Il truss rod è una barra di metallo all’interno del manico, la cui curvatura è regolabile da un dado o una vite. Il suo compito è di aiutare il manico a bilanciare la tensione esercitata dalle corde.
Sapere regolare il truss rod e modificare la curvatura (relief) del manico è molto importante per avere una Stratocaster perfettamente performante.
Sapere regolare il truss rod e modificare la curvatura (relief) del manico è molto importante per avere una Stratocaster perfettamente performante.
- Se il manico avrà troppa curvatura probabilmente avremo problemi di fret buzz (cioè le corde frusteranno sui tasti) quando suoneremo al centro della tastiera, l’intonazione in quel settore sarà completamente sballata e la suonabilità dello strumento sarà lontana dall’essere ideale.
- Se non avrà curvatura o non ne avrà a sufficienza le corde frusteranno soprattutto quando suoneremo sui primi tasti.
- Perché la chitarra funzioni a dovere, il manico deve essere quasi dritto, con una leggera curvatura.
Nota bene: il truss rod non deve essere usato per abbassare l’altezza delle corde, sebbene indirettamente la influenzi.
COME REGOLARE IL TRUSS ROD
Per prima cosa è importante accordare perfettamente la chitarra. Prendiamo una riga di 50cm circa e appoggiamola al centro della tastiera, tra la corda di Sol e quella di Re. Misuriamo con uno spessimetro la curvatura attuale, cercando di infilare lo spessore tra riga e ottavo tasto. Il più grande spessore che riusciamo a far scivolare senza forzare è equivalente alla curvatura attuale.
Ma qual è il valore ideale? Non esiste un valore ideale per tutti. Dipende dal modo di suonare: una mano destra più energica e muscolare richiederà un relief più accentuato; un tocco leggero potrà avvalersi di un manico più dritto.
Dovendo generalizzare, un buon relief si trova tra 0.15mm e 0.35mm. La Fender consiglia 0.20mm per una tastiera con radius 9.5” o superiori e 0.30mm per una tastiera con radius 7.25”.
Ora sappiamo la curvatura attuale del nostro manico e dove vogliamo arrivare. Come procedere?
Se abbiamo bisogno di aumentare la curvatura dovremo girare il dado del truss rod in senso antiorario; se dobbiamo ridurre la curvatura, al contrario, in senso orario.
Dovendo generalizzare, un buon relief si trova tra 0.15mm e 0.35mm. La Fender consiglia 0.20mm per una tastiera con radius 9.5” o superiori e 0.30mm per una tastiera con radius 7.25”.
Ora sappiamo la curvatura attuale del nostro manico e dove vogliamo arrivare. Come procedere?
Se abbiamo bisogno di aumentare la curvatura dovremo girare il dado del truss rod in senso antiorario; se dobbiamo ridurre la curvatura, al contrario, in senso orario.
I nostri consigli per questa regolazione sono:
- Munirsi della chiave adatta. Questo è fondamentale: se usassimo una chiave sbagliata (una chiave in millimetri su uno strumento americano, per esempio), rischieremmo di rovinare il dado che diventerà inutilizzabile. Una situazione di questo tipo comporterebbe una riparazione molto costosa da parte di un professionista qualificato.
- Accordare prima di aggiustare il truss rod. La posizione del manico è un preciso bilanciamento tra la tensione delle corde e la contro-tensione del truss rod. Se misuriamo la curvatura con la chitarra scordata (o peggio senza corde), avremo una falsa lettura.
- Fare piccoli aggiustamenti e controllare. Ricordiamo, non stiamo caricando un orologio a pendolo! Il truss rod è un sistema molto sensibile agli aggiustamenti. Sconsigliamo di procedere di più di un quarto di giro per volta. Suggeriamo un sesto di giro per ogni regolazione (sono i dieci minuti dell’orologio, per intenderci).
- Non forzare il truss rod. Se il dado ci sembra arrivato a fine corsa, troppo duro da regolare, è fondamentale non forzare perché potremmo spezzare il truss rod. A questo punto ci fermeremo e chiederemo consiglio ad un esperto.
- Accertarsi che il manico si sia stabilizzato. Dato che la curvatura del manico deriva dal bilanciamento tra la tensione delle corde e la contro-tensione del truss rod, ha sempre bisogno di un breve periodo di assestamento. Il nostro consiglio è di prender nota della regolazione che abbiamo ritenuto ottimale e di ricontrollarla in seconda battuta. Ad esempio, una buona idea potrebbe essere di ricontrollare prima dell’intonazione e, poi, dopo qualche ora dalla fine del setup.
La maggior parte delle Stratocaster hanno il dado di regolazione del truss rod sulla paletta.
I modelli vintage e reissue hanno invece una vite di regolazione al tacco del manico. In questo caso sfortunatamente la regolazione è più invasiva e, per avere accesso alla vite, avremo bisogno di rimuovere le corde e smontare il manico dal corpo. Perciò, per capire l’esito della regolazione, dovremo rimontare tutto e accordare.
I modelli vintage e reissue hanno invece una vite di regolazione al tacco del manico. In questo caso sfortunatamente la regolazione è più invasiva e, per avere accesso alla vite, avremo bisogno di rimuovere le corde e smontare il manico dal corpo. Perciò, per capire l’esito della regolazione, dovremo rimontare tutto e accordare.
TRUSS ROD UNIDIREZIONALE E BIFLEX
Una Fender Stratocaster può esser provvista generalmente di due tipi di truss rod. Uno di tipo classico, che funziona solo a stringere, e uno a due direzioni (Bi-Flex).
Il primo tipo funziona solo nel senso orario, raddrizzando il manico. Se allentato, agisce passivamente, rilasciando quindi tensione e lasciando l’ingrato compito di fare resistenza alle corde al solo manico.
Nei casi più gravi però il manico non riesce da solo in questo compito. Il sistema Bi-Flex è di supporto proprio in questa circostanza, perché funziona “attivamente” in entrambi i sensi.
Da un punto di vista della regolazione entrambi funzionano, però, come descritto sopra.
Il primo tipo funziona solo nel senso orario, raddrizzando il manico. Se allentato, agisce passivamente, rilasciando quindi tensione e lasciando l’ingrato compito di fare resistenza alle corde al solo manico.
Nei casi più gravi però il manico non riesce da solo in questo compito. Il sistema Bi-Flex è di supporto proprio in questa circostanza, perché funziona “attivamente” in entrambi i sensi.
Da un punto di vista della regolazione entrambi funzionano, però, come descritto sopra.