tipi di neck-joint
Esistono tre metodi per unire il manico e il corpo di una chitarra: neck-through (o through-body), set-neck e bolt-on. Le Fender ha sempre (o quasi) usato il bolt-on, un sistema in cui il manico era avvitato in una specifica tasca del corpo della Stratocaster. Fino al 1971 sono state utilizzate 4 viti (da cui il termine 4-bolt) che fissavano il manico tramite una piastra metallica rettangolare (neck plate) che serviva a distribuire la pressione esercitata dalle viti. Non è il metodo migliore in termine di trasmissione delle vibrazioni tra manico e corpo, ma di sicuro ha contribuito all'inconfondibile timbro delle Stratocaster e rappresenta il metodo più semplice per smontare il manico della Stratocaster per ripararlo o sostituirlo.
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Le prime piastre non avevano nessuna incisione, ma già nel giugno del '54 comparvero sui neck plate i primi numeri di serie, ai quali, nella metà del 1965, si aggiunse una grossa "F".
Il truss rod
Il truss rod era una grossa barra metallica che era inserita nei manici per rinforzarli e per regolarne la curvatura tramite una vite all'altezza tacco. L'inclinazione dei manici poteva a volte essere invece aggiustata con l'inserimento di un neck shim nella tasca del manico.
Sulle Stratocaster maple neck degli anni '50 il truss rod era inserito in una piccola scanalatura incisa nella parte posteriore del manico, che veniva successivamente riempita con il legno di noce. La tipica striscia scura che avevano questi manici è comunemente chiamata skunk stripe, mentre il tassello di legno che era utilizzato per nascondere il punto di ancoraggio del truss rod all'altezza del capotasto aveva la forma di una goccia ed è spesso chiamato walnut plug. Le dimensioni del truss rod, della vite, e della base con cui era fissato al manico, sono variate negli anni. In genere i truss rod delle Stratocaster fabbricate fino al '59 erano più lunghi di quelli delle Stratocaster costruite negli anni successivi. Il truss rod non era in acciaio inossidabile, ma in acciaio zinc-plated, e non aveva nessuna guaina di plastica, che venne aggiunta nel 1966 quando la CBS lo ridisegnò con una sezione maggiore. |
Con l'introduzione delle prime Stratocaster con tastiera in palissandro, la Fender smise di inserire il truss rod dalla parte posteriore del manico, poiché era più semplice inserirlo prima di incollare la tastiera. Di conseguenza le Stratocaster con tastiera in palissandro fatte dal 1959 non avevano né skunk stripe, né walnut plug.
Tuttavia è interessante notare come il catalogo del 1959/1960 mostrasse una Stratocaster con tastiera in palissandro ma ancora munita di walnut plug, probabilmente perché il truss rod era stato ancora inserito dalla parte posteriore. Questa chitarra, più unica che rara, è attualmente di proprietà di Gil Southworth. Osservando il tacco del manico delle Stratocaster pre-CBS con tastiera in palissandro slab board, si può notare come la vite del truss rod intersecasse sempre anche la tastiera, al contrario di quella della maggior parte delle imitazioni che restava completamente nell'acero del manico. |
All'inizio del 1970 il manico in acero senza tastiera incollata tornò disponibile su richiesta come alternativa a quello con tastiera in palissandro. Dato che non sarebbe stato logico ed economico avere due metodi diversi di inserimento del truss rod, la Fender continuò ad inserire da dietro il truss anche sui manici con tastiera in palissandro. Questo spiega perché i manici con tastiera in palissandro degli anni '70 avevano lo skunk stripe.
Il bullet truss rod
Verso la fine del 1971 Leo Fender e Freddie Tavares presentarono CBS un nuovo meccanismo che aveva brevettato che permetteva di regolare l'inclinazione del manico senza smontarlo, il "tiltable guitar neck incorporating thrust absorbing pivot and locking elements", conosciuto anche con il nome di tilt-neck o micro tilt. Grazie questo sistema l'inclinazione del manico poteva essere regolata senza neck shim, tramite una chiave a brugola inserita in un nuovo neck plate a tre viti, sul quale erano incisi l'enorme "F" di Fender, "FENDER MICRO-NECK-ADJUST PAT. 3550496" e numero di serie.
