Stratocaster Pro
La presentazione della Custom Shop Stratocaster Pro nel 2006 segnò una tappa fondamentale nell’evoluzione della chitarra principale della Fender. Queste Stratocaster includevano l’insieme delle modifiche e degli upgrade più richiesti che il Custom Shop aveva sviluppato e perfezionato nei due decenni precedenti.
Anche se i singoli upgrade erano stati già usati su altre chitarre, le loro combinazioni presenti sulla Stratocaster Pro rendevano questo strumento unico ed estremamente pratico, integrando in un unico modello stock tutte quelle modifiche che spesso erano effettuate dai chitarristi dopo l’acquisto di uno strumento. Questo consentiva di avere uno strumento professionale, comodo e con un suono eccezionale senza ricorrere a costose modifiche. Ogni anno la Fender presentava una nuova Stratocaster Pro, caratterizzata di volta in volta da specifiche differenti, rendendo ogni chitarra diversa dalle precedenti in termini di dimensioni della paletta, tipo di capotasto (osso o roller nut), radius della tastiera, numero di tasti, meccaniche, pickup, design del tacco del manico, finiture e circuiti elettronici come il Greasebucket. |
Questo approccio non solo soddisfaceva i gusti e lo stile dei singoli musicisti, ma dava anche l’opportunità di sperimentare diverse caratteristiche e configurazioni.
Il significato del termine “Pro” trovato anche sul retro della paletta di queste chitarre ha sempre suscitato numerosi dibattiti tra gli appassionati e i collezionisti, anche perché la Fender non fornì mai una spiegazione.
Il significato del termine “Pro” trovato anche sul retro della paletta di queste chitarre ha sempre suscitato numerosi dibattiti tra gli appassionati e i collezionisti, anche perché la Fender non fornì mai una spiegazione.
Altre Stratocaster Pro presentate negli anni. Quelle del 2011 e del 2012 2012 erano molto diverse dal modello originale del 2006
Molte persone interpretano “Pro” come “professional”, indicando che queste chitarre erano destinate a musicisti professionisti che richiedevano strumenti di alta qualità che soddisfacessero le loro esigenze lavorative, poiché la Fender ha sempre dichiarato apertamente che questa serie era indirizzata verso i i musicisti professionisti.
Secondo un'altra interpretazione “Pro” sta per prototipo, indicando che queste chitarre potevano servire come prototipi su cui testare nuove specifiche che la Fender avrebbe considerando per nuovi modelli da proporre in futuro — ad esempio, la Strat Pro del 2011 presentava un corpo di pino, successivamente utilizzato per alcune Stratocaster in edizione limitata e per la Serie American Professional II.
In sintesi, il vero significato del termine “Pro” potrebbe rimanere aperto a varie interpretazioni, ed è possibile che Fender abbia intenzionalmente lasciato questa ambiguità, ma, indipendentemente dal suo reale significato, la sua presenza sulla paletta di queste chitarre sembra dare loro uno status di qualità.
Secondo un'altra interpretazione “Pro” sta per prototipo, indicando che queste chitarre potevano servire come prototipi su cui testare nuove specifiche che la Fender avrebbe considerando per nuovi modelli da proporre in futuro — ad esempio, la Strat Pro del 2011 presentava un corpo di pino, successivamente utilizzato per alcune Stratocaster in edizione limitata e per la Serie American Professional II.
In sintesi, il vero significato del termine “Pro” potrebbe rimanere aperto a varie interpretazioni, ed è possibile che Fender abbia intenzionalmente lasciato questa ambiguità, ma, indipendentemente dal suo reale significato, la sua presenza sulla paletta di queste chitarre sembra dare loro uno status di qualità.
È interessante notare come inizialmente furono inserite nella Special Edition Series e che dal 2009 vennero incluse nella Limited Collection. Inoltre, furono realizzati alcuni esemplari con finiture non presenti nel catalogo.
Le Stratocaster Pro restarono in produzione fino alla fine del 2013, anche se negli anni successivi alcuni modelli furono fabbricati su richieste specifiche di alcuni dealer.
Nel 2014 la serie Strat Pro cambiò nome in Proto Series, che a sua volta venne sostituita nel 2015 con la Postmodern Series.
Il cambio di nome in Proto Series potrebbe suggerire una relazione con l'idea di prototipi o design sperimentali, indicando che queste chitarre avrebbero potuto essere la base per la produzione di nuovi modelli futuri o fatte per incorporare caratteristiche e concetti innovativi.
Le Stratocaster Pro restarono in produzione fino alla fine del 2013, anche se negli anni successivi alcuni modelli furono fabbricati su richieste specifiche di alcuni dealer.
Nel 2014 la serie Strat Pro cambiò nome in Proto Series, che a sua volta venne sostituita nel 2015 con la Postmodern Series.
Il cambio di nome in Proto Series potrebbe suggerire una relazione con l'idea di prototipi o design sperimentali, indicando che queste chitarre avrebbero potuto essere la base per la produzione di nuovi modelli futuri o fatte per incorporare caratteristiche e concetti innovativi.
La serie Postmodern
Il lancio delle finiture relic da parte della Fender nel 1995 segnò un cambiamento radicale e innovativo per l’industria degli strumenti musicali: nonostante siano da sempre oggetto di accesi dibattiti tra gli appassionati, hanno indubbiamente rappresentato un enorme successo commerciale per l’azienda californiana.
Al Winter NAMM show del 2015, la Fender, per festeggiare il 20º anniversario dei primi strumenti invecchiati artificialmente che erano stati esposti al Winter NAMM del 1995, presentò un nuovo livello di invecchiamento — il Journeyman Relic — sulla nuova serie Postmodern.
Al Winter NAMM show del 2015, la Fender, per festeggiare il 20º anniversario dei primi strumenti invecchiati artificialmente che erano stati esposti al Winter NAMM del 1995, presentò un nuovo livello di invecchiamento — il Journeyman Relic — sulla nuova serie Postmodern.
Questa finitura rappresentava un’importante evoluzione del processo di invecchiamento, fornendo ai chitarristi un livello di invecchiamento intermedio tra quello Heavy Relic e quello Closet Classic. Descritta come “used but not abused”, si rivolgeva ai musicisti che cercavano l’estetica delle chitarre vintage senza eccessivi segni di usura.
Le Postmodern Stratocaster erano strumenti che ricreavano le caratteristiche più importanti di varie annate. I primi strumenti della nuova serie erano una Stratocaster, una Telecaster e un basso ibrido con corpo Precision Bass e manico Jazz Bass, tutti disponibili nelle finiture Journeyman Relic e NOS.
Le Postmodern Stratocaster erano strumenti che ricreavano le caratteristiche più importanti di varie annate. I primi strumenti della nuova serie erano una Stratocaster, una Telecaster e un basso ibrido con corpo Precision Bass e manico Jazz Bass, tutti disponibili nelle finiture Journeyman Relic e NOS.
Antonio Calvosa