20 Anni di Custom Shop
Nel 2007, per celebrare i vent'anni del Custom Shop, la Fender presentò la LTD 20th Anniversary Master Built 2007 Stratocaster.
Questa chitarra, fatta da tutti i più importanti Master Builder della Fender, racchiudeva alcune delle caratteristiche più richieste ai liutai della "fabbrica dei sogni Fender" nel corso dei suoi primi vent'anni di attività, tra cui un bellissimo corpo in frassino dalla finitura thin skin closet classic, manico in acero tagliato di quarto con una tastiera slab in palissandro dal radius di 9,5 pollici e dai bordi smussati, palettone con Transition Logo, neck plate commemorativo, e montava, come pickup, il Custom Shop 1969 al manico, il 1969 ad avvolgimento e polarità invertite al centro e un Texas Special al ponte.
Questa chitarra, fatta da tutti i più importanti Master Builder della Fender, racchiudeva alcune delle caratteristiche più richieste ai liutai della "fabbrica dei sogni Fender" nel corso dei suoi primi vent'anni di attività, tra cui un bellissimo corpo in frassino dalla finitura thin skin closet classic, manico in acero tagliato di quarto con una tastiera slab in palissandro dal radius di 9,5 pollici e dai bordi smussati, palettone con Transition Logo, neck plate commemorativo, e montava, come pickup, il Custom Shop 1969 al manico, il 1969 ad avvolgimento e polarità invertite al centro e un Texas Special al ponte.
20 anni di Relic
Nel 1995 la Fender insieme a Vince Cunetto cambiarono la storia delle chitarre elettriche presentando al NAMM le prime due Fender Relic mai costruite: una bellissima Mary Kaye Stratocaster e una Butterscotch Blonde Nocaster.
Nel 2015, venti anni dopo, il Custom Shop ha voluto celebrare quella data con la 20th Anniversary Relic Stratocaster, una replica della Mary Kaye di Cunetto. Ne furono costruiti solo novantacinque esemplari, come tributo a quello storico anno.
Nel 2015, venti anni dopo, il Custom Shop ha voluto celebrare quella data con la 20th Anniversary Relic Stratocaster, una replica della Mary Kaye di Cunetto. Ne furono costruiti solo novantacinque esemplari, come tributo a quello storico anno.
30 Anni di Custom Shop
Nel 2017 la Fender festeggiò il trentesimo anniversario del Custom Shop applicando, sulla parte posteriore della paletta di tutte le chitarre Custom Shop di quell'anno, una decal commemorativa.
Per l'occasione richiamò anche alcuni dei suoi primi master builder e artigiani per progettare otto chitarre Founders Design, una per ognuno di loro. Un bel riconoscimento da parte della Fender ai "padri fondatori" che, partendo da zero, contribuirono a far diventare il Custom Shop la "fabbrica dei sogni".
Furono realizzati solo trenta strumenti per ciascun esemplare, tutti commercializzati nel 2017. Ogni mese è stato presentato un modello: Michael Stevens a marzo, John Page nel mese di aprile, seguiti da George Blanda, Fred Stuart, J.W. Black, Mark Kendrick, Alan Hamel e Gene Baker.
L'azienda Californiana chiese a ciascuno dei master builder di dare libero sfogo alla propria fantasia per progettare le chitarre dei loro sogni, senza limiti: legni esotici, pickup custom avvolti a mano, progetti ibridi, era ammessa ogni cosa. Lavorando instancabilmente nello stabilimento di Corona, questo gruppo di artisti ha vissuto, dormito e respirato solo chitarre e bassi.
«Fender Custom Shop represents the very best in Fender creativity and quality», disse il CEO Fender Andy Mooney.
Per l'occasione richiamò anche alcuni dei suoi primi master builder e artigiani per progettare otto chitarre Founders Design, una per ognuno di loro. Un bel riconoscimento da parte della Fender ai "padri fondatori" che, partendo da zero, contribuirono a far diventare il Custom Shop la "fabbrica dei sogni".
Furono realizzati solo trenta strumenti per ciascun esemplare, tutti commercializzati nel 2017. Ogni mese è stato presentato un modello: Michael Stevens a marzo, John Page nel mese di aprile, seguiti da George Blanda, Fred Stuart, J.W. Black, Mark Kendrick, Alan Hamel e Gene Baker.
