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EVOLUZIONE DELLA STRATOCASTER

PONTE DELLA STRATOCASTER

Stratocaster Ponte
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il tremolo sincronizzato

L'unità di vibrato montata sulle Stratocaster tra il 1954 e il 1971, il Tremolo Sincronizzato, rappresentò un'autentica rivoluzione nel campo delle chitarre elettriche: prevedeva, infatti, che unità vibrato e ponte si muovessero contemporaneamente avanti e indietro come se fossero un corpo unico (da qui il termine "sincronizzato"), riducendo al minimo l'attrito e mantenendo l'accordatura dello strumento, ma permettendo al tempo stesso ben più di una lieve variazione dell'altezza del suono della chitarra.
Il margine smussato del base-plate era fissato sul corpo della Stratocaster tramite sei resistenti viti poste davanti a ciascuna selletta. Dalla parte opposta, nascosta all'interno del corpo della chitarra, una pesante inertia bar, o blocco del tremolo, era ancorata al base-plate tramite tre corte viti a croce con testa piatta. Il blocco del tremolo era in acciaio fresato, verniciato di colore grigio chiaro, e al suo interno erano conficcate le sei corde. La giusta tensione e il ritorno alla corretta accordatura erano assicurate agganciando la parte finale dell'inertia bar al corpo della Stratocaster grazie a cinque grosse molle (ma anche meno, secondo il gusto del chitarrista), parallele alle corde. Il corretto equilibrio tra la tensione delle corde e quella delle molle lo rendevano un sistema vibrato performante e al tempo stesso una stabile cordiera.
La vicinanza del fulcro del tremolo sincronizzato al punto di contatto tra le corde e le sellette permetteva l’uso di una leva più sottile di quella grossa e piatta usata sul vibrato Bigsby.
Le sei sellette, in uso come il Tremolo Sincronizzato fino al 1971, erano in acciaio nickel plated e sono comunemente chiamate bent steel saddles. Riportavano l'incisione "FENDER" / "PAT.PEND.", i cui caratteri sono leggermente cambiati negli anni. Anche altri ponti avevano sei sellette che consentivano la corretta intonazione venendo spostate avanti e indietro sul ponte, ma quelle della Stratocaster furono le prime sellette ad essere anche regolabili in altezza.
Nel marzo del 1955 la porzione finale delle sellette rivolta verso il basso e perpendicolare al base-plate è diventata leggermente più lunga, la sezione del blocco del tremolo è diventata meno arrotondata e i fori svasati in cui venivano inserite le corde diventarono leggermente più profondi.
Nel 1971 un blocco squadrato, con sezione ottagonale, per un breve periodo prese il posto di quello classico smussato.
Dal 1955 il Tremolo Sincronizzato era venduto insieme ad una sorta di coperchio, detto ash tray perché ricordava un posacenere, che i chitarristi di solito rimuovevano subito dopo l'acquisto dello strumento. Probabilmente è stato aggiunto al ponte in seguito alla richiesta di alcuni chitarristi che lamentavano l'usura dei polsini dei vestiti causata dalle viti del ponte, e non per meri motivi estetici come a volte riportato.
Il ponte di una Stratocaster del 1959
Il ponte di una Stratocaster del 1959
Confronto tra un ponte di una Stratocaster pre CBS e quello di un'imitazione
Confronto tra un ponte di una Stratocaster pre CBS, dai contorni più netti, e quello di una reissue del 2013, dai contorni più morbidi.
Il tremolo block di una Stratocaster del 1961. All'interno di un primo foro più grande, c'era un foro più piccolo che bloccava la corda. Moltissimi anni dopo la Fender, quando tornerà al ponte vintage style, scaverà il secondo foro molto più in profondità elimando molt metallo dal blocco
Il tremolo block di una Stratocaster del 1961. All'interno di un primo foro più grande, c'era un foro più piccolo che bloccava la corda. Moltissimi anni dopo la Fender, quando tornerà al ponte vintage style, scaverà il secondo foro molto più in profondità elimando molto metallo dal blocco
La sezione ottagonale del blocco del tremolo in uso nel 1971. Foto tratta dal libro Our Vintage Soul Volume III di Flavio Camorani and Michela Taioli
La sezione ottagonale del blocco del tremolo in uso nel 1971. Foto tratta dal libro Our Vintage Soul Volume III di Flavio Camorani and Michela Taioli

Il ponte cbs

Nel 1971, sotto la gestione CBS, un nuovo ponte, di qualità inferiore e più economico, costituito da un unico pezzo di una lega metallica pressofusa su stampo, che secondo alcune fonti sembra corrispondere al Mazak, prese il posto del Tremolo Sincronizzato di Leo in cui, invece, il pesante tremolo block era separato dal base-plate.
Anche le nuove sellette erano più economiche, fatte su stampo e prive di una qualsiasi iscrizione sulla superficie esterna. Sulla parte inferiore delle sellette a contatto con il base-plate era presente l’incisione "027037", mentre alla base del blocco era stampato il codice "010347".
L'aletta finale sollevata del base-plate era leggermente più lunga di quella del ponte pre-CBS.
 
