Le prime Squier cinesi
Le prime Squier cinesi furono prodotte alla fine del 1994 presso la fabbrica Yako e apparvero nel listino prezzi del 1995 con il nome di Squier Bullet SRS Stratocaster. Queste chitarre assomigliavano molto alle precedenti Bullet prodotte in Corea, con cui condividevano hardware e pickup di bassa qualità, e (alcune) persino un corpo in compensato. Avevano una piastra sul manico con la dicitura "MADE IN CHINA" e un numero di serie che iniziava con il prefisso "NC" seguito da di sei numeri.
Poco dopo l’SRS Bullet, venne distribuita una Squier Strat davvero insolita. Questo modello non fu nemmeno inserito in alcun catalogo o listino prezzi, creando ulteriore confusione nella già caotica gamma Squier.
Questa particolare Stratocaster aveva un ponte a 4 viti simile a quelli delle chitarre Peavey o Encore degli anni '90. Sul corpo, nella tasca del manico, c’era un timbro recante la scritta "PV-4", insieme ad un altro indicante la data di produzione a 6 cifre, sia sul corpo (nella tasca del manico), che al tacco del manico. Il corpo somigliava molto a quello della Peavey Predator degli anni '90, con timbri e ponte identici. L'unica differenza era che questa Squier Strat non aveva il meccanismo per il micro-tilt.
La paletta mostrava il logo Squier nero, insieme alle scritte "STRAT," "BY Fender" e "MADE IN CHINA". Tuttavia alcune unità non riportavano nemmeno la scritta "MADE IN CHINA", né sulla paletta, né il qualsiasi altra parte della chitarra, e non avevano nemmeno un numero di serie!
Questa particolare Stratocaster aveva un ponte a 4 viti simile a quelli delle chitarre Peavey o Encore degli anni '90. Sul corpo, nella tasca del manico, c’era un timbro recante la scritta "PV-4", insieme ad un altro indicante la data di produzione a 6 cifre, sia sul corpo (nella tasca del manico), che al tacco del manico. Il corpo somigliava molto a quello della Peavey Predator degli anni '90, con timbri e ponte identici. L'unica differenza era che questa Squier Strat non aveva il meccanismo per il micro-tilt.
La paletta mostrava il logo Squier nero, insieme alle scritte "STRAT," "BY Fender" e "MADE IN CHINA". Tuttavia alcune unità non riportavano nemmeno la scritta "MADE IN CHINA", né sulla paletta, né il qualsiasi altra parte della chitarra, e non avevano nemmeno un numero di serie!
Questa Squier Strat iniziò ad arrivare nei negozi nel 1995, inizialmente solo in piccole quantità, ma sufficienti affinché ogni negozio potesse avere qualche Squier Strat. I negozi che ordinavano la SRS Bullet nel 1995 a volte ricevevano queste stranissime Squier Strat o entrambi i modelli.
Verso la metà del 1995 la Squier Strat venne pubblicizzata per la prima volta nel Regno Unito. Tuttavia, appariva leggermente diversa rispetto al modello “PV-4,” con un ponte standard a 6 viti e 22 tasti, anche se il dado del truss rod era ancora alla base del manico, come nel modello PV-4.
La serie Squier Tradition
Infine, nel 1996, la Squier Strat fu aggiunta al catalogo e apparve nel listino prezzi di luglio 1996 sotto la serie Tradition al prezzo di soli $239,99.
Tuttavia, la Squier Tradition Strat (chiamata anche “Traditional”), si differenziava dal modello PV-4 perché aveva il numero di serie impresso sulla piastra del manico e il dado del truss rod spostato sulla paletta, rendendola distinta sia dal modello PV-4, sia dalla versione mostrata nella pubblicità del Regno Unito del 1995.
La Fender non fu mai precisa sul legno utilizzato per il corpo di queste chitarre, perché dichiarava unicamente solid hardwood tra le specifiche. |
Erano disponibili solo con manico in acero privo di skunk stripe con tastiera in palissandro a ventidue tasti.
Le Squier Strat avevano una paletta piccola con il Black Silkscreen Logo, accesso al truss rod privo di inserto nero, mentre sul lato posteriore della paletta c’era sempre il logo dell’anniversario del 1996.
