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EVOLUZIONE DELLA STRATOCASTER

PICKUP DELLA STRATOCASTER

Stratocaster pickups
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Anatomia di un single coil Anatomia di un single coil (Courtesy of Seymour Duncan)
Escludendo quelle economiche, i magneti dei pickup delle Stratocaster sono fatti in Alnico, una lega costituita da Alluminio, Nickel e Cobalto alla quale viene aggiunta una quantità variabile di ferro. Secondo la differente percentuale dei singoli elementi che lo costituiscono e in base della sua capacità attrattiva, l'alnico può essere catalogato numericamente da II a IX.
​È opinione comune considerare l'Alnico III il materiale con cui erano fatti i poli magnetici delle Stratocaster realizzate tra il 1954 e il 1955 e il più "potente" Alnico V quello delle Stratocaster costruite dal 1956. Tuttavia l'Alnico usato da Leo Fender negli anni '50 e '60 era diverso dall'attuale Alnico III o Alnico V, perché la percentuale dei principali elementi costituenti e delle impurità era diversa da quella dei magneti di più recente produzione, per cui sarebbe preferibile, in riferimento alle Stratocaster vintage, parlare solo di "Alnico".
Ovviamente non è solo la composizione dei magneti che caratterizzano il suono dei pickup: tutti i materiali che li compongono, la grandezza dei poli magnetici e gli avvolgimenti sono determinanti per il risultato finale.
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Gli avvolgimenti

Mentre lo spessore del filo di rame è sempre stato AWG42 (che corrisponde a circa 0.063mm), il metodo di avvolgimento è variato nel corso degli anni. Fino al 1964 i pickup erano avvolti a mano (un sistema chiamato scatter winding o hand winding), tramite un'avvolgitrice a cinghia che contava i numeri di giri. Non essendo un lavoro controllato dalle macchine, ma manuale, la tensione applicata durante l'avvolgimento poteva variare all'interno dello stesso pickup e tra pickup diversi e non di rado i fili di rame erano avvolti in modo irregolare: questo portava anche a importanti differenze da un pickup all'altro. Il numero dei giri oscillava quindi da circa 8000 a circa 8700 giri (motivo per il quale 8350 viene spesso considerato il numero di avvolgimenti standard di un vecchio pickup).
Con l'avvento della CBS nel 1965, le macchine sostituirono l'uomo nelle operazioni di avvolgimento dei pickup, con il risultato di ottenere delle spire più regolari, in cui i fili di rame erano paralleli tra loro, ma la cui tensione era inferiore, poiché applicarne una maggiore senza il diretto controllo manuale avrebbe potuto romperli. Di conseguenza il numero di giri diminuì molto e restò costante negli anni intorno ai 7600, la lunghezza dei fili aumentò e il diametro degli avvolgimenti diminuì (perché erano sottoposti ad una tensione inferiore), influenzando direttamente la resistenza: i nuovi pickup mostravano infatti un'uscita leggermente inferiore.

I poli magnetici

Nel 1954 i poli magnetici della Stratocaster erano leggermente smussati sul bordo e sfalsati in altezza (staggered poles) seguendo l'ordine crescente: B, E (alto), G, E (basso), A, D; dal 1956 il magnete della corda di G divenne quello più alto. Il loro diametro poteva variare da 47mm a 50mm.
Dalla fine del 1974, come conseguenza di un uso sempre maggiore di set di corde dallo spessore inferiore rispetto a quelli usati in precedenza, i poli magnetici non furono più sfalsati ma tutti alla stessa altezza, (flush poles). 
​Fino al 1958 la polarità dei poli era sud. Dal 1959 i pickup con polarità nord iniziarono a sostituire gradualmente i precedenti, che si possono comunque trovare fino al 1963 circa.
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Black & Grey Bottom

Fino alla prima metà del 1964, i single coil delle Stratocaster mostravano una base e un top di fibra vulcanizzata nera (motivo per il quale sono soprannominati Black Bottom) e gli avvolgimenti avevano un intenso color rame a causa dell'isolante usato, il formvar (poly vinyl formal varnish), una resina polivinilica. Con lo scopo di eliminare la microfonicità, erano immersi nella cera calda, processo noto come wax potting. Le viti erano avvolte piccoli tubi di gomma elastica.

