Una delle caratteristiche che rimasero invariate nel tempo, almeno nei modelli base della Stratocaster, fu il bolt-on, il sistema di ancoraggio del manico al corpo tramite una piastra, chiamata neck plate, e tre o quattro viti, voluto da Leo Fender che desiderava una chitarra dal manico intercambiabile. Seppure fosse vero che questo sistema, se confrontato ad altri, in termini puramente tecnici, non consentisse il massimo della trasmissione delle vibrazioni tra manico e corpo, era anche vero che contribuì al suono caratteristico e ineguagliabile della Stratocaster.
I manici delle prime Stratocaster erano avvitati al corpo tramite quattro viti e la loro inclinazione poteva a volte essere aggiustata con l'inserimento di un neck shim nella tasca del manico. Solo i primissimi neck plate erano primi d'incisione: infatti, già nel giugno del '54, comparvero i primi numeri di serie incisi sul neck plate, ai quali, nella metà del 1965, si aggiunse una grossa "F".
I manici delle prime Stratocaster erano avvitati al corpo tramite quattro viti e la loro inclinazione poteva a volte essere aggiustata con l'inserimento di un neck shim nella tasca del manico. Solo i primissimi neck plate erano primi d'incisione: infatti, già nel giugno del '54, comparvero i primi numeri di serie incisi sul neck plate, ai quali, nella metà del 1965, si aggiunse una grossa "F".
Il truss rod era una grossa barra metallica che era inserita nei manici per rinforzarli e per regolarne la curvatura tramite una vite posta alla fine del manico, nel punto di congiunzione con il corpo. Le dimensioni del truss rod, della vite, e della base con cui era fissato al manico, sono variate negli anni. In genere i truss rod delle Stratocaster fatte fino al '59 erano più lunghi di quelli delle Stratocaster costruite negli anni successivi.
Non era fatto di acciaio inossidabile, ma da acciao zinc plated, e non aveva nessuna guaina di plastica, che venne aggiunta nel 1966 quando la CBS lo ridisegnò con una sezione maggiore.
Non era fatto di acciaio inossidabile, ma da acciao zinc plated, e non aveva nessuna guaina di plastica, che venne aggiunta nel 1966 quando la CBS lo ridisegnò con una sezione maggiore.
Verso la fine del 1971 la CBS sostituì il neck shim con un nuovo meccanismo che permettesse di regolare l'inclinazione del manico senza smontarlo, il tiltable guitar neck incorporating thrust absorbing pivot and locking elements, conosciuto anche con il nome di tilt-neck o micro tilt. Grazie questo sistema l'inclinazione del manico poteva essere regolata tramite una chiave a brugola inserita in un nuovo neck plate a tre viti (sul quale erano ancora incisi l'enorme "F" di Fender e il numero di serie), che sostituì il precedente 4-bolt neck plate. In pochi sanno che questo sistema era stato brevettato da Leo Fender! Contemporaneamente la Fender, sotto la guida della CBS, sostituì anche il vecchio truss rod, la cui curvatura poteva essere regolata dal tacco del manico, con il nuovo bullet truss rod, che poteva essere regolato all'altezza del capotasto tramite una grossa vite, detta bullet, senza smontare il manico.
La piastra metallica incastonata alla base del manico per permettere la regolazione della sua inclinazione era inizialmente ospitata in un vano che la circondava perfettamente. Dal 1976, fino all'introduzione della Smith Strat, questo vano fu allungato per raggiungere la fine del manico.
La piastra metallica incastonata alla base del manico per permettere la regolazione della sua inclinazione era inizialmente ospitata in un vano che la circondava perfettamente. Dal 1976, fino all'introduzione della Smith Strat, questo vano fu allungato per raggiungere la fine del manico.
Verso la fine del 1981, a causa del forte dissenso che suscitò il tilt neck tra la maggior parte dei chitarristi, sulla Stratocaster Standard chiamata "Smith Strat" la regolazione della curvatura truss rod tornò nuovamente al tacco del manico, insieme a un nuovo neck plate a quattro viti. Queste novità in realtà erano state già reintrodotte pochi anni prima nella linea "non-Standard": nell'Anniversary Stratocaster del 1979, nella Strat del 1980 e nella Walnut Strat e nella Gold Stratocaster della metà del 1981.
Nella metà del 1983 la Fender presentò, nelle Elite e nelle Stratocaster Standard dette "2 Knobs Stratocaster", il nuovissimo BiFlex Truss Rod, che poteva essere regolato nelle due direzioni (concava e convessa), tramite una vite posta nell'incavo della paletta all'altezza del capotasto. Contemporaneamente fu reintrodotto il micro tilt, ma questa volta su un neck plate a quattro viti e non più a tre come nelle stratocaster CBS.
Nella metà del 1983 la Fender presentò, nelle Elite e nelle Stratocaster Standard dette "2 Knobs Stratocaster", il nuovissimo BiFlex Truss Rod, che poteva essere regolato nelle due direzioni (concava e convessa), tramite una vite posta nell'incavo della paletta all'altezza del capotasto. Contemporaneamente fu reintrodotto il micro tilt, ma questa volta su un neck plate a quattro viti e non più a tre come nelle stratocaster CBS.
Nell'American Standard del 1987 il micro tilt era ancora presente e un nuovo neck plate, ancora a quattro viti e privo del numero di serie, mostrava inciso unicamente il logo "Fender". Questo stesso neck plate fu utilizzato su tutti i modelli di serie (Strat Plus, Strat Plus Deluxe, Roadhouse Strat, Lone Star Strat, Big Apple Strat), ad eccezione della Strat Ultra che ne aveva uno tutto suo.
Nel 1998, sulle American Deluxe, l'incisione sul neck plate cambiò in "Fender CORONA, CALIFORNIA". Da questo momento in poi, sulle American Standard, furono utilizzati tutti i "Fender" rimanenti, terminati i quali furono impiegati i nuovi anche su questa chitarra.
Nel 1998, sulle American Deluxe, l'incisione sul neck plate cambiò in "Fender CORONA, CALIFORNIA". Da questo momento in poi, sulle American Standard, furono utilizzati tutti i "Fender" rimanenti, terminati i quali furono impiegati i nuovi anche su questa chitarra.