I pickup erano ceramici, le meccaniche erano covered e il Synchronous Tremolo a sei viti aveva un’inertia bar più piccola e sellette piene sottili.
Il numero di serie, che iniziava per NC o YN (che stava per “Yako Nineties” perché erano costruita nella fabbrica Yako), era inciso sul neck plate insieme alla scritta “MADE IN CHINA”, proprio come nelle Bullet fatte in Cina tra il 1994 e il 1996. Inoltre, quelle con il numero di serie NC avevano la scritta “MADE IN CHINA” anche sulla paletta, sotto il logo Squier.
Le finiture disponibili Black, Torino Red e Arctic White, oltre a quella Brown Sunburst disponibile solo per il mercato europeo.
La qualità di queste Squier era ancora bassa, a causa dei materiali utilizzati, ma il livello costruttivo era migliorato, mentre il prezzo era decisamente irrisorio, persino più basso delle bistrattate Squier coreane, tanto da prevalere in un mercato ferocemente competitivo come quello delle low-budget.
Le Squier Strat avevano una paletta piccola con il Black Silkscreen Logo, accesso al truss rod privo di inserto nero, mentre sul lato posteriore della paletta c’era sempre il logo dell’anniversario del 1996.
I pickup erano ceramici, le meccaniche erano covered e il Synchronous Tremolo a sei viti aveva un’inertia bar più piccola e sellette piene sottili.
Il numero di serie, che iniziava per NC o YN (che stava per “Yako Nineties” perché erano costruita nella fabbrica Yako), era inciso sul neck plate insieme alla scritta “MADE IN CHINA”, proprio come nelle Bullet fatte in Cina tra il 1994 e il 1996. Inoltre, quelle con il numero di serie NC avevano la scritta “MADE IN CHINA” anche sulla paletta, sotto il logo Squier.
Le finiture disponibili Black, Torino Red e Arctic White, oltre a quella Brown Sunburst disponibile solo per il mercato europeo.
La qualità di queste Squier era ancora bassa, a causa dei materiali utilizzati, ma il livello costruttivo era migliorato, mentre il prezzo era decisamente irrisorio, persino più basso delle bistrattate Squier coreane, tanto da prevalere in un mercato ferocemente competitivo come quello delle low-budget.
Le prime Affinity Strat
Già nel 1997 la serie Tradition venne rinominata in Affinity Series, anche se la Squier Affinity Strat era ancora molto simile alla precedente Tradition Strat, tanto che mantenne lo stesso numero di modello.
Le scritte sulla paletta, piccola come quella della Tradition, erano leggermente diverse. In particolare, il logo Fender sulla punta della paletta venne sostituito con la scritta “Affinity SERIES”.
Le prime Affinity Strat avevano il numero di serie che iniziava per NC o YN sul neck plate, ma già nel 1998 un nuovo numero di serie che iniziava per CY (che stava per “China Yako”) scritto sul lato posteriore della paletta prese il posto di quello inciso sul neck plate.
Le scritte sulla paletta, piccola come quella della Tradition, erano leggermente diverse. In particolare, il logo Fender sulla punta della paletta venne sostituito con la scritta “Affinity SERIES”.
Le prime Affinity Strat avevano il numero di serie che iniziava per NC o YN sul neck plate, ma già nel 1998 un nuovo numero di serie che iniziava per CY (che stava per “China Yako”) scritto sul lato posteriore della paletta prese il posto di quello inciso sul neck plate.
Il Pak e le nuove Affinity
Nel 1997, grazie ad un’idea di Joe Carducci, allora Marketing Manager della Squier, le Squier iniziarono ad essere vendute anche in “Pak”, letteralmente scatole, confezioni, che contenevano una chitarra economica, un piccolo amplificatore, un cavo, una tracolla, una borsa da concerto, corde, plettri e un tutorial, tutto quello che serviva a dei genitori che volevano comprare una chitarra elettrica al loro figlio ma che non sapevano nulla dell'argomento. Il tutto a prezzi stracciati. Anche se oggi questo concetto può apparire scontato, allora fu un'idea molto innovativa.