Dal mese di marzo del 1964, i Black Bottom iniziarono ad essere gradualmente sostituiti dai nuovi Gray Bottom, caratterizzati da una base di colore grigio (inizialmente chiaro e leggermente più scuro dal 1968), che li rimpiazzarono definitivamente alla fine del 1967. Gli avvolgimenti dei nuovi pickup erano di colore bordeaux a causa del nuovo isolante, il plain enamel (già usato dalla Fender negli anni '50). Le loro viti non erano avvolte dalla gomma, come nei Black Bottom, ma da vere e proprie molle.

Tuttavia anche negli anni '70 è possibile trovare dei Black Bottom perché, con lo scopo di dare fondo a giacenze di magazzino, furono realizzati dei pickup la base a fibra nera, privi di data.
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A differenza dei pickup usati in precedenza, i Gray Bottom non sempre erano immersi nella cera, ma erano trattati con una lacca (lacquer potted), processo che doveva essere eseguito durante l'avvolgimento perché la lacca non penetrava in profondità nelle spire. Negli anni '70, a volte, il lacquer potting era effettuato troppo tardi (o non fatto proprio), portando frequentemente alla produzione di pickup microfonici. Per molto tempo non si riuscì a capire la natura di questo problema, che fu risolto solo alla fine del 1981 grazie a Dan Smith.

Alla fine gli anni '70 la Fender iniziò, gradualmente, a preferire il polysol come isolante negli avvolgimenti e, sempre in modo graduale, dal 1980, una plastica nera sia sul top, sia alla base delle bobine.

Datazione

Sia gli ultimi pickup Black Bottom, sia i primissimi Grey Bottom, potevano mostrare la data di produzione stampata su almeno uno dei tre pickup.
  • Dall'inizio del 1964 la Fender iniziò a datare, tramite timbro giallo, la base inferiore dei suoi ultimi Black Bottom pickup (es.: JAN, 11, 64); tuttavia all'inizio del 1964 è possibile trovare anche alcune date scritte con un pastello bianco.
  • Nello stesso periodo anche i nuovi Gray Bottom pickup iniziarono ad essere datati: i primissimi con lo stesso timbro giallo usato per i Black Bottom, successivamente a mano (es.: 1-15-64), a matita o con pennarello. A volte potevano essere presenti anche le iniziali dell'operaio che li aveva avvolti. 
  • Dal 1969 questa data iniziò ad essere stampata tramite un timbro nero. Sembra che a volte fosse riportata la data per intero, scritta in numeri, ma alcuni pickup riportano un codice che sembra invalidare questa teoria; inoltre non sempre coincide con la data esatta di produzione (ma solo con lo stesso anno). In ogni caso l'ultima cifra è riferita all'anno di produzione del pickup (es.: "128 9" per un pickup del 1969 o "1405 78" per uno del 1978). In particolare le date presenti sui pickup possono essere utili per datare le Stratocaster degli anni '70 prive della data al manico.
  • I pickup con base e top in plastica nera usati dal 1980 dalla Fender non erano più datati, ma riportavano unicamente il codice "016730". Questo però non indicava una data, ma era solo il part number che la Fender ha usato, per molti anni, per le bobine di plastica di diversi pickup.
Alcuni pickuo del 1964 mostrano la data stampata con un inchiostro giallo
Alcuni pickuo del 1964 mostrano la data stampata con un inchiostro giallo (courtesy of Nino Fazio, realvintage.it)
Black bottom pickup del 1960
Black bottom pickup del 1960
Gray bottom pickup
Gray bottom pickup (courtesy of ReCaster)
Distanziatori in gomma
Distanziatori in gomma
Confronto tra Formvar (destra) e Plain Enamel (sinistra)
Confronto tra Formvar (destra) e Plain Enamel (sinistra)

Gli anni '80

ImmagineUn red bottom pickup
Sulla Strat del 1980 fu inaugurato, al ponte, il nuovo pickup X-1, utilizzato anche nel 1981 sulla Stratocaster Standard conosciuta come "Smith Strat", dalla resistenza maggiore (7,5kΩ) e riconoscibile perché il più delle volte dotato di un cavo ricoperto di una plastica gialla.
La Stratocaster Elite era munita dei deboli pickup in Alnico II per compensare il suo circuito attivo. In più, tra il pickup al ponte e quello centrale, aveva di un pickup "fantoccio" per ottenere un hum reducing.
Le Vintage reissue, presentate nel 1982, avevano i pickup dai poli magnetici sfalsati. Sulle primissime realizzate, nel 1982, a volte potevano essere montati i single coil Red Bottom, che potevano essere considerati dei pickup premium. I red bottom delle prime Vintage reissue avevano la data stampata sulla base.
Completamente diversi erano i pickup Lace Sensor della Serie Plus, che meritano un capitolo a parte.

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