Le VINTAGE MODIFIED
Le Vintage Modified comparvero già sul catalogo del 2003 con la Squier '51, ma le prime Stratocaster di questa serie apparvero solo in quello del 2007. Erano chitarre made in India in grado di unire il design classico delle Stratocaster del passato a piccole modernità con le quali spesso i chitarristi personalizzavano i propri strumenti, come dichiarava la Fender: «The Vintage Modified Series is comprised of guitars that feature modern twists on classic design, built with popular modifications from get-go».
Avevano un aspetto vintage ma un animo "hot rodded". Il tutto a prezzi contenuti.
Nei primi anni di produzione era possibile scegliere tra due tipologie di Stratocaster Vintage Modified, entrambe dal body in cedro rosso indiano: la Vintage Modified Strat, a tre single coil in Alnico V Duncan Designed SC-101, e la Vintage Modified Strat HSS, equipaggiata con due pickup stacked coil Duncan Designed SC-102 e con un humbucker Duncan Designed HB-112; entrambe si distinguevano da quasi tutte le Squier del periodo per la loro paletta piccola con Gold Logo e per il manico gloss.
Avevano un aspetto vintage ma un animo "hot rodded". Il tutto a prezzi contenuti.
Nei primi anni di produzione era possibile scegliere tra due tipologie di Stratocaster Vintage Modified, entrambe dal body in cedro rosso indiano: la Vintage Modified Strat, a tre single coil in Alnico V Duncan Designed SC-101, e la Vintage Modified Strat HSS, equipaggiata con due pickup stacked coil Duncan Designed SC-102 e con un humbucker Duncan Designed HB-112; entrambe si distinguevano da quasi tutte le Squier del periodo per la loro paletta piccola con Gold Logo e per il manico gloss.
Nel 2012, con le nuove Vintage Modified Stratocaster e Vintage Modified Stratocaster HSS, la produzione fu spostata in Indonesia e la serie venne rinnovata sia nell'aspetto, con l'introduzione del palettone (con Logo Black dai contorni dorati) e di nuove finiture, sia nell'essenza, per il corpo in tiglio e per il nuovo humbucker per la versione HSS, il Duncan Designed HB-102.
A queste si aggiunsero la Vintage Modified '70s Stratocaster e la Vintage Modified Surf Stratocaster: la prima era disponibile nella versione "all-black", con plastiche e battipenna nero e manico in acero, e in quella Vintage White con tastiera in palissandro, battipenna bianco e plastiche nere, entrambe dotate di palettone ma stranamente prive del bullet truss rod e del ponte pressofuso '70s style, come ci si aspetterebbe da una chitarra ispirata al periodo CBS; la seconda si distingueva per la paletta piccola, per i suoi single coil "tube style" Duncan Designed LS-102 e per il battipenna perlato.
Dal 2018 il palissandro fu sostituito, a causa delle nuove normative CITES sul suo utilizzo, dall'Indian Laurel in tutta la serie.
Le CLASSIC VIBE
La serie Classic Vibe venne introdotta nel 2008 per volontà di Chris Gill, che divetò nuovo Product Manager quando di Justin Norvell diventò Senior Marketing Manager in Fender. Doveva entrare in commercio nel 2007, per il venticinquesimo anniversario della Squier, ma una serie di contrattempi nella fase di sviluppo ne ritardò il lancio di un anno.
Questa serie costruita in China nella fabbrica Grand Reward e riproduceva, a prezzi contenuti e senza badare ad essere troppo vintage-correct, le Stratocaster degli anni '50 e '60.
Sul catalogo Fender la Classic Vibe '50s Stratocaster veniva presentata come una chitarra dall'inconfondibile sound degli anni '50. Inizialmente disponibile nella finitura 2-Color Sunburst con battipenna tartarugato, aveva un timbro che riportava agli anni d'oro della Fender, autentico, chiaro e brillante, con un incredibile sustain, assicurato da un set di pickup Fender STA5 in Alnico III custom staggered, in grado di fornire un miglior bilanciamento del volume da corda a corda. La Classic Vibe '60s Stratocaster doveva evocare, grazie al suo set di pickup Fender STA3 in Alnico V, anch'essi custom staggered, i tipici suoni dall'attacco deciso, densi e mediosi degli anni '60. Inizialmente era disponibile nella finitura 3-Color Sunburst con battipena Tortoise Shell. |
Entrambi i modelli avevano un corpo in ontano ed un manico in acero dalla finitura gloss, ma, ovviamente, la ‘60s aveva la tastiera a 21 tasti in palissandro, sostituita nel 2018 da una in indian laurel, mentre la ‘50s aveva la tastiera in acero. Il radius moderno di 9.5 pollici le allontanava dalle caratteristiche tipiche degli anni '50 e '60.