Nel 2004 lo slogan “Stop dreaming, start playing” venne utilizzato con successo in riferimento allo Squier Pak. Le prime Squier Stratocaster incluse nel Pak del 1997 erano le stesse Affinity Strat che potevano essere acquistate anche da sole ed avevano un body spesso come tutte le altre Stratocaster. |
Tuttavia, dal mese di novembre del 1998, la Squier iniziò a fare una differenza tra le Affinity incluse nel Pak e quelle acquistabili separatamente, ma soprattutto il corpo di tutte le Affinity diventò leggermente più piccolo, circa 40mm, la paletta piccola venne sostituita con il palettone, le tastiere passarono da ventidue a ventuno tasti, la larghezza del manico venne ridotta a 1.61”, sellette pressofuse simili a quelle CBS presero il posto di quelle a piene e venne aggiunta la nuova finitura Baltic Blue.
Le Affinity “regular” erano fatte in Cina e avevano un numero di serie che iniziava per CY, avevano la tastiera in palissandro, un battipenna monostrato bianco ad otto fori, erano prive di skunk stripe e l’accesso al truss rod era privo di inserto nero.
Le Affinity del Pak erano costruite nello stabilimento indonesiano della coreana Cor-Tek, avevano la tastiera in acero, il loro numero di serie iniziava per IC, avevano un battipenna monostrato bianco ad undici fori, skunk stripe e un accesso al truss rod con inserto nero.
Entrambe avevano il logo “AFFINITY Series” sulla punta della paletta e la scritta “Crafted in” prese il posto di quella “MADE IN” sul lato posteriore della paletta, insieme al numero di serie.
Le Affinity “regular” erano fatte in Cina e avevano un numero di serie che iniziava per CY, avevano la tastiera in palissandro, un battipenna monostrato bianco ad otto fori, erano prive di skunk stripe e l’accesso al truss rod era privo di inserto nero.
Le Affinity del Pak erano costruite nello stabilimento indonesiano della coreana Cor-Tek, avevano la tastiera in acero, il loro numero di serie iniziava per IC, avevano un battipenna monostrato bianco ad undici fori, skunk stripe e un accesso al truss rod con inserto nero.
Entrambe avevano il logo “AFFINITY Series” sulla punta della paletta e la scritta “Crafted in” prese il posto di quella “MADE IN” sul lato posteriore della paletta, insieme al numero di serie.
Entrambe e vennero presentate al NAMM del 1999 e, contemporaneamente, la serie Affinity venne ampliata con la Squier Mini, dalla scala più corta (22,7”), venti tasti, due soli pomelli (volume e tono) e ponte fisso. La Mini era fabbricata in Indonesia nello stabilimiento PT Samick e, almeno inizialmente, aveva il seriale che iniziava per IS (che stava per “Indonesia Samick”).
APRILE 2000-7/2012
Nell’aprile del 2000 le cose cambiarono nuovamente. C’era sempre la differenza tra le Squier cinesi, vendute fuori dal Pak, e quelle indonesiane, incluse del Pak. Tuttavia furono aggiunte nuove finiture ed edizioni limitate, meccaniche Standard presero il posto delle più economiche ‘covered’, ma soprattutto le nuove Squier avevano un manico più sottile, detto “fast action”, fortemente voluto da Keith Brawley, marketing manager Squier dal 2000, affinché queste chitarre avessero un profilo completamente diverso da tutte le Fender presenti sul mercato.
É interessante notare come il neck plate di tutte le Squier costruite nel 2002 recasse la scritta “20th anniversary Squier BY FENDER Freedom of Expression Since 1982”, portando molti a credere, erroneamente, di trovarsi di fronte ad in modello speciale.
Anche se il corpo delle Affinity era sempre più sottile di quello delle altre Stratocaster, la Squier iniziò a standardizzare i legni usati: le Affinity Strat indonesiane avevano il corpo in agathis, mentre quelle cinesi (quindi escluse dal Pak) avevano il corpo in ontano (per il mercato statunitense) o in agathis. Inoltre dal 2004 era disponibile anche la Squier Strat cinese con la tastiera maple cap.
