Il combo Marshall 1962 è passato alla storia con il nome di “Bluesbreaker” perché utilizzato da Eric Clapton con John Mayall and the Bluesbreakers nell’album “Beano”.
Secondo la leggenda questo nuovo amplificatore sarebbe stato progettato dietro specifica richiesta di Clapton che voleva un Marshall JTM45 da mettere nel bagagliaio della sua macchina. In realtà, quando Eric comprò la sua prima macchina, una Cadillac Fleetwood del '38, e il suo Bluesbreaker, la produzione dei combo Marshall era stata già avviata da un anno.
Alla fine del 1964 la Marshall stava vivendo un enorme successo, grazie al nuovo amplificatore JTM45, tanto che la produzione venne spostata in una fabbrica più grande, a Silverdale Road, e, tra la fine del 1964 e l'inizio del 1965, vennero presentati dei nuovi modelli: il 1962 e il 1961. Questi combo, rispettivamente un open cabinet 2x12 e un closed cabinet 4x10, furono ideati da Jim Marshall per entrare in competizione con il Vox AC30.
Mentre lo chassis del 4x10 era lo stesso del JTM45 tremolo, il 1962, presentato come bass and lead, montava lo chassis del JTM45 bass, ma era anch'esso munito di tremolo. Entrambi identici, come circuito, al JTM45 dell'epoca, furono i più grandi combo Marshall mai costruiti perché erano stati progettati per ospitare le grosse valvole KT66.
La prima versione di questi combo, detta Serie 1, aveva un grille cloth bianco, un baffle leggermente inclinato, un gold block logo, silver pointer knobs, altoparlanti in alnico Celestion G12 T652 da 15 watt e, sul pannello di controllo, avevano la scritta JTM45 e MK IV.
Pochi mesi più tardi, nell'estate del 1965, oltre a leggere variazioni nelle dimensioni, sulla nuova generazione di 1962 e 1961, detta Serie 2, spiccava un grille cloth pinstripe bianco e nero e il nuovo logo script Marshall in bianco, oltre ad un baffle questa volta completamente dritto e non inclinato.
Secondo la leggenda questo nuovo amplificatore sarebbe stato progettato dietro specifica richiesta di Clapton che voleva un Marshall JTM45 da mettere nel bagagliaio della sua macchina. In realtà, quando Eric comprò la sua prima macchina, una Cadillac Fleetwood del '38, e il suo Bluesbreaker, la produzione dei combo Marshall era stata già avviata da un anno.
Alla fine del 1964 la Marshall stava vivendo un enorme successo, grazie al nuovo amplificatore JTM45, tanto che la produzione venne spostata in una fabbrica più grande, a Silverdale Road, e, tra la fine del 1964 e l'inizio del 1965, vennero presentati dei nuovi modelli: il 1962 e il 1961. Questi combo, rispettivamente un open cabinet 2x12 e un closed cabinet 4x10, furono ideati da Jim Marshall per entrare in competizione con il Vox AC30.
Mentre lo chassis del 4x10 era lo stesso del JTM45 tremolo, il 1962, presentato come bass and lead, montava lo chassis del JTM45 bass, ma era anch'esso munito di tremolo. Entrambi identici, come circuito, al JTM45 dell'epoca, furono i più grandi combo Marshall mai costruiti perché erano stati progettati per ospitare le grosse valvole KT66.
La prima versione di questi combo, detta Serie 1, aveva un grille cloth bianco, un baffle leggermente inclinato, un gold block logo, silver pointer knobs, altoparlanti in alnico Celestion G12 T652 da 15 watt e, sul pannello di controllo, avevano la scritta JTM45 e MK IV.
Pochi mesi più tardi, nell'estate del 1965, oltre a leggere variazioni nelle dimensioni, sulla nuova generazione di 1962 e 1961, detta Serie 2, spiccava un grille cloth pinstripe bianco e nero e il nuovo logo script Marshall in bianco, oltre ad un baffle questa volta completamente dritto e non inclinato.
Fu proprio un 1962 Serie 2 ad essere soprannominato Bluesbreaker.
Dopo la sua attività come chitarrista degli Yardbirds, in cui la sua creatività non aveva molto spazio, Clapton iniziò a suonare con John Mayall e i Bluesbreakers e sostituì la Telecaster rossa e l'AC30 con una Les Paul sunburst e un JTM45. Nell'estate del 1965 Clapton abbandonò temporaneamente la band per suonare in giro per il mondo con un gruppo di amici con il nome di The Glands. Alla fine del 1965 si trovavano in Grecia, ad Atene, dove furono ingaggiati all'Igloo Club, per suonare i classici degli Everly Brothers, dei Rolling Stones e di Chuck Berry, poiché nessuno conosceva Clapton, Mayall e gli Yardbirds. Avrebbero fatto da spalla ai The Juniors, una band locale, per una paga molto bassa. Quando il chitarrista dei The Juniors si ferì in un incidente d'auto il 18 ottobre del 1965, Clapton si offrì per sostituirlo per non perdere l'ingaggio. Con i The Juniors il chitarrista inglese iniziò a suonare i brani degli Yardbirds e la voce che il famoso Eric Clapton stava suonando in Grecia si sparse rapidamente. Grazie a lui il successo dei The Juniors crebbe così tanto che, quando Eric decise di tornare a Londra, alcuni fan lo minacciarono che gli avrebbero tagliato le mani! Purtroppo Clapton e compagni, che non avevano guadagnato abbastanza, per comprare il biglietto di ritorno dovettero vendere o lasciare in Grecia alcuni strumenti e Clapton lasciò il suo JTM45.