Il ponte CBS
Il ponte CBS
Il codice stampato su un ponte CBS
Il codice stampato su un ponte CBS
Il codice sul lato posteriore delle sellette CBS
Il codice sul lato posteriore delle sellette CBS

Il freeflyte Tremolo

Il ponte CBS restò in produzione fino al 1983, quando fu sostituito dal controverso Freeflyte Tremolo tipico della Stratocaster Elite e della seconda versione della Stratocaster Standard, conosciuta come "2-Knob Stratocaster", realizzato su stampo e che per molti soffriva di evidenti problemi nel mantenere l'accordatura.
In questo ponte di terza generazione, privo d'inertia bar e munito di barra del tremolo ad innesto, la tensione delle molle veniva regolata dalla facciata superiore della chitarra che quindi si presentava senza scasso posteriore e senza back plate.
Il Freeflyte della Stratocaster Elite presentava una coda più massiccia del corrispondente ponte della Standard sulla quale era incisa una grossa "F".
Il Freeflyte Tremolo
Il Freeflyte Tremolo
Le molle del Freeflyte Tremolo
Le molle del Freeflyte Tremolo
Il Freeflyte di una Elite
Il Freeflyte di una Elite

Il ponte 2-Pivot

Con l'American Standard del 1987 ci fu il ritorno ad un ponte dall'aspetto molto più classico, anche se non era ancorato alla Stratocaster tramite sei viti, ma solo tramite due grossi "piloni" laterali - da cui il nome 2-Pivot o 2-Point Synchronized Tremolo, che agivano da fulcro.
Blocco e sellette non erano realizzati inserendo del metallo liquido in uno stampo, ma introducendo del metallo in polvere, quello che la Fender chiama powdered metal, in una pressa all'interno della quale erano applicate altissime pressioni. Il base plate era invece costituito a partire da una lastra di acciaio laminato a freddo.
Le sellette, chiamate block saddles, avevano la forma di un parallelepipedo con un solco centrale per accogliere la corda e normalmente avevano la vite d'intonazione spostata lateralmente piuttosto che in posizione centrale. A differenza di quelle vintage style erano piene e offrivano una massa notevole.
L'inertia bar era angolata e realizzata in acciaio a basso contenuto di carbonio. Nei primissimi anni questo ponte era nickel-coated, poi verniciato, infine, dagli anni '90, powder-coated. Secondo il progetto iniziale, nel punto di contatto con il base plate il blocco del tremolo non doveva essere né rivestito, né verniciato; tuttavia, anche se non è chiaro il motivo, il blocco fu da quasi subito completamente “coated”.
Il blocco del tremolo era però ancora molto diverso da quello pre-CBS il cui foro in cui erano ospitate le corde nel blocco del tremolo aveva due diametri: uno più grande, in cui s'incastrava la parte finale della corda, che in quel periodo aveva la forma a missile (bullet), e uno più piccolo destinato alla corda stessa. Col passare degli anni le aziende produttrici di corde iniziarono a sostituire il bullet con una parte terminale tondeggiante. Se il bullet, però, s'incastrava bene nei fori del nuovo tremolo, le nuove corde non erano così stabili, e la Fender iniziò a modificare questi fori, scavando sempre più in profondità nel blocco del tremolo e togliendo quindi sempre più metallo.
I due piloni inizialmente erano avvitati direttamente nel legno del corpo della chitarra, ma quasi subito la Fender adottò una ghiera metallica fissata nel corpo su cui erano inseriti i piloni.

Il ponte dell'American Standard con le due grosse viti laterali
Il ponte dell'American Standard con le due grosse viti laterali
L'inertia Bar angolata del ponte dell'American Standard
L'inertia Bar angolata del ponte dell'American Standard
Sezione di un blocco del tremolo del 1999: il foro che ospita le corde è molto profondo
Sezione di un blocco del tremolo del 1999: il foro che ospita le corde è molto profondo
Nel 2008, con la seconda serie dell'American Standard, il ponte subì importanti cambiamenti: il sistema a due perni restò invariato, ma sellette in acciaio in stile vintage andarono a sostituire le vecchie block saddles. Quelle nuove, «for modern playability», avevano anche una larghezza minore (lo string spacing passò da circa 56 mm a circa 52 mm), mentre la larghezza del manico restò la stessa, quindi le corde esterne "entravano" di più nel manico rispetto a quelle delle versioni precedenti. La Fender dichiarò pure che l'altezza delle sellette fu diminuita «to reduce rough feel», mentre lo «string slot on saddle elongated to reduce string friction or breakage».
Anche l'inertia block, prima powdered steel cast with resin, fu sostituita con una copper infused steel cast, per una «increased mass and improved tone», come dichiarava la Fender. La pressa utilizzata per la sua costruzione restò la stessa, quindi, a fronte di un aumento nella massa e nel suono dato dal nuovo blocco del tremolo, non c'era nessun aumento di costi per l'azienda di Corona.
Nel 2017 l'American Standard è stata sostituita dall'American Professional e anche il ponte 2-Point Synchronized Tremolo, ancora con le sellette in stile vintage bent steel, è stato rivisto con l'utilizzo della leva ad inserimento.