L'azienda Californiana chiese a ciascuno dei master builder di dare libero sfogo alla propria fantasia per progettare le chitarre dei loro sogni, senza limiti: legni esotici, pickup custom avvolti a mano, progetti ibridi, era ammessa ogni cosa. Lavorando instancabilmente nello stabilimento di Corona, questo gruppo di artisti ha vissuto, dormito e respirato solo chitarre e bassi.
«Fender Custom Shop represents the very best in Fender creativity and quality», disse il CEO Fender Andy Mooney.
Le Founders Design Stratocaster
J.W. Black Founders Design Stratocaster (luglio 2017)
J.W. Black lavorò per il Custom Shop dal 1989 al 1999 e lasciò la Fender nel 2002. Era sicuro che non avrebbe più avuto nulla a che fare con la Fender, fino a quando non ricevette la chiamata per progettare una chitarra per celebrare i trent'anni del Custom Shop. Per la sua Founders Design il master builder si ispirò a Leo Fender, ma volle aggiungere qualcosa di suo: «It's still about Leo and how he served the musician. It's taking his greatest designs and just adding modern twists, artist input, player input, and coming up with something that honors his original concept, but brings it up to standards for the modern player». La sua Stratocaster ricordaa vagamente quelle degli anni '50, sul cui corpo in frassino spiccava però un figured maple top Tobacco Burst che si accoppiava bene all'hardware dorato. Il manico in acero bird's eye terminava con una paletta munita di meccaniche dal sapore vintage, ma staggered.
J.W. Black lavorò per il Custom Shop dal 1989 al 1999 e lasciò la Fender nel 2002. Era sicuro che non avrebbe più avuto nulla a che fare con la Fender, fino a quando non ricevette la chiamata per progettare una chitarra per celebrare i trent'anni del Custom Shop. Per la sua Founders Design il master builder si ispirò a Leo Fender, ma volle aggiungere qualcosa di suo: «It's still about Leo and how he served the musician. It's taking his greatest designs and just adding modern twists, artist input, player input, and coming up with something that honors his original concept, but brings it up to standards for the modern player». La sua Stratocaster ricordaa vagamente quelle degli anni '50, sul cui corpo in frassino spiccava però un figured maple top Tobacco Burst che si accoppiava bene all'hardware dorato. Il manico in acero bird's eye terminava con una paletta munita di meccaniche dal sapore vintage, ma staggered.
Mark Kendrick Founders Design Stratocaster (agosto 2017)
Kendrick lasciò il Custom Shop nel 2016, dopo aver lavorato come Senior Master Builder e Quality Advisor dal 1991.
Il suo lavoro si basava sulla semplicità: sosteneva sempre di cercare ispirazione intorno a lui e di trovare idee creative nel cielo, nei tramonti e nelle albe.
Lo Sparkle Burst verde scintillante della sua Stratocaster Founders Design, con il back e i lati in noce trasparente, si ispiravano alla cultura Cholo low-rider di Santa Ana degli anni '70. Sul battipenna spiccavano tre pickup Mark Kendrick OEM Strat e una piastra di controllo che ricordava quella fatta da George Fullerton in un'inedita chitarra degli anni '50. Anche in questo caso le meccaniche erano staggered.
Kendrick lasciò il Custom Shop nel 2016, dopo aver lavorato come Senior Master Builder e Quality Advisor dal 1991.
Il suo lavoro si basava sulla semplicità: sosteneva sempre di cercare ispirazione intorno a lui e di trovare idee creative nel cielo, nei tramonti e nelle albe.
Lo Sparkle Burst verde scintillante della sua Stratocaster Founders Design, con il back e i lati in noce trasparente, si ispiravano alla cultura Cholo low-rider di Santa Ana degli anni '70. Sul battipenna spiccavano tre pickup Mark Kendrick OEM Strat e una piastra di controllo che ricordava quella fatta da George Fullerton in un'inedita chitarra degli anni '50. Anche in questo caso le meccaniche erano staggered.
