Verso la fine degli anni '60 la musica rock era diventata un fenomeno di massa ed era evidente quanto la pubblicità indiretta, fatta sponsorizzando i musicisti più conosciuti, potesse dare una notevole spinta alle vendite.
Per questo motivo Don Randall ebbe l'idea di collaborare con la più grande band del momento, i Beatles. In un'intervista rilasciata a Tony Bacon, Don raccontò di aver inviato un membro del suo staff da Brian Epstein, manager della band, senza tuttavia ottenere nulla. Nel 1968 lo stesso Don Randall organizzò un altro incontro cui parteciparono John e Paul, nella sede della Apple, in Saville Row, a Londra, e stabilì un accordo grazie al quale la Fender avrebbe fornito al gruppo la strumentazione per registrare l'album Let it Be. |
La chitarra custom che la Fender costruì per George Harrison era una Telecaster con corpo e manico in palissandro, dal numero di serie 235594, disegnata da Roger Rossmeisl e costruita da Phil Kubicki. La Fender contemporaneamente avrebbe costruito anche una Stratocaster in palissandro da regalare a Jimi Hendrix, che però non fu mai data in tempo al chitarrista americano che morì nel settembre del 1970.
Dopo aver realizzato due prototipi per ciascuno strumento, Roger e Phil selezionarono quelli migliori per i due musicisti, come ricordato da Kubiki nel libro The Beatles Gear di Andy Babuik: «I spent hours sanding the bodies to perfection. Eventually, a clear polyurethane finish was applied and allowed to dry, and we selected the two best bodies and necks for Harrison and Hendrix». I corpi delle due chitarre erano costituiti da due pezzi di palissandro uniti a sandwich tramite un sottile strato centrale in frassino. Secondo quanto dichiarato dal Master Builder Paul Waller, che ha ispezionato lo strumento originale per costruire la riedizione chiamata dalla Fender George Harrison Tribute Rosewood Telecaster, il manico era costruito da due pezzi di palissandro incollati ed aveva una tastiera round-lam in palissandro. Il battipenna era nero a tre strati e sulla paletta spiccava il vecchio Spaghetti Logo.
Lo strumento arrivò a Londra nel dicembre del 1968, in tempo per le registrazioni del film documentario Let It Be diretto da Michael Lindsay-Hogg. Il video mette in scena lo storico concerto tenuto dai Beatles il 30 gennaio 1969 sul tetto della Apple Records a Londra. «I remember when I saw the guitar for the first time in the Let It Be film. I was so thrilled I almost jumped out of my seat», raccontò Phil.
Il giorno dopo il concerto, sotto l'occhio delle telecamere, George Harrison registrò The Long And Winding Road e Let It Be usando la sua Rosewood Telecaster.
Dopo aver realizzato due prototipi per ciascuno strumento, Roger e Phil selezionarono quelli migliori per i due musicisti, come ricordato da Kubiki nel libro The Beatles Gear di Andy Babuik: «I spent hours sanding the bodies to perfection. Eventually, a clear polyurethane finish was applied and allowed to dry, and we selected the two best bodies and necks for Harrison and Hendrix». I corpi delle due chitarre erano costituiti da due pezzi di palissandro uniti a sandwich tramite un sottile strato centrale in frassino. Secondo quanto dichiarato dal Master Builder Paul Waller, che ha ispezionato lo strumento originale per costruire la riedizione chiamata dalla Fender George Harrison Tribute Rosewood Telecaster, il manico era costruito da due pezzi di palissandro incollati ed aveva una tastiera round-lam in palissandro. Il battipenna era nero a tre strati e sulla paletta spiccava il vecchio Spaghetti Logo.
Lo strumento arrivò a Londra nel dicembre del 1968, in tempo per le registrazioni del film documentario Let It Be diretto da Michael Lindsay-Hogg. Il video mette in scena lo storico concerto tenuto dai Beatles il 30 gennaio 1969 sul tetto della Apple Records a Londra. «I remember when I saw the guitar for the first time in the Let It Be film. I was so thrilled I almost jumped out of my seat», raccontò Phil.
Il giorno dopo il concerto, sotto l'occhio delle telecamere, George Harrison registrò The Long And Winding Road e Let It Be usando la sua Rosewood Telecaster.
Nel 1969 Harrison regalò la chitarra a Delaney Bramlett, dopo aver assistito ad un suo concerto al Royal Albert Hall di Londra. Nel 2003, due anni dopo la morte di Harrison, Delaney mise all'asta la chitarra, che nel frattempo aveva subito importanti modifiche (una nuova finitura gloss al posto di quella satinata originale e un allargamento degli scassi del body per ospitare due humbucker) . Lo strumento venne acquistato per 434,750 dollari dall'attore Ed Begley Jr, che faceva da intermediario per Olivia Harrison, vedova di George, e la chitarra venne riportate alle condizioni originali.
All'inizio del 1969 la Fender inserì nel catalogo la Rosewood Telecaster, che, al prezzo di 375 dollari, era la Telecaster più costosa, anche a causa degli elevati costi di produzione. Forse anche per questo motivo non ne furono realizzate molte ed andò fuori produzione nel 1972.
Per alleggerire il peso della chitarra, la Fender scavò delle camere di alleggerimento nel body della chitarra.
A differenza della Rosewood Telecaster di Harrison, che aveva manico e tastiera in palissandro incollati, la chitarra fatta per la vendita era 1-piece rosewood neck.
Negli anni a seguire la Fender propose nuovamente delle riedizioni della chitarra, tra cui delle versioni fatte in Giappone, nella metà degli anni '80 e nel 2007, altre fatte nel Custom Shop, nel 2013 e nel 2016, e, infine, con il modello signature del 2022.
Per alleggerire il peso della chitarra, la Fender scavò delle camere di alleggerimento nel body della chitarra.
A differenza della Rosewood Telecaster di Harrison, che aveva manico e tastiera in palissandro incollati, la chitarra fatta per la vendita era 1-piece rosewood neck.
Negli anni a seguire la Fender propose nuovamente delle riedizioni della chitarra, tra cui delle versioni fatte in Giappone, nella metà degli anni '80 e nel 2007, altre fatte nel Custom Shop, nel 2013 e nel 2016, e, infine, con il modello signature del 2022.