Versioni speciali delle Affinity cinesi furono fabbricate tra il 2002 e il 2004, rifinite in Butterscotch Blonde, con tastiera in acero e battipenna e plastiche nere (2002), Aztec Gold, con tastiera maple cap (2003) e 2-Tone Sunburst con tastiera maple cap (8/2003-2005).
Versioni speciali delle Affinity cinesi furono fabbricate tra il 2002 e il 2004, rifinite in Butterscotch Blonde, con tastiera in acero e battipenna e plastiche nere (2002), Aztec Gold, con tastiera maple cap (2003) e 2-Tone Sunburst con tastiera maple cap (8/2003-2005).
Le Squier SE
Squier SE-100
Dal 2002 al 2012 la Squier iniziò anche la produzione dei modelli Squier “SE”, non Affinity, acquistabili solo nel pak.
La prima fu la Squier SE-100, presente sul catalogo tra il 2002 e marzo 2007, venduta con l’amplificatore Squier SP-10. Inizialmente era prodotte sia nella fabbrica indonesiana Samick, sia dalla cinese AXL. Quelle indonesiane avevano il corpo più sottile (40mm) e furono in produzione tra il 2002 e il 2003, mentre quelle cinesi avevano il corpo standard e furono prodotte tra il 2002 e il 2007.
La prima fu la Squier SE-100, presente sul catalogo tra il 2002 e marzo 2007, venduta con l’amplificatore Squier SP-10. Inizialmente era prodotte sia nella fabbrica indonesiana Samick, sia dalla cinese AXL. Quelle indonesiane avevano il corpo più sottile (40mm) e furono in produzione tra il 2002 e il 2003, mentre quelle cinesi avevano il corpo standard e furono prodotte tra il 2002 e il 2007.
È interessante notare come la Squier SE-100 fosse molto simile alla Tradition Strat, ma aveva 21 tasti e battipenna ad 11 fori, mentre le Tradition avevano 22 tasti e battipenna a 8 fori.
La paletta delle Squier SE-100 era identica a quella delle Tradition Strat, quindi con logo Squier Black Silkscreen, ma non aveva il logo Fender sulla punta della paletta, era priva del logo dell’anniversario del 1996 ed aveva meccaniche Standard, mentre la Tradition aveva meccaniche ‘covered’. |
Furono anche fabbricate alcune SE-100 destinate al territorio europeo con 22 tasti, skunk stripe e disponibili anche nelle finiture Brown Sunburst e Torino Red, oltre alla più comune Black.
Un errore comune fatto nella datazione delle SE-100 è credere che il loro numero di serie, stampato su un adesivo che veniva attaccato sul lato posteriore della paletta e che iniziava per CAE, fosse sempre riferito all’anno 2000 poiché era sempre seguito da “00”, ma nel 2000 questa chitarra ancora non esisteva. Inoltre le Stratocaster incluse nei pak prima del 2002 erano modelli completamente differenti, come si può facilmente vedere nei cataloghi del periodo!
Tuttavia la maggior parte delle volte il numero di serie delle SE-100 era compreso tra CAE-000 e CAE-005, ed era la terza cifra del seriale ad indicare l’anno di costruzione, per cui CAE-001 indicava fine 2001 o 2002. Inoltre, tra il 2006 e il 2007, furono usati numeri di serie tutti numerici che iniziavano per 006 e 007.
La maggior parte delle Squier SE-100 con il numero di serie che iniziava per CAE-001 erano le prime produzioni che furono riservate al territorio europeo, che avevano 22 tasti e che spesso avevano la mascherina dei pickup con il logo Squier.
Tuttavia la maggior parte delle volte il numero di serie delle SE-100 era compreso tra CAE-000 e CAE-005, ed era la terza cifra del seriale ad indicare l’anno di costruzione, per cui CAE-001 indicava fine 2001 o 2002. Inoltre, tra il 2006 e il 2007, furono usati numeri di serie tutti numerici che iniziavano per 006 e 007.
La maggior parte delle Squier SE-100 con il numero di serie che iniziava per CAE-001 erano le prime produzioni che furono riservate al territorio europeo, che avevano 22 tasti e che spesso avevano la mascherina dei pickup con il logo Squier.