Gene Baker Founders Design “Stelecaster” (ottobre 2017)
Gene Baker ha lavorato nel Custom Shop dal 1993 al 1999, anno in cui ha lasciò Fender per dedicarsi ad un suo progetto, la Baker Guitars USA, azienda che chiuse nel 2003. In seguito ha lavorato per un anno presso la Ernie Ball/Music Man, per aprire, nel 2004, la Fine Tuned Instruments, che diede alla luce il marchio B3 Guitars. Mantenendo il possesso di quest'azienda, Baker ha lavorato, tra il 2009 e il 2015, anche per la Premier Builders Guild. Nel 2016 divenne partner della Roscoe Guitars.
La “Stelecaster” del 30th anniversario di Gene trovava ispirazione nei primi ibridi Stratocaster/Telecaster di Mike Bump, suo ex apprendista e ora uomo fondamentale del reparto Ricerca & Sviluppo della Fender.
La sua Founders Design aveva un corpo in frassino leggero e un manico in acero quartersawn con una paletta "Telecaster-over-Stratocaster". «When you look at the model, just about everything is the Strat and the Tele, 50/50, right up the center line – mirror images of each other when you look at it. It looks very vintage and very familiar and friendly, although it makes you take a second thinking: "Whoa, what is that?"», spiegò il master builder riferendosi alla sua chitarra.
Gene Baker ha lavorato nel Custom Shop dal 1993 al 1999, anno in cui ha lasciò Fender per dedicarsi ad un suo progetto, la Baker Guitars USA, azienda che chiuse nel 2003. In seguito ha lavorato per un anno presso la Ernie Ball/Music Man, per aprire, nel 2004, la Fine Tuned Instruments, che diede alla luce il marchio B3 Guitars. Mantenendo il possesso di quest'azienda, Baker ha lavorato, tra il 2009 e il 2015, anche per la Premier Builders Guild. Nel 2016 divenne partner della Roscoe Guitars.
La “Stelecaster” del 30th anniversario di Gene trovava ispirazione nei primi ibridi Stratocaster/Telecaster di Mike Bump, suo ex apprendista e ora uomo fondamentale del reparto Ricerca & Sviluppo della Fender.
La sua Founders Design aveva un corpo in frassino leggero e un manico in acero quartersawn con una paletta "Telecaster-over-Stratocaster". «When you look at the model, just about everything is the Strat and the Tele, 50/50, right up the center line – mirror images of each other when you look at it. It looks very vintage and very familiar and friendly, although it makes you take a second thinking: "Whoa, what is that?"», spiegò il master builder riferendosi alla sua chitarra.
DALE WILSON'S FOREST GREEN 30TH ANNIVERSARY STRATOCASTER
Anche il master builder Dale Wilson celebrò i trent'anni del Custom Shop realizzando una Stratocaster one-off, un modello unico presentato al NAMM del 2017. La sua Forest Green 30th Anniversary Stratocaster faceva parte della Prestige Collection, che non poteva essere considerata una serie in senso stretto perché costituita da esemplari unici o quasi dei master builder del Custom Shop e rappresentava l'apice della creatività della liuteria artigianale Fender. Il debutto ufficiale della Prestige risaliva al NAMM del 2016 di Anaheim, California, dove furono presentate la Dale Wilson’s Stained Glass Tele e la Yuriy Shishkov Music Repeater Tele.
La Forest Green 30th Anniversary Stratocaster si ispirava alle prime chitarre del Custom Shop che il master builder vedeva quando era ancora un giovane liutaio che sognava di lavorare per la Fender. Il suo corpo in frassino era ricoperto di un top quilted maple dalla finitura Forest Green, mentre il manico fiammato aveva un binding perlato e un intarsio commemorativo al dodicesimo tasto.
La Forest Green 30th Anniversary Stratocaster si ispirava alle prime chitarre del Custom Shop che il master builder vedeva quando era ancora un giovane liutaio che sognava di lavorare per la Fender. Il suo corpo in frassino era ricoperto di un top quilted maple dalla finitura Forest Green, mentre il manico fiammato aveva un binding perlato e un intarsio commemorativo al dodicesimo tasto.
Nota
Va anche ricordato che nel 2018 il Custom Shop festeggiò 30 anni della prima signature con un logo speciale dietro la paletta.
Antonio Calvosa