava il Transition Logo e il manico era agganciato al corpo tramite quattro viti. Secondo Scott Grant ne erano stati realizzati quindici esemplari, tutti accompagnati da certificato di autenticità firmato da John Page.
Il corpo dalla finitura Olympic White ricordava, per il suo contour anteriore, l'Hendrix Stratocaster del 1980. Sul palettone capovolto spiccava il Transition Logo e il manico era agganciato al corpo tramite quattro viti. Secondo Scott Grant ne erano stati realizzati quindici esemplari, tutti accompagnati da certificato di autenticità firmato da John Page.
Hendrix Tribute Stratocaster, Monterey Pop, Voodoo
Nel 1997, a trent'anni dal debutto di Jimi Hendrix con Are you Experienced?, la Fender lanciò due chitarre dedicate al musicista che più di tutti contribuì alla diffusione delle Stratocaster: una di produzione di serie, l'altra del Custom Shop.
La prima fu chiamata semplicemente Jimi Hendrix Tribute Stratocaster (ma spesso è nota semplicemente come Jimi Hendrix Stratocaster) e restò in produzione fino al 2000. Era essenzialmente una Stratocaster maple cap con palettone per mancini, capovolta ed adattata per destri (che rappresentavano la stragrande maggioranza dei chitarristi e quindi un migliore investimento per l'azienda di Corona).
La Custom Shop Jimi Hendrix Monterey Pop Stratocaster era invece un tributo alla Stratocaster floreale alla quale il chitarrista diede fuoco nell'estate del 1967 al Monterey Pop Festival. Sono stati realizzati solo duecentodieci esemplari, tutti dipinti a mano da Pamelina Hovnatanian, di cui alcuni Diamond Dealer, quindi disponibili solo presso alcuni rivenditori selezionati e riconoscibili per la paletta su cui spiccava il Custom Shop Logo in rilievo con diamante.
È interessante notare come questa chitarra in realtà non fosse una replica, ma un tributo. Infatti la Stratocaster che Jimi Hendrix bruciò a Monterey era datata 1964, con clay dots e Spaghetti Logo, a differenza della versione del Custom Shop su cui spiccavano un Transition Logo e i pearl dots. Anche la fantasia non coincideva al 100% con quella della chitarra usata dal chitarrista afroamericano: Pamelina infatti sostituì la margherita rosa e gialla sul corno superiore con una rosa rossa e colorò in modo differente i ghirigori al di sotto del battipenna, eliminando il rosso.
Tra le chitarre dedicate a Jimi Hendrix va ricordata anche la Voodoo Stratocaster del 1998, dotata di paletta reverse con logo "dritto", tastiera in palissandro o maple cap, corpo per destri ma il cui pickup al manico aveva la stessa angolazione con cui suonava il chitarrista afroamericano.
La prima fu chiamata semplicemente Jimi Hendrix Tribute Stratocaster (ma spesso è nota semplicemente come Jimi Hendrix Stratocaster) e restò in produzione fino al 2000. Era essenzialmente una Stratocaster maple cap con palettone per mancini, capovolta ed adattata per destri (che rappresentavano la stragrande maggioranza dei chitarristi e quindi un migliore investimento per l'azienda di Corona).
La Custom Shop Jimi Hendrix Monterey Pop Stratocaster era invece un tributo alla Stratocaster floreale alla quale il chitarrista diede fuoco nell'estate del 1967 al Monterey Pop Festival. Sono stati realizzati solo duecentodieci esemplari, tutti dipinti a mano da Pamelina Hovnatanian, di cui alcuni Diamond Dealer, quindi disponibili solo presso alcuni rivenditori selezionati e riconoscibili per la paletta su cui spiccava il Custom Shop Logo in rilievo con diamante.
È interessante notare come questa chitarra in realtà non fosse una replica, ma un tributo. Infatti la Stratocaster che Jimi Hendrix bruciò a Monterey era datata 1964, con clay dots e Spaghetti Logo, a differenza della versione del Custom Shop su cui spiccavano un Transition Logo e i pearl dots. Anche la fantasia non coincideva al 100% con quella della chitarra usata dal chitarrista afroamericano: Pamelina infatti sostituì la margherita rosa e gialla sul corno superiore con una rosa rossa e colorò in modo differente i ghirigori al di sotto del battipenna, eliminando il rosso.
