Le Squier Pro Tone Stratocaster: la rivincita del Made in Korea

Fino all’inizio degli anni ’90 la Squier era servita alla Fender per competere con le copie orientali nel mercato delle entry-level, ma dopo il suo scopo non era più così chiaro e la Squier sembrava vicina al collasso perché i suoi concorrenti la stavano attaccando proponendo chitarre più economiche con specifiche migliori, legni migliori, e nuove finiture e colori allo stesso prezzo delle Squier.
Le Squier coreane si stavano rivelando un fallimento perché con il loro corpo in multistrato erano facilmente attaccabili dagli altri brand e stavano lentamente cedendo fette di mercato a favore dei loro concorrenti. Per questo la Fender decise di migliorare la qualità del marchio Squier inserendo nel catalogo dei modelli premium da affiancare alle più economiche Squier Standard: le Squier Pro Tone. |
John Carducci dichiarò che era stato scelto un nuovo logo per dare una nuova identità al brand, che non doveva essere più visto come una brutta copia delle Fender, ma doveva essere motivo di orgoglio e “stare in piedi da solo”. Per questo l'idea originale era anche rimuovere la scritta “By Fender” dalla paletta, ma si preferì lasciarla accanto al logo Squier, non per aggiungere credibilità al brand, ma per proteggere il marchio dalle contraffazioni.
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L’accattivante corpo in frassino delle Stratocaster Pro Tone era disponibile nelle splendide finiture trasparenti Vintage Blonde, Trans Crimson Red, 3-Tone Sunburst, Trans Sapphire Blue (a volte virate al verde nel tempo) e Trans Green, più quelle Olympic White per il modello SSS e Black per il modello fat, entrambi con paletta in tinta. Inoltre le Stratocaster Crimson Red, Sapphire Blue e Black avevano tutto l'hardware dorato.
Particolarmente apprezzate furono le nuove meccaniche Precision Die-Cast e i single coil dai poli sfalsati in alnico, mentre i pickup delle altre Squier coreane erano cercamici. L'humbucker al ponte del modello HSS aveva il suono più cupo, ma consentiva di avere maggior output e sustain. Il raggio della tastiera a 21 tasti della Pro Tone Stratocaster era di 9,5” - come quello delle American Standard made in USA - mentre la Pro Tone Fat Strat aveva una tastiera a 22 tasti con il più moderno radius 12”. |
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