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STORIA DELLA STRATOCASTER
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L'era CBS e l'inizio del declino

Fender CBS
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Anche se la CBS acquistò ufficialmente la Fender il 5 gennaio 1965, ci volle un po' di tempo perché, con il passaggio alla produzione di massa, l'impatto della multinazionale sulle Stratocaster divenne evidente. Tuttavia, alla fine del 1965, dopo quasi un anno di transizione, l'aspetto delle chitarre iniziò a cambiare.
​Il cosiddetto "palettone", che fece la sua comparsa sulle Stratocaster nel dicembre del 1965 fu una delle modifiche più evidenti della nuova gestione CBS. Si è speculato molto sul motivo di questa transizione. Molti credono che lo scopo fosse rendere più evidente il nuovo logo Fender in televisione. Scott Zimmerman, liutaio della Fender tra il 1977 e il 1984, assicura che il palettone fu ideato già nel 1964 da Leo Fender e Freddie Tavares che erano convinti che una maggiore massa potesse aumentare il sustain. Secondo Scott, dopo la cessione alla CBS Freddie, che restò alla Fender, e Leo, che per contratto era un consulente esterno, disegnarono le linee della nuova paletta, prendendo spunto dalla Jazzmaster. In realtà in poco tempo si resero conto che il suono non traeva nessun beneficio da questa modifica, tanto che entrambi definirono così il palettone: «That’s without a doubt the stupidest idea we ever came up with together»!
Palettone Stratocaster
Il palettone con il "bullet trussrod"
Con la CBS gli storici battipenna in celluloide lasciarono il posto a quelli vinilici o in ABS, segnatasti perlati in plastica sostituirono gli indimenticabili clay dots e il palissandro indiano sostituì quello brasiliano. Anche i corpi "custom contour", per i quali la Stratocaster era famosa, furono gradualmente sempre meno eleganti ed ergonomici. 
Forrest White ricorda nel suo libro che una delle prime cose volute da Don Randall quando la CBS comprò la Fender fu fabbricare "in casa" delle meccaniche proprie. Secondo quanto dichiarato, fu proprio Forrest che disegnò delle chiavette dalle estremità angolate che potevano essere montate con due sole viti in fila una dopo l'altra. Le meccaniche potevano essere fabbricate grazie a delle dentatrici comprate dalla Fender in Germania e utilizzate dagli operai della Race & Holmsted poiché richiedevano della manodopera specializzata che la Fender non aveva. Forrest dichiarò anche che le sue meccaniche furono poi copiate dalla tedesca Schaller.
Comunque siano realmente andate le cose, le nuove Fender keys sostituirono gradualmente le Kluson nel corso del 1967. Erano caratterizzate da pomelli cromati in plastica dalla forma ottagonale ed erano riconoscibili per una grande "F" stampata sul dorso.
Nel 1970 Freddie Tavares e Leo Fender, guarito dall'infezione streptococcica, proposero alla CBS il progetto del​"tiltable guitar neck incorporating thrust absorbing pivot and locking elements", conosciuto anche con il nome di Tilt-neck o Micro Tilt: grazie questo sistema l'inclinazione del manico rispetto al body poteva essere modificata tramite una chiava a brugola inserita in un nuovo neck plate a tre viti e il truss rod, detto bullet truss rod, poteva essere regolato dalla zona dalla paletta all'altezza del capotasto, il tutto senza smontare il manico. La Fender introdusse questo meccanismo all'inizio del 1971, ma ignorò altre idee di Leo come il Fender Bender, un sistema che avrebbe permesso di modificare la tensione delle corde e quindi l'intonazione delle chitarre durante i bending. 
Brevetto Tilt Neck
Il brevetto del Tilt neck. Anche se Freddie Tavares non è menzionato, contribuì alla sua progettazione.
Neckplate CBS
Corpo Tilt Neck
Manico Tilt Neck
Intorno al 1968 la Fender iniziò a sostituire, in modo graduale e inizialmente solo come clear coat, le sottili lacche alla nitro con strati di poliestere sempre più spessi.