Tra le chitarre dedicate a Jimi Hendrix va ricordata anche la Voodoo Stratocaster del 1998, dotata di paletta reverse con logo "dritto", tastiera in palissandro o maple cap, corpo per destri ma il cui pickup al manico aveva la stessa angolazione con cui suonava il chitarrista afroamericano.
La '68 Reverse Strat Special
Tra il 2001 e il 2002 il fu il turno della '68 Reverse Strat Special, che prese il posto della Voodoo Stratocaster nelle chitarre tributo per Jimi Hendrix.
A causa del neck plate della Voodoo, raffigurante il chitarrista afroamericano, ci fu una disputa legale tra la famiglia Hendrix e la Fender, che smise di produrre la chitarra in questione e conservò i pezzi già fabbricati. Qualche anno dopo la Fender rimise in commercio questi stock avanzati evitando di utilizzare nel nome qualsiasi cosa la collegasse a Jimi Hendrix e sostituendo il neck plate Hendrix engraved della Voodoo con uno "Fender CORONA CALIFORNIA": era nata la '68 Reverse Strat Special. A differenza della Voodoo, nella quale la tastiera in palissandro era opzionale nel '98 e nel '99, nella nuova chitarra la tastiera era solo in acero. I seriali iniziavano per "TN7", in cui "N7" stava per "1997", proprio come quelli della Jimi Hendrix Tribute Stratocaster e della Voodoo Stratocaster, anche se la Reverse Strat Special è stata in produzione tra il 2001 e il 2002, e la "T" probabilmente per "tribute", nonostante non fosse una chitarra "tribute" in senso stretto.
A causa del neck plate della Voodoo, raffigurante il chitarrista afroamericano, ci fu una disputa legale tra la famiglia Hendrix e la Fender, che smise di produrre la chitarra in questione e conservò i pezzi già fabbricati. Qualche anno dopo la Fender rimise in commercio questi stock avanzati evitando di utilizzare nel nome qualsiasi cosa la collegasse a Jimi Hendrix e sostituendo il neck plate Hendrix engraved della Voodoo con uno "Fender CORONA CALIFORNIA": era nata la '68 Reverse Strat Special. A differenza della Voodoo, nella quale la tastiera in palissandro era opzionale nel '98 e nel '99, nella nuova chitarra la tastiera era solo in acero. I seriali iniziavano per "TN7", in cui "N7" stava per "1997", proprio come quelli della Jimi Hendrix Tribute Stratocaster e della Voodoo Stratocaster, anche se la Reverse Strat Special è stata in produzione tra il 2001 e il 2002, e la "T" probabilmente per "tribute", nonostante non fosse una chitarra "tribute" in senso stretto.
La '68 Reverse Strat Special: in pratica non cambiò nulla rispettto alla precedente Voodoo Stratocaster, se non il neck plate privo dell'effige di Hendrix e la tastiera ora solo il acero.
La Jimi Hendrix Woodstock Stratocaster
Per celebrare quello che sarebbe stato il sessantesimo compleanno di Jimi Hendrix, Mike Eldred iniziò a lavorare, nel 2002, a quattro cloni della Stratocaster usata dal chitarrista afroamericano a Woodstock: le Jimi Hendrix Woodstock Stratocaster, presentate nel 2003.
Questo fu un passo di grande importanza per la Fender, poiché era la prima volta che spendeva, in un progetto, tutte le risorse necessarie per arrivare all'estrema meticolosità con cui venivano riprodotte le repliche.
Per realizzare la Woodstock Stratocaster, George Blanda e Mike Eldred si recarono all'Experience Music Project di Seattle (EMP), dove la chitarra originale era in mostra permanente, per analizzarla e studiarla, come ricordò Mike: «We measured the output of the pickups, the neck shape, everything. In my 24 years in this business, I have never experienced any guitar with that much vibe. It was really intense when they were taking it out of the display! Everyone was just watching, waiting, not saying a word, and they were filming the whole thing. And when they were putting it back, I felt this overwhelming sadness because no one would ever do that again». E, a proposito di quanto potevano essere fedeli le sue copie all'originale, aggiunse: «These five guitars - the original plus the four clones - are indistinguishable from each other, and I do not say lightly. The colors were correctly aged, and the output of the pickups and the neck dimensions were matched. This is why all that deep research was necessary. Like the separate components on each guitar, a particular part would not only look exactly the same, it would weigh the same»!
