I tipi di ponte che si possono trovare più comunemente su una Stratocaster sono:
- Vintage Synchronized Tremolo
- 2-Point Synchronized Tremolo
Più raramente è possibile trovare un ponte hardtail (cioè fisso) o altri ponti, come i Kahler o i Floyd Rose. Il primo non necessita di alcun setup, mentre gli altri due saranno trattati nel dettaglio in futuro.
Per mettere a punto il ponte allentiamo le corde completamente o, se dobbiamo sostituirle, tagliamole con delle tronchesi e rimuoviamole.
Giriamo la chitarra a faccia in giù, rimuoviamo la piastra di plastica che copre il vano molle e rimuoviamo le molle, facendo molta attenzione perché, se il ponte è a due pivot, non sarà più ancorato alla chitarra e potrà cadere mentre giriamo lo strumento. Perciò è bene aver cura di bloccare il ponte con una mano mentre compiamo questo movimento.
Ora che non è sotto alcuna tensione, né delle corde, né delle molle, il ponte è pronto per il setup.
Per mettere a punto il ponte allentiamo le corde completamente o, se dobbiamo sostituirle, tagliamole con delle tronchesi e rimuoviamole.
Giriamo la chitarra a faccia in giù, rimuoviamo la piastra di plastica che copre il vano molle e rimuoviamo le molle, facendo molta attenzione perché, se il ponte è a due pivot, non sarà più ancorato alla chitarra e potrà cadere mentre giriamo lo strumento. Perciò è bene aver cura di bloccare il ponte con una mano mentre compiamo questo movimento.
Ora che non è sotto alcuna tensione, né delle corde, né delle molle, il ponte è pronto per il setup.
Il procedimento che segue è lo stesso sia per il modello a sei viti, che per quello a due pivot, ma, per comodità, ci riferiremo inizialmente e più in dettaglio al modello a sei viti.
ponte vintage-style a 6 viti
- Con un cacciavite della giusta misura, allentiamo di un paio di millimetri tutte e sei le viti.
- Se disponiamo di un buon lubrificante tecnico (vaselina, olio per componenti meccanici e così via), possiamo applicarne un po’ sul collo della vite ora sporgente.
- Torniamo sulla vite vicina alla selletta del Mi basso e lentamente la riavvitiamo, facendo attenzione perché quando quasi impercettibilmente la coda del ponte tenderà ad alzarsi, fermiamo l'avvitamento e svitiamo nuovamente la vite di un quarto di giro. Ripetiamo l'operazione per il Mi cantino.
- Ripetiamo la stessa operazione per le altre quattro viti che fissano il ponte al body.
A questo punto dobbiamo decidere se il setup definitivo sarà col ponte che poggia sul body della chitarra o, in alternativa, col ponte alzato.
Il primo avrà un setup e una manutenzione più semplice, oltre ad essere più affidabile in termini di tenuta di accordatura nel caso in cui dovessimo rompere una corda. Di contro, il ponte funzionerà solo in una direzione. L’esatto opposto vale per il ponte in posizione sollevata.
Il primo avrà un setup e una manutenzione più semplice, oltre ad essere più affidabile in termini di tenuta di accordatura nel caso in cui dovessimo rompere una corda. Di contro, il ponte funzionerà solo in una direzione. L’esatto opposto vale per il ponte in posizione sollevata.
SETUP DEL PONTE POGGIATO SUL CORPO
In questo caso rimonteremo semplicemente le molle sul retro e il setup sul ponte terminerà qui. Quando in seguito monteremo le corde, ci assicureremo però che il ponte non si stia alzando a causa della tensione delle stesse. Se questo avviene, dovremo stringere le viti sul retro della chitarra per dare più tensione alle molle e riportare il ponte giù. Torneremo a breve su questo punto.
SETUP CON PONTE SOLLVATO
Se vogliamo un assetto con ponte alzato (o flottante - non fluttuante!), dovremo infilare uno spessore tra la coda del ponte e il body della chitarra (un blocchetto di post-it si presta molto bene, ad esempio). La grandezza dello spessore dipende dipenderà da quanto vorremo che il ponte resti sollevato dal body. Giusto per dare un riferimento di massima, se usiamo i post-it, una buona misura di partenza va da quattordici a venti foglietti (che corrispondono all’incirca a 1.4mm-2.0mm).
Nota: lo spessore appena inserito sotto la coda del ponte rimarrà in sede per tutto il tempo del setup, forzando quindi il ponte in quella che sarà la sua posizione finale.
Una volta infilato questo spessore rimonteremo le molle.
Nota: lo spessore appena inserito sotto la coda del ponte rimarrà in sede per tutto il tempo del setup, forzando quindi il ponte in quella che sarà la sua posizione finale.
Una volta infilato questo spessore rimonteremo le molle.
Ponte 2-Pivot
La regolazione per il ponte a due pivot è identica a quella per il sei viti. L'unica differenza è che il ponte va mantenuto in sede a contatto con i pivot (con un dito che spinge il ponte verso i pivot stessi) quando questi si regolano in altezza. Si Stringe il primo pivot e, quando la coda accenna ad alzarsi, ci si ferma e si svita di un quarto di giro. Si ripete la stessa cosa col secondo pivot e si rimontano le molle.
Per completezza: spesso si trova scritto su fonti più o meno autorevoli che i pivot si usano per alzare/abbassare l'action, ma non è una procedura corretta e non andrebbe utilizzata.
Per completezza: spesso si trova scritto su fonti più o meno autorevoli che i pivot si usano per alzare/abbassare l'action, ma non è una procedura corretta e non andrebbe utilizzata.