
Le Stratocaster costruite tra il 1954 e la metà del 1959 erano tutte dotate di un unico pezzo manico-tastiera in acero; in alcuni casi questo legno poteva essere splendidamente figurato, ma Freddie Tavares ricorda come Leo Fender preferisse in realtà riservare l'utilizzo dei manici più belli a pochi modelli speciali perché molto rari.
Dato che il truss rod veniva inserito dalla parte posteriore del manico, era possibile notare una striscia di noce, detta skunk stripe, che serviva a coprire il vuoto nel punto di innesto, e un walnut plug all'altezza del capotasto, una sorta di goccia di noce che spuntava nel punto in cui lo skunk stripe veniva ancorato. Alcune Stratocaster avevano il walnut plug verniciato; il motivo non è chiaro, ma probabilmente era per mascherare un non corretto o anomalo inserimento del truss rod.
Dalla metà del 1959 la Fender iniziò a montare, sopra il manico in acero, una spessa tastiera in palissandro brasiliano, probabilmente dopo le lamentele di alcuni musicisti o rivenditori che mal digerivano la tendenza delle tastiere in acero a scurirsi in poco tempo. A parità di pickup ed amplificatore, il palissandro aveva un attacco minore e rendeva il suono della chitarra più scuro.
Dato che la base di contatto tra i due legni era piatta, queste tastiere vennero chiamate slab board. Siccome non era più necessario inserire il truss rod dalla parte posteriore del manico, scomparve lo skunk stripe.
Dato che il truss rod veniva inserito dalla parte posteriore del manico, era possibile notare una striscia di noce, detta skunk stripe, che serviva a coprire il vuoto nel punto di innesto, e un walnut plug all'altezza del capotasto, una sorta di goccia di noce che spuntava nel punto in cui lo skunk stripe veniva ancorato. Alcune Stratocaster avevano il walnut plug verniciato; il motivo non è chiaro, ma probabilmente era per mascherare un non corretto o anomalo inserimento del truss rod.
Dalla metà del 1959 la Fender iniziò a montare, sopra il manico in acero, una spessa tastiera in palissandro brasiliano, probabilmente dopo le lamentele di alcuni musicisti o rivenditori che mal digerivano la tendenza delle tastiere in acero a scurirsi in poco tempo. A parità di pickup ed amplificatore, il palissandro aveva un attacco minore e rendeva il suono della chitarra più scuro.
Dato che la base di contatto tra i due legni era piatta, queste tastiere vennero chiamate slab board. Siccome non era più necessario inserire il truss rod dalla parte posteriore del manico, scomparve lo skunk stripe.
Dall'agosto del 1962 fino alla metà del 1983 la Fender utilizzò tastiere più sottili delle slab board e dalla base arcata e non più piatta, conosciute con il nome di veneer o round lam, che dal '63 diventarono ancora più sottili.
È opinione comune che questo passaggio fosse dovuto alla volontà di risparmiare il palissandro, anche se, secondo Dan Smith, Leo decise di impiegare le tastiere veneer solo a causa del differente coefficiente di espansione del palissandro e dell'acero. I due legni si contraggono, infatti, in modo diverso in base alle differenti condizioni di umidità e siccome questa differenza poteva comportare alcuni problemi al modo in cui venivano tagliati i solchi dei tasti delle Stratocaster, Fender decise di modificare il tipo di tastiera: «On the most of slab boards, slots are cut straight across, parallel to the flat back. They go almost all the way through, so instead of a solid hunk of wood, the effect is to have a bunch of little blocks. When the weather changes, and the rosewood and maple expand or contract at different rates, they can twist or warp. It's not a big problem with deep slots, because the fingerboard is more flexible and there's some “give.” But Leo used a swing-arm fret slot cutter, and the slots were curved on top and not as deep, so he had this thick beam of rosewood running down the neck, and it could twist or bend with shifts in the weather; it didn't “give”. He didn't want to change the way he cut slots, so he went with a thinner, curved piece of rosewood».