Le quattro repliche furono così distribuite: una a Jamie Hendrix, la sorella di Jimi, come rappresentante della famiglia del chitarrista di Seattle, una a Paul Allen dell'EMP, una al Fender Museum e l'ultima venduta all'asta al Cooper Owen Auction per 11.000 dollari (dati in beneficienza).
Questo fu un passo di grande importanza per la Fender, poiché era la prima volta che spendeva, in un progetto, tutte le risorse necessarie per arrivare all'estrema meticolosità con cui venivano riprodotte le repliche.
Per realizzare la Woodstock Stratocaster, George Blanda e Mike Eldred si recarono all'Experience Music Project di Seattle (EMP), dove la chitarra originale era in mostra permanente, per analizzarla e studiarla, come ricordò Mike: «We measured the output of the pickups, the neck shape, everything. In my 24 years in this business, I have never experienced any guitar with that much vibe. It was really intense when they were taking it out of the display! Everyone was just watching, waiting, not saying a word, and they were filming the whole thing. And when they were putting it back, I felt this overwhelming sadness because no one would ever do that again». E, a proposito di quanto potevano essere fedeli le sue copie all'originale, aggiunse: «These five guitars - the original plus the four clones - are indistinguishable from each other, and I do not say lightly. The colors were correctly aged, and the output of the pickups and the neck dimensions were matched. This is why all that deep research was necessary. Like the separate components on each guitar, a particular part would not only look exactly the same, it would weigh the same»!
Le quattro repliche furono così distribuite: una a Jamie Hendrix, la sorella di Jimi, come rappresentante della famiglia del chitarrista di Seattle, una a Paul Allen dell'EMP, una al Fender Museum e l'ultima venduta all'asta al Cooper Owen Auction per 11.000 dollari (dati in beneficienza).
La Reverse Proto Strat3>
La Reverse Proto Strat era una stratocaster realizzata nel 2005 dal Master Builder Dennis Galuszka e ispirata alla Hendrix Stratocasterdel 1980. Ne furono fabbricati un centinaio di esemplari in circa due anni, dopo aver analizzato uno dei prototipi originali in possesso di John Mayer.
Il body delle Reverse Proto Strat era costituito da due pezzi di ontano, dalla finitura Closet Classic Vintage White, il manico era in acero one-piece, le meccaniche "F" tuners e il ponte e le sellette erano pressofuse in stile CBS. I pickup erano gray bobbin e il neck plate, munito di guaina nera, aveva incisa una "F". Ovviamente il palettone era "reverse" e le decal "right-side" (ma era privo della decal "PROTOTYPE" che compariva sul retro della paletta del modello del 1980) ed era presente, come nell'originale, un contour aggiuntivo sulla facciata anteriore del body.
Il body delle Reverse Proto Strat era costituito da due pezzi di ontano, dalla finitura Closet Classic Vintage White, il manico era in acero one-piece, le meccaniche "F" tuners e il ponte e le sellette erano pressofuse in stile CBS. I pickup erano gray bobbin e il neck plate, munito di guaina nera, aveva incisa una "F". Ovviamente il palettone era "reverse" e le decal "right-side" (ma era privo della decal "PROTOTYPE" che compariva sul retro della paletta del modello del 1980) ed era presente, come nell'originale, un contour aggiuntivo sulla facciata anteriore del body.
La Jimi Hendrix Stratocaster Made in Mexico
Verso la metà del 2015 la Fender continuò a celebrare il suo idolo con una nuova chitarra, questa volta messicana: la Jimi Hendrix Stratocaster.
Replicando l'inclinazione di Hendrix a suonare le chitarre destre capovolte, aveva il palettone rovesciato e tre pickup Pure Vintage ’65 montati al contrario; quello al ponte aveva anche un'inclinazione invertita, cosa che generava «warm sound with enhanced upper harmonics and definition on the bass strings while adding girth to the treble strings».