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Contemporaneamente la Fender, sotto la guida della CBS, sostituì anche il vecchio truss rod, la cui curvatura poteva essere regolata dal tacco del manico, con il nuovo bullet truss rod, che poteva essere regolato all'altezza del capotasto tramite una grossa vite a brugola a forma di proiettile, da cui il termine bullet, senza smontare il manico.
La piastra metallica incastonata alla base del manico per permettere la regolazione della sua inclinazione era inizialmente ospitata in un vano che la circondava perfettamente. Dal 1976, fino all'introduzione della Smith Strat, questo vano fu allungato per raggiungere la fine del manico.
Nonostante tutti questi cambiamenti il truss rod era ancora inserito dalla parte posteriore del manico.
La piastra metallica incastonata alla base del manico per permettere la regolazione della sua inclinazione era inizialmente ospitata in un vano che la circondava perfettamente. Dal 1976, fino all'introduzione della Smith Strat, questo vano fu allungato per raggiungere la fine del manico.
Nonostante tutti questi cambiamenti il truss rod era ancora inserito dalla parte posteriore del manico.
Nel 1979, con la 25th Anniversary Stratocaster, la Fender tornò ad un più tradizionale neck plate a 4 viti e truss rod vintage style, a causa del forte dissenso che suscitò il tilt neck tra la maggior parte dei chitarristi,
In seguito anche la Stratocaster Standard della fine del 1981, chiamata "Smith Strat", e la Strat del 1980, la Walnut Strat e la Gold Stratocaster della metà del 1981, adottarono la stessa soluzione.
Probabilmente il 4-bolt neck plate era stato già utilizzato sulla linea "standard" poco tempo prima su alcune Stratocaster del 1981 dalla finitura "Sahara Taupe", uno degli International Color.
Nella metà del 1983 la Fender presentò, nelle Elite e nelle Stratocaster Standard dette "2 Knob Stratocaster", il Bi-Flex Truss Rod, che poteva essere regolato nelle due direzioni, concava e convessa, tramite una vite a brugola posta nell'incavo della paletta all'altezza del capotasto. Contemporaneamente fu reintrodotto il micro tilt, ma questa volta su un neck plate a quattro viti e non più a tre come nelle Stratocaster CBS.
In seguito anche la Stratocaster Standard della fine del 1981, chiamata "Smith Strat", e la Strat del 1980, la Walnut Strat e la Gold Stratocaster della metà del 1981, adottarono la stessa soluzione.
Probabilmente il 4-bolt neck plate era stato già utilizzato sulla linea "standard" poco tempo prima su alcune Stratocaster del 1981 dalla finitura "Sahara Taupe", uno degli International Color.
Nella metà del 1983 la Fender presentò, nelle Elite e nelle Stratocaster Standard dette "2 Knob Stratocaster", il Bi-Flex Truss Rod, che poteva essere regolato nelle due direzioni, concava e convessa, tramite una vite a brugola posta nell'incavo della paletta all'altezza del capotasto. Contemporaneamente fu reintrodotto il micro tilt, ma questa volta su un neck plate a quattro viti e non più a tre come nelle Stratocaster CBS.
Anche le American Standard del 1987 avevano il micro tilt su un neck plate a quattro viti, privo del numero di serie, cu cui era inciso unicamente il logo "Fender". Questo stesso neck plate fu utilizzato su tutti i modelli di serie made in USA (Strat Plus, Strat Plus Deluxe, Roadhouse Strat, Lone Star Strat, Big Apple Strat), ad eccezione della Strat Ultra che ne aveva uno tutto suo.
Nel 1998, sulle American Deluxe, l'incisione sul neck plate cambiò in "Fender CORONA, CALIFORNIA". Da questo momento in poi, sulle American Standard, furono utilizzati tutti i neck plate "Fender" rimanenti, terminati i quali furono impiegati i nuovi anche su questa chitarra.
Nel 1998, sulle American Deluxe, l'incisione sul neck plate cambiò in "Fender CORONA, CALIFORNIA". Da questo momento in poi, sulle American Standard, furono utilizzati tutti i neck plate "Fender" rimanenti, terminati i quali furono impiegati i nuovi anche su questa chitarra.