L'AMERICAN STRATOCASTER
Nell'estate del 2000, dopo tredici anni di onorato servizio, l'American Standard Stratocaster andò in pensione e fu sostituita (temporaneamente) dall'American Stratocaster, spesso definita come la "Mike Lewis' baby"; ma era lo stesso marketing manager della Fender che ci teneva a precisare che in realtà erano in molti, nel suo team, che avevano contribuito alla nascita dell'American Series.
Ma perché rinnovare l'American Standard, chitarra che ebbe un enorme successo? Mike Lewis e Richard McDonald, altro marketing manager, spiegarono che c'erano alcune idee su come modificarla, venute "dal territorio", ascoltando le esigenze e le proposte di molti musicisti, proprio come facevano Leo Fender e Don Randall per migliorare i propri strumenti. |
Quando questi suggerimenti raggiunsero un numero importante, decisero di creare una chitarra del tutto nuova. Dan Smith ricordò anche che la nuova Fender, nata dopo il buyout del 1985, era ormai in grado di costruire chitarre di qualità più elevata rispetto ai primi anni della sua vita, sia per l'esperienza acquisita negli anni, sia per un miglioramento dei macchinari e dei processi costruttivi.
Osservando i volantini pubblicitari, la nuova chitarra non sembrava molto diversa dalla precedente, a parte la paletta su cui era applicato anche il decal "ORIGINAL Contour Body" ed un solo tendi corde, invece dei due dell'American Standard.
Ad uno sguardo più accurato si poteva notare che le meccaniche erano le Fender/Schaller Deluxe Staggered Cast/Sealed Tuning Machines, la cui altezza variava: quelle che andavano dal mi cantino fino alla corda di re erano più basse delle altre due, garantendo così una maggior pressione sul capotasto e un maggior sustain (a scapito, però, di una maggior attrito durante l'uso della leva del vibrato).
Ad uno sguardo più accurato si poteva notare che le meccaniche erano le Fender/Schaller Deluxe Staggered Cast/Sealed Tuning Machines, la cui altezza variava: quelle che andavano dal mi cantino fino alla corda di re erano più basse delle altre due, garantendo così una maggior pressione sul capotasto e un maggior sustain (a scapito, però, di una maggior attrito durante l'uso della leva del vibrato).
Anche il manico era leggermente diverso: il suo profilo modern "C" ricalcava quello della serie American Deluxe, ma la tastiera era definita "rolled edges" (smussata ai lati). «The rolled edges are an ergonomic thing, a noticeable difference and a pleasant feel, especially if you play with your thumb over the neck. It feels like an older neck», disse George Blanda. Sia la levigatura del manico, sia la lavorazione del capotasto, erano ora effettuati anche a mano.
Il corpo in ontano (ma per alcune finiture veniva utilizzato anche il frassino), era privo dello swimming pool tipico dell'American Standard fino al 1998 ed aveva un H/S/H routing; anche il suo contour variò, diventando più "curvy", per usare la definizione di Mike Lewis. Ma soprattutto non vennero più realizzati corpi impiallacciati e venne applicata una finitura più sottile, a base di poliestere (undercoat) e poliuretano (colore e trasparente).
Anche il colore del battipenna cambiò in parchment white, anche se sulle finiture Butterscotch Blonde e Chrome Blue ne venne utilizzato uno nero (rispettivamente monostrato e a tre strati).
Il corpo in ontano (ma per alcune finiture veniva utilizzato anche il frassino), era privo dello swimming pool tipico dell'American Standard fino al 1998 ed aveva un H/S/H routing; anche il suo contour variò, diventando più "curvy", per usare la definizione di Mike Lewis. Ma soprattutto non vennero più realizzati corpi impiallacciati e venne applicata una finitura più sottile, a base di poliestere (undercoat) e poliuretano (colore e trasparente).
Anche il colore del battipenna cambiò in parchment white, anche se sulle finiture Butterscotch Blonde e Chrome Blue ne venne utilizzato uno nero (rispettivamente monostrato e a tre strati).
I pickup, chiamati American Strat pickup, erano essenzialmente gli stessi impiegati sull'American Standard (quello centrale continuava ad essere a polarità ed avvolgimento invertiti), ma dai poli custom-staggered per adattarsi meglio al radius di 9,5 pollici. Però, se nelle Stratocaster pre-CBS quello del sol era il polo più alto in quanto nel passato questa corda era la più piccola di quelle avvolte, nelle stratocaster moderne il sol non era più avvolto e il polo del pickup poteva essere abbassato un po'. È interessante notare come sul catalogo del 2004 fossero indicati, come pickup di serie delle American Stratocaster a tre single coil, i Tex Mex, ma in realtà era solo un grossolano errore di stampa!
Dal punto di vista dell'elettronica l'American Stratocaster si differenziava dalla prima serie dell'American Standard per l'assenza del TBX, sostituito dal Delta Tone System, stranamente non inserito nella versione left handed, costituito da un pickup più "hot" al ponte e dal circuito no load tone control per il pickup centrale e per quello al ponte. Se il TBX aveva un centro nella posizione 5, il No load faceva sì che il secondo potenziometro di tono si comportasse come un normale pot da 250k fino alla posizione 10, punto in cui il sistema veniva attivato ed entrambi i potenziometri di tono venivano eliminati dal circuito.
Anche il chitarrista svedese Yngwie Malmesteen fece montare il circuito No load sulla seconda serie della sua signature, convinto che portasse anche ad un leggero aumento nell'output.
Anche il chitarrista svedese Yngwie Malmesteen fece montare il circuito No load sulla seconda serie della sua signature, convinto che portasse anche ad un leggero aumento nell'output.
Comunque non deve essere trascurato che, come spesso accade nella storia della Fender, era possibile trovare chitarre di transizione tra le due serie. Infatti, non furono poche le Stratocaster che potevano avere sia le caratteristiche dell'American Standard, sia quelle dell'American Series. Ad esempio, già nel 1997 il Delta Tone System sostutì il TBX sull'American Standard.
L'AMERICAN STRATOCASTER HSS E L'AMERICAN STRATOCASTER HH
Verso la metà del 2003, con l'abbandono della serie Hot Rodded American Standard, furono inserite nel catalogo le versioni con humbucker (prive del Delta Tone System) dell'American Series: l'American Stratocaster HH, i cui humbucker erano il Fender Black Cobra al ponte e il Fender Sidewinder al manico, e l'American Stratocaster HSS, munita di un humbucker Fender Diamondback al ponte e due Tex Mex.
Contemporaneamente, su queste chitarre fu introdotto lo switch S-1, un push pull "invisibile" istallato sulla manopola del volume che non andava ad alterare la fisionomia della chitarra. Questo switch poteva assolvere varie funzioni, come splittare gli humbucker in single coil, permettere nuove combinazioni di pickup (addirittura potevano essere attivati tutti contemporaneamente), sia in serie, sia in parallelo.
Antonio Calvosa