Infine, la chitarra si distingueva per la firma di Jimi Hendrix sul retro della paletta e per la sua effige incisa sul neck plate insieme alla scritta “AUTHENTIC HENDRIX”.
Replicando l'inclinazione di Hendrix a suonare le chitarre destre capovolte, aveva il palettone rovesciato e tre pickup Pure Vintage ’65 montati al contrario; quello al ponte aveva anche un'inclinazione invertita, cosa che generava «warm sound with enhanced upper harmonics and definition on the bass strings while adding girth to the treble strings».
Infine, la chitarra si distingueva per la firma di Jimi Hendrix sul retro della paletta e per la sua effige incisa sul neck plate insieme alla scritta “AUTHENTIC HENDRIX”.
Monterey Stratocaster
«It’s an honor to celebrate such an iconic musical moment and Jimi Hendrix’s legacy on the eve of the 50th anniversary of the Monterey Pop Festival», dichiarò Justin Norvell, vice presidente della Fender, in occasione della presentazione della messicana Monterey Stratocaster nel 2017. «The Stratocaster was at the heart of countless, iconic Hendrix performances, but Monterey marked his arrival in the United States as a musical force – and Fender is proud to have been a part of that moment. The fiery culmination of Hendrix’s set went down as one of the most iconic images of the 20th century. Although little of the guitar remained afterward, a detailed examination of photos and video from the performance helped us develop our version of the original guitar, down to the detailed nail-polish artistry».
Lo strumento, in accordo con le nuove normative del CITES 2017 che limitavano l'uso del palissandro, aveva la tastiera in Pau Ferro. A differenza della precedente Custom Shop, questa mostrava sulla paletta lo Spaghetti Logo; tuttavia anche la nuova Monterey non aveva i disegni perfettamente uguali alla Stratocaster che Jimi Hendrix bruciò al festival del 1967, né i corretti segnatasti.
I tre single coil vintage style avevano i poli sfalsati per un perfetto bilanciamento del volume da corda a corda. Come l'Hendrix Stratocaster made in Mexico, anche la Monterey Stratocaster aveva la firma di Jimi Hendrix sul retro della paletta e la sua effige incisa sul neck plate insieme alla scritta “AUTHENTIC HENDRIX”.
Lo strumento, in accordo con le nuove normative del CITES 2017 che limitavano l'uso del palissandro, aveva la tastiera in Pau Ferro. A differenza della precedente Custom Shop, questa mostrava sulla paletta lo Spaghetti Logo; tuttavia anche la nuova Monterey non aveva i disegni perfettamente uguali alla Stratocaster che Jimi Hendrix bruciò al festival del 1967, né i corretti segnatasti.
I tre single coil vintage style avevano i poli sfalsati per un perfetto bilanciamento del volume da corda a corda. Come l'Hendrix Stratocaster made in Mexico, anche la Monterey Stratocaster aveva la firma di Jimi Hendrix sul retro della paletta e la sua effige incisa sul neck plate insieme alla scritta “AUTHENTIC HENDRIX”.
Jimi Hendrix Voodoo Child Signature Sratocaster
Nel 2018, per festeggiare il trentesimo anniversario del Custom Shop, la Fender presentò la Jimi Hendrix Voodoo Child Signature Stratocaster, nuovo gioiello della "fabbrica dei sogni". Lo strumento eraa disponibile nelle finiture Black e Olympic White e nei due diversi livelli di invecchiamenti NOS e Journeyman Relic. Caratteristiche distintive erano l'immancabile palettone reverse con Transition Logo dritto e i Single-Coil Custom Shop Hand-Wound '69, i cui poli magnetici erano rovesciati e il cui pickup al ponte aveva l'angolazione "reverse", in modo da avvicinare il suo suono il più possibile a quello del chitarrista nero.
La Jimi Hedrix "Izabella" Stratocaster
Il 18 agosto del 2019, per festeggiare il cinquantesimo anniversario dell'esibizione di Jimi Hendrix a Woodstock, il Custom Shop della Fender ha presentato la Limited Edition Jimi Hendrix Stratocaster, detta anche "Izabella" Stratocaster.
