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EVOLUZIONE DELLA STRATOCASTER

MECCANICHE DELLA STRATOCASTER

Stratocaster Kluson
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Le Kluson

Un operaio scava i fori per le meccaniche nella paletta di una Fender, anni '50
Un operaio scava i fori per le meccaniche nella paletta di una Fender, anni '50
Tra il 1954 e il 1967 la Fender usò per la Stratocaster le meccaniche della Kluson Manufacturing Co. di Chicago.
A differenza di quelle utilizzate dalla Fender in precedenza sulle Telecaster fino al 1952, avevano un secondo foro da cui usciva l'albero della chiavetta, per cui sono spesso definite closed shell. Erano caratterizzate dalla presenza di una fessura su cui era fatta passare la corda e avevano pomelli in metallo ovali. Erano in nickel, ma, su richiesta, potevano essere placcate in oro.
Le Kluson usate per le Stratocaster erano in realtà ottenute tagliando con una pressa della Race & Olmsted un set per chitarre a 12 corde fatto da due strisce da sei meccaniche ognuno. Ovviamente le estremità di ciascuna striscia non erano tagliate in modo da essere utilizzate come prima e sesta chiavetta.
Esteticamente possono essere catalogate in tre tipi differenti utilizzati in tre periodi diversi: ​
  • Le prime Kluson, usate fino al 1957, non avevano nessuna scritta sul dorso, da cui il soprannome no-line, mentre, sul lato interno, era inciso "2356766 PAT.APPLD". 
Kluson in uso sulle Stratocaster fino al '56, closed shell e prive di incisione
Kluson in uso sulle Stratocaster fino al '56, closed shell e prive di incisione
Kluson in uso fino al 56, con incisione interna 2356766 PAT. APPLD
Kluson in uso sulle Stratocaster fino al '56, con incisione interna 2356766 PAT APPLD
  • Le Kluson impiegate tra la metà del 1956 ed il 1965 erano soprannominate ​single line perché sul dorso spiccava l'incisione "KLUSON DELUXE", mentre, sul lato interno, era incisa la scritta "D-169400 PAT.APPLD", sostituita del corso del 1958 da quella "PATENT NO". 
Kluson del 1961con incisione Kluson Deluxe in singola linea
Kluson Deluxe single line, Courtesy of Eddie Tatton
Kluson del 1961 con incisione interna D-169400 PATENT NO.
Kluson del 1961 con incisione interna D-169400 PATENT NO.
  • Dalla metà del 1964 circa al 1967 "KLUSON DELUXE" non fu più inciso su una singola riga, ma su due righe verticali, mentre internamente restava la scritta "D-169400 PATENT NO", da cui il soprannome double line dato a queste meccaniche. 
Kluson impiegate tra il 64 e il 67 con la scritta Kluson Deluxe su doppia linea
Kluson impiegate tra il '64 e il '67 con la scritta Kluson Deluxe su doppia linea (realvintage.it)
Parte interna delle double line, Courtesy of Real Vintage
Parte interna delle double line, Courtesy of Real Vintage
Le Kluson originali sono spesso distinte dalle alcune reissue perché la "E" finale di "DELUXE" restava sul dorso, mentre sulle riproduzioni scivolava sul lato. Inoltre, anche la posizione del foro per il lubrificante era spesso differente.
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Le Fender Keys

Forrest White ricorda nel suo libro che una delle prime cose volute da Don Randall quando la CBS comprò la Fender fu fabbricare "in casa" delle meccaniche proprie. Secondo quanto dichiarato, fu proprio Forrest che disegnò delle chiavette dalle estremità angolate che potevano essere montate con due sole viti in fila una dopo l'altra. Le meccaniche potevano essere fabbricate grazie a delle dentatrici comprate dalla Fender in Germania e utilizzate dagli operai della Race & Holmsted poiché richiedevano della manodopera specializzata che la Fender non aveva. Forrest dichiarò anche che le sue meccaniche furono poi copiate dalla tedesca Schaller (anche se alcuni ex dipendenti Fender ricordano che queste meccaniche venivano dalla Germania nelle tipiche scatole arancioni della Schaller).
Comunque siano realmente andate le cose, le nuove Fender keys sostituirono gradualmente le Kluson nel corso del 1967. Erano caratterizzate da pomelli cromati in plastica dalla forma ottagonale ed erano riconoscibili per una grande "F" stampata sul dorso.
Queste meccaniche furono leggermente modificate nel tempo: sui primi modelli era possibile vedere la parte finale dell'albero della chiavetta che usciva dal dorso, ma dal 1975 la versione closed shell gradualmente sostituì la precedente. Quest'ultima versione, usata fino al 1983, aveva inciso "MADE IN W. GERMANY" nella parte inferiore (nascosta dalla paletta), anche se, secondo Forrest White, erano fatte a Fullerton.
Le Fender keys del 1974, in cui si vede il foro per l'albero della chiavetta
Le Fender keys del 1974, in cui si vede il foro per l'albero della chiavetta
Fender Keys
Fender Keys "Closed-Cover" in una Stratocaster del 1977, prive del foro per l'albero della chiavetta
Parte interna della seconda versione delle Fender Keys
Parte interna della seconda versione delle Fender Keys

Altri modelli

Nel 1979 fu presentata la 25th Anniversary Stratocaster che inizialmente montava le Sperzel Non-Locking Tuners. Queste erano meccaniche non locking (le locking tuners furono presentate dalla Sperzel solo nel 1983), prive dello split shaft e avevano sul dorso l'incisione "Fender".
Non è chiaro il motivo ma in seguito la Fender iniziò a montare sulla sua 25th Anniversary Stratocaster le stesse Schaller che sarebbero state montate sulla Strat.
La Strat del 1980 montava le Deluxe Schaller Keys, prive di split shaft, sulla cui parte posteriore compariva la scritta "Fender". Nonostante l'hardware di questa chitarra fosse tutto dorato, le meccaniche dei primi modelli della Strat erano cromate a causa di un ritardo nel rifornimento delle chiavette placcate in oro.
Nel 1983 anche la Stratocaster Standard e, nel 1987, l'American Standard montarono le nuove Deluxe Schaller Keys, il cui dorso era leggermente differente da quello delle meccaniche montate sulla Strat.
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Foto
Le Sperzel della 25th Anniversary Stratocaster
Schaller di una Strat ancora non dorate
Schaller di una Strat ancora non dorate
Schaller in un'American Standard del 1988
Schaller in un'American Standard del 1988
La seconda e la terza serie dell'American Standard e l'American Series montavano le Fender/Schaller Deluxe Staggered Cast/Sealed i cui string post del mi cantino, del si, del sol e del re erano più bassi degli altre due, garantendo così una maggiore pressione sul capotasto e un incremento di sustain (a scapito, però, di una maggior attrito durante l'uso della leva del vibrato).
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le Fender/Schaller Deluxe Staggered Cast/Sealed Tuning Machines
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