Osservando attentamente la chitarra fotografata sulla confezione del pak, si può notare che stranamente non è né una Stratocaster fatta nella fabbrica indonesiana di Samick, né in quella cinese AXL, poiché ha l’inserto nero all’accesso del truss rod alla paletta e solo un tendi corde, mentre le SE-100 non avevano l’inserto nero ed avevano due tendi corde.
Per cui non è chiaro quale chitarra fosse quella rappresentata: di sicuro non era una SE-100, ma sembrava piuttosto una Stratocaster indonesiana fatta nella fabbrica Cort. La Fender non ha mai menzionato nei cataloghi o nella price list l’origine di questi strumenti e non si sono mai curati di cambiare la grafica del pak.
Per cui non è chiaro quale chitarra fosse quella rappresentata: di sicuro non era una SE-100, ma sembrava piuttosto una Stratocaster indonesiana fatta nella fabbrica Cort. La Fender non ha mai menzionato nei cataloghi o nella price list l’origine di questi strumenti e non si sono mai curati di cambiare la grafica del pak.
Squier SE Special
Nell’aprile del 2007 la Squier Strat SE-100 venne sostituita da un'altra Stratocaster full-body, la Squier SE Special Strat, anche questa venduta con l’amplificatore Squier SP-10.
É una delle Stratocaster più ricercate tra gli amanti delle Squier, poiché aveva un corpo full-width in Agathis e non sottile come quello delle Affinity dello stesso periodo, anche se non deve essere dimenticato che è una chitarra entry-level, con pickup ceramici ed inferiore alle Classic Vibe o alle Standard, ma pur sempre una buona base di partenza per chi ama modificare la propria chitarra.
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I distributori erano consapevoli fin dal 2005 che le SE Special avrebbero presto preso il posto delle SE-100, poiché se ne parlava già al NAMM estivo del 2005 e in quello invernale del 2006. Tuttavia ci fu un ritardo nella vendita di questi strumenti, perché la Fender voleva prima esaurire tutte le scorte delle SE-100 fabbricate fino al 2006, e i distributori poterono iniziare ad acquistare le SE Special solo tra il 2006 e il 2007.
Il numero di serie delle SE Special, che iniziava per CXS o era solo numerico e iniziava per 007 (solo nel 2007), si trovava sul lato posteriore della paletta insieme alla scritta “Crafted in China”.
Anche le Squier SE Special spesso vengono datate in modo errato, poiché molti chitarristi danno per scontato che i primi due numeri dopo il prefisso CXS indichino l’anno di produzione. La maggior parte di queste chitarre aveva un numero di serie compreso tra CXS 01 e CXS 12, ma nel 2001 le SE Special non esistevano ancora!
Invece, probabilmente le prime due cifre indicano il mese (da 01 a 12), mentre la terza e la quarta l’anno di produzione (da 08 a 12). Inoltre possono essere datate facilmente grazie alla data scritta sugli adesivi del controllo qualità presenti sugli amplificatori del Pak, anche se gli amplificatori erano costruiti in altre fabbriche e la AXL non faceva altro che mettere o sticker del controllo qualità e metteva chitarra e amplificatore nella stessa scatola, per cui ci può essere anche uno scarto discreto tra le due date di produzione.
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Questi strumenti, costruiti nella fabbrica cinese di Axl di Shanghai, avevano un logo Squier Black Silkscreen ed erano disponibili nelle finiture Black e Arctic White, con battipenna White Moto, e Sunburst, con battipenna Brown Shell.
Squier Fat Strat
La produzione delle Squier Strat HSS cinesi, escluse dal Pak, iniziò nel 2001, mentre la versione “fat” indonesiana, inclusa nel Pak, venne presentata nell’agosto del 2005.
Erano strumenti molto simili: thin-body (ontano o agathis per le cinesi, agathis per le indonesiane, manico fast slim “C” largo 1.61” al capotasto con tastiera in palissandro a 21 tasti, ponte con blocco sottile e sellette pressofuse CBS-style, e palettone con logo Squier Black Silkscreen e scritta “Affinity SERIES” sulla punta della paletta.
A parte alcuni modelli speciali, il battipenna era in entrambi i casi bianco, ma ad 8 fori nelle cinesi ed 11 fori nelle indonesiane.