Il poliestere era molto facile da utilizzare: si asciugava molto rapidamente, velocizzando i tempi di produzione, e aderiva bene alla chitarra, inglobandola in una sorta sarcofago dall'aspetto gommoso, che rendeva la Stratocaster più resistente. Negli anni '70, periodo in cui le finiture sono note, per via del loro spessore, come Thick skin, per contrapporle alle vecchie Thin skin, la Fender fece un uso così spropositato del poliestere che addirittura l'Air Quality Menagement District e l'Enviromental Protection Agency la intimarono di modificare il modo con cui era applicato per limitare l'inquinamento prodotto! La Fender decise così di provare nel 1979 una vernice water-based, ma il risultato fu disastroso: le nuove finiture finirono per rompersi dopo poche settimane, provocando ovviamente la reazione risentita di distributori e chitarristi e quindi forti perdite economiche. 
Tuttavia il vero passo indietro fu fatto nel 1971, quando un nuovo ponte e nuove sellette in una lega metallica di qualità decisamente inferiore e più economica, che secondo alcune fonti sembra corrispondere al Mazak, presero il posto del vecchio Synchronized Tremolo. A differenza del precedente, costituito da due pezzi in cui l'inertia bar era avvitata al base plate, quello CBS era costituito da un unico pezzo di metallo pressofuso su stampo e cromato. L'utilizzo degli stampi per il ponte e per le sellette velocizzò i tempi di produzione, ma peggiorò notevolmente la qualità del Tremolo Sincronizzato.
Dalla fine del 1974 anche i pickup cambiarono: i vecchi staggered poles, dai poli sfalsati, furono sostituiti con i flush poles, nei quali i poli magnetici avevano tutti la stessa altezza ed arrivavano a sfiorare la cover dei pickup.
Un problema che si verificava di tanto in tanto era quello dei pickup microfonici. Infatti, mentre negli anni '50-'60 le spire dei pickup venivano immerse nella cera già dopo pochi avvolgimenti, durante la gestione CBS questo procedimento veniva effettuato a volte molto più tardi causando questo inconveniente che venne risolto solo negli anni '80 grazie a Dan Smith.
Ormai la Stratocaster, pur avendo la stessa struttura di base, per molti aspetti non era più la stessa, specialmente dalla seconda metà degli anni '70. Anche i legni utilizzati erano differenti, i body erano piuttosto pesanti, e anche a livello costruttivo erano frequenti difetti ed approssimazioni in precedenza presenti solo nei rari modelli meno fortunati.
Ponte in metallo pressofuso della Stratocaster CBS
Il nuovo ponte CBS
Nel 1975 il classico colore bianco delle parti in plastica venne sostituito dal nero, considerato molto più alla moda.
In questo periodo però non tutto fu negativo: nel 1977 il selettore dei pickup a cinque vie sostituì quello classico a tre. Ma in realtà questa non era una vera a propria novità perché anche prima molti chitarristi fermavano il selettore a metà corsa per sfruttare i suoni metallici e in sordina dati dalla combinazione dei pickup.
Sul finire degli anni '70 iniziò la moda, presso i chitarristi, di "customizzare" la propria chitarra cambiando anche i più insignificanti componenti perché c'era la convinzione che la dotazione di serie non fosse adeguata. Questo fece la fortuna della Di Marzio o della Seymour Duncan, che invasero il mercato con i loro pickup. Ebbe molto successo anche l'hardware in ottone in quanto si pensava che potesse migliorare il sustain; sembrava non esserci fine a ciò che poteva essere sostituito con questo materiale (ponte, meccaniche, tremolo bar, viti, pomelli ecc...) tanto che anche la Fender nel 1980 presentò tutta una sua linea di prodotti in ottone.
Tuttavia questo non si dimostrò sufficiente a risvegliare l'interesse dei chitarristi verso le Stratocaster firmate CBS.
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Antonio Calvosa
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