È opinione comune che queste chitarre fossero dotate di pickup Tonerider, ma non è del tutto corretto. La fabbrica Grand Reward che produceva le chitarre Classic Vibe era la stessa che faceva anche i pickup per la Tonerider, ma le Stratocaster Classic Vibe avevano pickup propri, anche se gli STA5 montati sulla '50 erano molto simili al set Tonerider Surfari TRS5 e gli STA3 della '60 erano molto simili ai Tonerider TRS3 Classic Blues.
La serie fu aggiornata più volte con nuove finiture e alcune edizioni limitate nel corso degli anni, tra cui, nel 2013, le FSR '50s Candy Apple Red e '60s Lake Placid Blue, entrambe con paletta in tinta, e con l'aggiunta delle versioni per mancini nel 2012.
È opinione comune che queste chitarre fossero dotate di pickup Tonerider, ma non è del tutto corretto. La fabbrica Grand Reward che produceva le chitarre Classic Vibe era la stessa che faceva anche i pickup per la Tonerider, ma le Stratocaster Classic Vibe avevano pickup propri, anche se gli STA5 montati sulla '50 erano molto simili al set Tonerider Surfari TRS5 e gli STA3 della '60 erano molto simili ai Tonerider TRS3 Classic Blues.
La serie fu aggiornata più volte con nuove finiture e alcune edizioni limitate nel corso degli anni, tra cui, nel 2013, le FSR '50s Candy Apple Red e '60s Lake Placid Blue, entrambe con paletta in tinta, e con l'aggiunta delle versioni per mancini nel 2012.
Nel 2014 la serie festeggiò il sessantesimo anniversario della Stratocaster con la 60th Anniversary Classic Vibe ‘50s Stratocaster, dalla finitura Aztec Gold e dal neck plate commemorativo.
A causa dell’aumento dei costi di produzione e delle tasse d’importazione dalla Cina, nel 2019 la serie Classic Vibe venne ridisegnata e la sua produzione venne spostata in Indonesia.
Tuttavia, dato che le fabbriche indonesiane inizialmente faticarono a soddisfare tutti gli ordini, la Fender temporaneamente costruì alcune Classic Vibe anche in Cina, anche se basate sulle nuove specifiche.
Contemporaneamente venne presentata la nuova Classic Vibe '70s Stratocaster, disponibile sia nella versione SSS che in quella HSS, mentre la '50s e la '60s furono completamente rinnovate. Su questi modelli è apparso per la prima volta un nuovo logo Squier, forse più moderno, nero sulle '70s e dorato sulle altre.
La sensazione è sempre quella di una serie entry level, con hardware non di primissima qualità, nonostante i nuovi pickup Fender Designed in Alnico e il ponte con le nuove sellette dalla doppia incisione "SQUIER".
La Squier ha iniziato anche a sperimentare nuovi legni per il corpo di questi modelli, come il nato (o Nyatoh), il pino, il poplar e il soft maple.
Il nato era un legno apparentemente simile al mogano, ma più economico e dalle caratteristiche maccanico-acustiche inferiori. Le tastiere, disponibili in acero o in indian laurel, avevano un radius di 9,5 pollici ed erano munite di tasti narrow tall, mentre i manici avevano un profilo a "C". Caratteristico era il grosso tendi corde circolare presente sulla '50s.
Tuttavia, dato che le fabbriche indonesiane inizialmente faticarono a soddisfare tutti gli ordini, la Fender temporaneamente costruì alcune Classic Vibe anche in Cina, anche se basate sulle nuove specifiche.
Contemporaneamente venne presentata la nuova Classic Vibe '70s Stratocaster, disponibile sia nella versione SSS che in quella HSS, mentre la '50s e la '60s furono completamente rinnovate. Su questi modelli è apparso per la prima volta un nuovo logo Squier, forse più moderno, nero sulle '70s e dorato sulle altre.
La sensazione è sempre quella di una serie entry level, con hardware non di primissima qualità, nonostante i nuovi pickup Fender Designed in Alnico e il ponte con le nuove sellette dalla doppia incisione "SQUIER".
La Squier ha iniziato anche a sperimentare nuovi legni per il corpo di questi modelli, come il nato (o Nyatoh), il pino, il poplar e il soft maple.
Il nato era un legno apparentemente simile al mogano, ma più economico e dalle caratteristiche maccanico-acustiche inferiori. Le tastiere, disponibili in acero o in indian laurel, avevano un radius di 9,5 pollici ed erano munite di tasti narrow tall, mentre i manici avevano un profilo a "C". Caratteristico era il grosso tendi corde circolare presente sulla '50s.
Antonio Calvosa