Il ponte della "Strat"

Verso la metà del 1980 venne presentata la Strat, munita di un nuovo ponte in due pezzi in ottone, quando la linea "standard" delle Stratocaster montava ancora il ponte CBS. Per aumentarne il sustain, la parte finale del base-plate era visibilmente massiccia e formava una resonance bar sulla quale era inciso "FENDER U.S.A. PAT. PEND." o, dalla metà del 1982, "FENDER USA".  
Ponte di una Strat del 1980
Ponte di una Strat del 1980
Ponte di una Strat del 1982
Ponte di una Strat del 1982

Il ponte delle Vintage Reissue

Le Vintage reissue del 1982 montavano un ponte che, almeno nell'estetica, ricordava quello pre-CBS, ma sulle cui sellette era stampato semplicemente "FENDER" / "FENDER". Inizialmente l'incisione Fender seguiva la stessa direzione da entrambi i lati, ma dal 1992 furono impiegate nuove sellette in cui l'incisione "FENDER" aveva direzione opposta. Nel 2013, con il rinnovamento della serie, l'incisione sulle sellette cambiò in "FENDER" / "PAT.PEND.".
Piccolo segmento di una lunga fila di sellette. Questa foto mostra come erano piegate e incise le sellette delle reissue. In una gase successiva sarebbero state forate e tagliate e, infine, placcate (John Page)
Piccolo segmento di una lunga fila di sellette. Questa foto mostra come erano piegate e incise le sellette delle reissue. In una gase successiva sarebbero state forate e tagliate e, infine, placcate (John Page)
Sellette di una '62 Vintage Reissue pre 1992, con l'incisione FENDER (Nino Fazio)
Sellette di una '62 Vintage Reissue pre 1992, con l'incisione FENDER con stessa direzione (Nino Fazio)
Sellette di una '62 Vintage Reissue, prima serie, post 1992, in cui l'incisione FENDER era a direzioni inverse (21frets.com)
Sellette di una '62 Vintage Reissue, prima serie, post 1992, in cui l'incisione FENDER era a direzioni inverse (21frets.com)
Sellette di una '65 American Vintage del 2013 (Paolo Bassi)
Sellette di una '65 American Vintage "pure vintage" del 2013 (Paolo Bassi)

String & Mounting Spacing

Chi vuole sostituire il ponte della propria Stratocaster con un altro, deve prestare molta attenzione non solo all’altezza del body, ma anche allo string spacing e al mounting spacing.
Lo string spacing è la distanza tra le corde esterne e può essere facilmente misurato dalle viti di intonazione. È il base plate a determinare lo string spacing, non le sellette.
Il mounting spacing è la distanza tra il punto centrale delle due viti esterne.
Uno string spacing minore fa sì che le corde siano più distanti dal bordo della tastiera, diminuendo la possibilità che scivolino fuori mentre si suona. Al tempo stesso, uno string spacing maggiore aumenta la distanza tra le corde rendendo la chitarra più semplice da suonare.
Entrambi possono variare da modello a modello e generare non poca confusione. Generalizzando possiamo dire che uno string spacing e un mounting spacing di 2 7/32" (circa 56 mm) è tipico delle Stratocaster vintage-style.
Lo string spacing di 2 1/16" (circa 52 mm) è tipico delle Standard messicane o delle Stratocaster moderne con ponte a due perni.
È anche importante, però, considerare che l'American Special e la seconda serie dell'Highway 1 avevano un ponte "misto": 2 7/32” (circa 56 mm) mounting spacing e 2 1/16" (circa 52 mm) string spacing.
​
String Spacing
String Spacing
Mounting Spacing
Mounting Spacing
6 VITI:
2 7/32" mounting e 2 7/32" string spacing
Pre CBS and CBS Stratocaster
Qualsiasi Vintage Reissue Made in the USA
Custom Shop Reissue
50's, 60's, 70's Classic Series (Made in Mexico)
Made in Japan Reissue
Crafted in Japan Reissue
Highway 1 (First Series)
Road Worn
Eric Johnson
Jimmie Vaughan Tex-Mex Strat
Jimi Hendrix
Yngwie Malmsteen
Richie Blackmore
Eric Clapton
SRV
Deluxe w/ Gold Plated Vintage Bridge (Made in Mexico)
 
2 7/32” mounting e 2 1/16" string spacing  
American Special
Highway 1 (Seconda Serie)
 
2 1/16" mounting e 2 1/16" string  spacing
Standard Series (Made in Mexico)
Road Worn Player HSS
Squier Classic Vibe
2 PIVOT:
2 7/32” string spacing
American Standard (Prima Serie)
American Stratocaster
 
2 1/16" string spacing
​
American Standard (dal 2008)
American Elite
American Professional
Classic Player (Made in Mexico)
Le prime Yngwie Malmsteen
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