La chitarra è ispirata alla celebre Stratocaster Olympic White del 1968, chiamata da Hendrix "Izabella" e imbracciata dal chitarrista nel corso dell'evento musicale del 1969, con cui eseguì l'indimenticabile versione dell'inno americano. «Jimi Hendrix playing Star-Spangled Banner at Woodstock was a cultural moment heard around the world», ha detto Mike Lewis della Fender. «We’re especially excited about this release because not only is the Izabella one of the most iconic instruments of our time, it represents a moment in history that will forever be woven in our cultural make-up. The Fender Custom Shop has done tributes to many extremely meaningful artist guitars through the years, but there was an extra sense of awe and privilege in the air in recreating the Izabella».
La chitarra originale (seriale "240981") venne acquistata nel 1968 a New York presso il Manny’s Music, e fu poi modificata per venire incontro alle esigenze di un chitarrista mancino, come lo spostamento delle viti dello strap lock sulla spalla inferiore.
La replica, limitata a duecentocinquanta esemplari, è stata messa in vendita alla cifra di 6.900 dollari. Sulla chitarra, che presenta una finitura Olympic White invecchiata, maple cap, palettone e tre single coil Custom Wound '69, spicca un foro sulla spalla inferiore (che ricordava lo spostamento dello strap lock nell'originale).
La chitarra è ispirata alla celebre Stratocaster Olympic White del 1968, chiamata da Hendrix "Izabella" e imbracciata dal chitarrista nel corso dell'evento musicale del 1969, con cui eseguì l'indimenticabile versione dell'inno americano. «Jimi Hendrix playing Star-Spangled Banner at Woodstock was a cultural moment heard around the world», ha detto Mike Lewis della Fender. «We’re especially excited about this release because not only is the Izabella one of the most iconic instruments of our time, it represents a moment in history that will forever be woven in our cultural make-up. The Fender Custom Shop has done tributes to many extremely meaningful artist guitars through the years, but there was an extra sense of awe and privilege in the air in recreating the Izabella».
La chitarra originale (seriale "240981") venne acquistata nel 1968 a New York presso il Manny’s Music, e fu poi modificata per venire incontro alle esigenze di un chitarrista mancino, come lo spostamento delle viti dello strap lock sulla spalla inferiore.
La replica, limitata a duecentocinquanta esemplari, è stata messa in vendita alla cifra di 6.900 dollari. Sulla chitarra, che presenta una finitura Olympic White invecchiata, maple cap, palettone e tre single coil Custom Wound '69, spicca un foro sulla spalla inferiore (che ricordava lo spostamento dello strap lock nell'originale).
Le made in Japan
Dalla fine del 1987 in Giappone iniziò la produzione della '68 Stratocaster; su questa chitarra non era presente nessun riferimento esplicito al chitarrista di Seattle, ma viene detta anche "Hendrix Stratocaster" perché, a differenza della '72 MIJ, era maple cap ed era munita di palettone con Transition Logo, proprio come le chitarre che spesso suonava Jimi Hendrix. Aveva meccaniche Gotoh Kluson style e due tendi corde a farfalla. Anche se i primi modelli avevano il corpo in tiglio, dal 1996 venne preferito il frassino.
Tra 2005 il 2006 un'altra maple cap dedicata a Jimi Hendrix, ma questa volta destinata al solo mercato interno giapponese, venne fabbricata in Giappone: la ST68-JH. Era disponibile come special Kanda order nelle finiture Vintage White e Black. Era una chitarra mancina capovolta, per cui aveva un palettone reverse con Black logo capovolto (e meccaniche Schaller "F" Keys), ma sopratutto il ponte vintage style tremolo per mancini aveva anche la leva per mancini!
Tra 2005 il 2006 un'altra maple cap dedicata a Jimi Hendrix, ma questa volta destinata al solo mercato interno giapponese, venne fabbricata in Giappone: la ST68-JH. Era disponibile come special Kanda order nelle finiture Vintage White e Black. Era una chitarra mancina capovolta, per cui aveva un palettone reverse con Black logo capovolto (e meccaniche Schaller "F" Keys), ma sopratutto il ponte vintage style tremolo per mancini aveva anche la leva per mancini!
Antonio Calvosa