Da quanto detto fino ad ora appare quindi evidente che il “plexi” non è un tipo di amplificatore, anche se spesso è un termine affibbiato a tutti i Marshall a quattro ingressi, ma indica solo il materiale che costituiva il pannello frontale di quasi tutti gli amplificatori Marshall costruiti all’incirca tra il ’65 e il ’69. In altri periodi si è usato per lo più l’alluminio o l’acciaio e sarebbe consono quindi chiamare questi pannelli “metal panel”. Inoltre, considerando le continue variazioni di circuiti e di componenti degli amplificatori dei primi anni Marshall, il termine Plexi non indica davvero nulla. Semmai sarebbe più utile indicare la serie dell'amplificatore (JTM, JMP, JCM...) o l’anno di produzione o il modello (1959, 1987,1962...) o il “soprannome” (Black Flag, Bluesbreaker, Pig...).
NOTE CONCLUSIVE:
Dudley Craven, dopo la sua collaborazione con Marshall al progetto e alla costruzione del JTM45, fu assunto ufficialmente nel '64 per dirigere la creazione del JMP. Lasciò l'azienda nel '66 per unirsi alla Pan Am e così sviluppare i suoi interessi per la radio. Morì in Canada intorno al 1998.
Mick Borer, dopo essere stato il direttore del negozio J & T Marshall, entrò a far parte della Park. E' morto nel 2010.
Ken Flegg, dopo aver lavorato al JTM45 nella sua camera da letto a Wembley, venne assunto da Jim Marshall e lavorò a Silverdale Road tra il '64 e il '66, per poi trasferirsi a Bletchley dove diede un contributo fondamentale ai Marshall Major e ad altri progetti di amplificazione della chitarra fino al 1974.
Nel 2012, nell'anno del cinquantesimo anniversario della sua azienda, anche Jim Marshall, il "father of the loud", morì all'età di 88 anni.
Oggi abbiamo a disposizione, oltre ai Marshall, ai Vox e ai Fender, moltissimi altri brand, dai suoni davvero spettacolari. Ma non dobbiamo dimenticare l’autentica rivoluzione che Jim Marshall, Dudley Craven e Ken Bran apportarono nel mondo delle chitarre negli anni ’60 e ’70.
NOTE CONCLUSIVE:
Dudley Craven, dopo la sua collaborazione con Marshall al progetto e alla costruzione del JTM45, fu assunto ufficialmente nel '64 per dirigere la creazione del JMP. Lasciò l'azienda nel '66 per unirsi alla Pan Am e così sviluppare i suoi interessi per la radio. Morì in Canada intorno al 1998.
Mick Borer, dopo essere stato il direttore del negozio J & T Marshall, entrò a far parte della Park. E' morto nel 2010.
Ken Flegg, dopo aver lavorato al JTM45 nella sua camera da letto a Wembley, venne assunto da Jim Marshall e lavorò a Silverdale Road tra il '64 e il '66, per poi trasferirsi a Bletchley dove diede un contributo fondamentale ai Marshall Major e ad altri progetti di amplificazione della chitarra fino al 1974.
Nel 2012, nell'anno del cinquantesimo anniversario della sua azienda, anche Jim Marshall, il "father of the loud", morì all'età di 88 anni.
Oggi abbiamo a disposizione, oltre ai Marshall, ai Vox e ai Fender, moltissimi altri brand, dai suoni davvero spettacolari. Ma non dobbiamo dimenticare l’autentica rivoluzione che Jim Marshall, Dudley Craven e Ken Bran apportarono nel mondo delle chitarre negli anni ’60 e ’70.
Antonio Calvosa
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