Altre differenze estetiche tra la due comprendevano lo skunk stripe e inserto nero alla paletta nelle Squier Strat HSS indonesiane, mentre le cinesi ne erano prive.
Il numero di serie iniziava per CY, in caso delle Crafted in China, mentre iniziava per IC o ICS nelle Crafted in Indonesia.
Erano strumenti molto simili: thin-body (ontano o agathis per le cinesi, agathis per le indonesiane, manico fast slim “C” largo 1.61” al capotasto con tastiera in palissandro a 21 tasti, ponte con blocco sottile e sellette pressofuse CBS-style, e palettone con logo Squier Black Silkscreen e scritta “Affinity SERIES” sulla punta della paletta.
A parte alcuni modelli speciali, il battipenna era in entrambi i casi bianco, ma ad 8 fori nelle cinesi ed 11 fori nelle indonesiane.
Altre differenze estetiche tra la due comprendevano lo skunk stripe e inserto nero alla paletta nelle Squier Strat HSS indonesiane, mentre le cinesi ne erano prive.
Il numero di serie iniziava per CY, in caso delle Crafted in China, mentre iniziava per IC o ICS nelle Crafted in Indonesia.
Gold Logo
Verso la metà del 2012 la serie Affinity venne rinnovata, pur mantenendo un corpo sottile e un manico largo 1.61” al capotasto, e i nuovi modelli erano riconoscibili per un logo Squier dorato.
Per la prima volta nella serie Affinity, il corpo era in poplar, anche se solo nella versione speciale 2-Color Sunburst, mentre per le altre finiture era ontano o agathis.
Per la prima volta nella serie Affinity, il corpo era in poplar, anche se solo nella versione speciale 2-Color Sunburst, mentre per le altre finiture era ontano o agathis.
Le Affinity cinesi, escluse dal Pak, avevano sellette a CBS-style ed erano prive di skunk stripe e inserto nero alla paletta, mentre quelle indonesiane, incluse nel Pak, avevano sellette piene sottili ed avevano sia lo skunk stripe, sia l’inserto nero alla paletta.
Dal punto di vista estetico, le versioni HSS cinesi avevano un battipenna bianco o platinum sparkle, mentre le HSS indonesiane avevano battipenna nero. |
Verso la metà del 2018 ci furono altri cambiamenti: il poplar diventò l’unico legno usato per il corpo, sia per le Affinity cinesi che per quelle indonesiane (anche se iniziò ad essere impiegato sui modelli pak già nella metà del 2017), e l’Indian laurel prese il posto del palissandro a causa delle nuove disposizioni del CITES sull’uso di questo legno.
Intorno al 2020 anche l’estetica della paletta cambiò: l’inserto nero era ora presente anche nei modelli cinesi, e sulle palette comparve un nuovo logo Squier dorato dallo stile più moderno, associato alla scritta “STRATOCASTER”, prima in caratteri neri piccoli, e, dal 2021, ricurva e grande come quella delle Stratocaster CBS.
Dal 2021, anche se le Squier Affinity Stratocaster HSS del pak erano solo indonesiane, le Affinity HH e quelle a tre single coil nella finitura Lake Placid Blue erano sempre indonesiane e potevano essere vendute sia nel Pak, sia separatamente dal Pak, mentre in Cina erano vendute quelle a tre single coil nelle finiture 3-Color Sunburst, Olympic White e Black, oltre alla versione HSS FMT.
Intorno al 2020 anche l’estetica della paletta cambiò: l’inserto nero era ora presente anche nei modelli cinesi, e sulle palette comparve un nuovo logo Squier dorato dallo stile più moderno, associato alla scritta “STRATOCASTER”, prima in caratteri neri piccoli, e, dal 2021, ricurva e grande come quella delle Stratocaster CBS.
Dal 2021, anche se le Squier Affinity Stratocaster HSS del pak erano solo indonesiane, le Affinity HH e quelle a tre single coil nella finitura Lake Placid Blue erano sempre indonesiane e potevano essere vendute sia nel Pak, sia separatamente dal Pak, mentre in Cina erano vendute quelle a tre single coil nelle finiture 3-Color Sunburst, Olympic White e Black, oltre alla versione HSS FMT.
Antonio Calvosa