Tornato a novembre in Inghilterra, Eric ricominciò a suonare con John Mayall e i Bluesbreakers e, al posto del JTM45, scelse il combo 1962 perché più economico e più comodo da trasportare con il furgone di Mayall. Per i Bluesbreakers iniziò un periodo denso di esibizioni dal vivo, che li avrebbe consacrati come una delle live band più importanti della scena musicale inglese dell'epoca. Risale a questo periodo la celebre scritta ʺClapton Is God”, comparsa per la prima volta su un muro della stazione metropolitana del quartiere londinese di Islington, e in seguito anche in altre zone della capitale britannica.
Dopo la sua attività come chitarrista degli Yardbirds, in cui la sua creatività non aveva molto spazio, Clapton iniziò a suonare con John Mayall e i Bluesbreakers e sostituì la Telecaster rossa e l'AC30 con una Les Paul sunburst e un JTM45. Nell'estate del 1965 Clapton abbandonò temporaneamente la band per suonare in giro per il mondo con un gruppo di amici con il nome di The Glands. Alla fine del 1965 si trovavano in Grecia, ad Atene, dove furono ingaggiati all'Igloo Club, per suonare i classici degli Everly Brothers, dei Rolling Stones e di Chuck Berry, poiché nessuno conosceva Clapton, Mayall e gli Yardbirds. Avrebbero fatto da spalla ai The Juniors, una band locale, per una paga molto bassa. Quando il chitarrista dei The Juniors si ferì in un incidente d'auto il 18 ottobre del 1965, Clapton si offrì per sostituirlo per non perdere l'ingaggio. Con i The Juniors il chitarrista inglese iniziò a suonare i brani degli Yardbirds e la voce che il famoso Eric Clapton stava suonando in Grecia si sparse rapidamente. Grazie a lui il successo dei The Juniors crebbe così tanto che, quando Eric decise di tornare a Londra, alcuni fan lo minacciarono che gli avrebbero tagliato le mani! Purtroppo Clapton e compagni, che non avevano guadagnato abbastanza, per comprare il biglietto di ritorno dovettero vendere o lasciare in Grecia alcuni strumenti e Clapton lasciò il suo JTM45.
Tornato a novembre in Inghilterra, Eric ricominciò a suonare con John Mayall e i Bluesbreakers e, al posto del JTM45, scelse il combo 1962 perché più economico e più comodo da trasportare con il furgone di Mayall. Per i Bluesbreakers iniziò un periodo denso di esibizioni dal vivo, che li avrebbe consacrati come una delle live band più importanti della scena musicale inglese dell'epoca. Risale a questo periodo la celebre scritta ʺClapton Is God”, comparsa per la prima volta su un muro della stazione metropolitana del quartiere londinese di Islington, e in seguito anche in altre zone della capitale britannica.
Nel 1966, dopo la nascita dei 100 watt Marshall, il Bluesbreaker andò incontro a modifiche estetiche e funzionali.
Con il passaggio alle valvole EL34 e alla rettificazione allo stato solido al posto delle GZ34, la scritta sul pannello di controllo "JTM45" fu sostituita da quella "JMP" (mentre rimase quella MK IV) e i classici pomelli Marshall presero il posto dei precedenti Silverface. Il grille cloth passò da pinstripe a salt and pepper e spesso privo della piccola striscia vinilica che era presente nella parte superiore del baffle. Ma soprattutto i nuovi speaker ceramici Celestion G12M da 20 watt, i Greenbacks, sostituirono quelli dal magnete in alnico.
Tuttavia a causa degli stack Marshall, che oscurarono letteralmente tutti gli altri amplificatori, la fama del Bluesbreaker scemò lentamente, fino a quando questo combo andò fuori produzione nel 1972.
Con il passaggio alle valvole EL34 e alla rettificazione allo stato solido al posto delle GZ34, la scritta sul pannello di controllo "JTM45" fu sostituita da quella "JMP" (mentre rimase quella MK IV) e i classici pomelli Marshall presero il posto dei precedenti Silverface. Il grille cloth passò da pinstripe a salt and pepper e spesso privo della piccola striscia vinilica che era presente nella parte superiore del baffle. Ma soprattutto i nuovi speaker ceramici Celestion G12M da 20 watt, i Greenbacks, sostituirono quelli dal magnete in alnico.
Tuttavia a causa degli stack Marshall, che oscurarono letteralmente tutti gli altri amplificatori, la fama del Bluesbreaker scemò lentamente, fino a quando questo combo andò fuori produzione nel 1972.
Antonio Calvosa