Negli anni '90 il catalogo Fender venne ampliato con l'introduzione di nuovi modelli che potessero soddisfare i desideri di tutti i chitarristi. L'esigenza maggiore, in questo periodo in cui il rock era spinto agli estremi, era quella di avere strumenti basati sulle Stratocaster, ma che riuscissero ad adattarsi meglio alla nuova moda musicale. I single coil non sembravano più sufficienti a questo scopo.
La Lone Star Strat, dal battipenna perlato o tortoise shell, presentata nel 1996, fu, di fatto, la prima della Hot Rodded American Standard Series. Negli anni '90 molto spesso i chitarristi compravano un'American Standard e, in seguito, montavano un humbucker al ponte. La Fender decise allora, per la prima volta, di montare un humbucker, un Seymour Duncan Pearly Gates leggermente modificato, su una Stratocaster dalle linee classiche; al manico e in posizione centrale, invece, le Lone Star Strat avevano i single coil Texas Special.
Dopo il grande successo della Lone Star, la Fender pensò bene di introdurre anche una Stratocaster dal doppio humbucker: la Big Apple Strat, in produzione tra il 1997 e il 2000, che montava al ponte sempre un Pearly Gates leggermente modificato, mentre al manico spiccava un Seymour Duncan '59 anch'esso leggermente modificato. La terza stratocaster hot rodded era la Roadhouse Strat, realizzata tra il 1997 e il 2000, che montava tre single coil Texas Special. |
Nel 2000, quando l'American Standard Series fu sostituita dall'American Series, l'Hot Rodded American Standard Series fu rimpiazzata con l'American Hot Rodded Series e l'American Strat Texas Special, l'American Fat Strat Texas Special e l'American Double Fat Strat presero il posto, rispettivamente, della Roadhouse, della Lone Star e della Big Apple. Questa serie però durò solo pochi anni, fino al 2003, quando venne inglobata nella nuova American Series. Ora le chitarre "Hot Rodded" non avevano più un nome specifico, ma si chiamavano semplicemente American Stratocaster HH e American Stratocaster HSS.
Antonio Calvosa