È opinione comune che questo passaggio fosse dovuto alla volontà di risparmiare il palissandro, anche se, secondo Dan Smith, Leo decise di impiegare le tastiere veneer solo a causa del differente coefficiente di espansione del palissandro e dell'acero. I due legni si contraggono, infatti, in modo diverso in base alle differenti condizioni di umidità e siccome questa differenza poteva comportare alcuni problemi al modo in cui venivano tagliati i solchi dei tasti delle Stratocaster, Fender decise di modificare il tipo di tastiera: «On the most of slab boards, slots are cut straight across, parallel to the flat back. They go almost all the way through, so instead of a solid hunk of wood, the effect is to have a bunch of little blocks. When the weather changes, and the rosewood and maple expand or contract at different rates, they can twist or warp. It's not a big problem with deep slots, because the fingerboard is more flexible and there's some “give.” But Leo used a swing-arm fret slot cutter, and the slots were curved on top and not as deep, so he had this thick beam of rosewood running down the neck, and it could twist or bend with shifts in the weather; it didn't “give”. He didn't want to change the way he cut slots, so he went with a thinner, curved piece of rosewood».
Nel 1965, il governo brasiliano, per favorire le imprese locali, impose un embargo sull'esportazione del palissandro brasiliano, che non poteva essere più esportato così com'era, ma già parzialmente tagliato in blocchi. La Fender, che non era soddisfatta della qualità dei blocchi di legno provenienti dal Brasile, smise quindi l'importazione di questo legno, esaurendone in breve le scorte, preferendo il palissandro indiano. Come ogni transizione il passaggio non è stato netto, ma graduale, ed è possibile trovare Brazilian datate ottobre '65 - infine il palissandro brasiliano venne inserito nelle specie protette del CITES nell'estate del 1992.
Dal maggio del 1967 la tastiera in acero tornò ad essere disponibile, su richiesta, come alternativa al palissandro. Tuttavia le nuove tastiere in acero, chiamate maple cap, erano incollate su un manico che, a differenza di quelle degli anni '50, non era quindi più costituito da un pezzo unico di legno. È possibile distinguere i manici maple cap da quelli 1-piece maple neck (o fretted maple neck) delle Stratocaster anni '50 grazie all'assenza dello skunk stripe e del walnut plug e perché quelli degli anni '70 erano rifiniti al poliestere, al contrario di quelli anni '50 che erano rivestiti di una sottile lacca alla nitro che spesso ingialliva nel tempo.
All'inizio del 1970 la Fender sostituì questi manici opzionali con tastiera in acero con quelli fretted maple neck (sempre su richiesta).
Alla fine del 71 la Fender tornò ad inserire il truss rod sempre dalla parte posteriore del manico, anche nelle Stratocaster dalla tastiera in palissandro: di conseguenza anche queste chitarre erano dotate di skunk stripe.
Dalla metà del 1983 le tastiere in palissandro (indiano), contemporaneamente all'introduzione del BiFlex truss rod, sono tornate ad essere slab board sia sulla Stratocaster Standard, sia sulla Elite.
Dal maggio del 1967 la tastiera in acero tornò ad essere disponibile, su richiesta, come alternativa al palissandro. Tuttavia le nuove tastiere in acero, chiamate maple cap, erano incollate su un manico che, a differenza di quelle degli anni '50, non era quindi più costituito da un pezzo unico di legno. È possibile distinguere i manici maple cap da quelli 1-piece maple neck (o fretted maple neck) delle Stratocaster anni '50 grazie all'assenza dello skunk stripe e del walnut plug e perché quelli degli anni '70 erano rifiniti al poliestere, al contrario di quelli anni '50 che erano rivestiti di una sottile lacca alla nitro che spesso ingialliva nel tempo.
All'inizio del 1970 la Fender sostituì questi manici opzionali con tastiera in acero con quelli fretted maple neck (sempre su richiesta).
Alla fine del 71 la Fender tornò ad inserire il truss rod sempre dalla parte posteriore del manico, anche nelle Stratocaster dalla tastiera in palissandro: di conseguenza anche queste chitarre erano dotate di skunk stripe.
Dalla metà del 1983 le tastiere in palissandro (indiano), contemporaneamente all'introduzione del BiFlex truss rod, sono tornate ad essere slab board sia sulla Stratocaster Standard, sia sulla Elite.
Infine c'è da ricordare che, anche se quelle realmente prodotte furono pochissime, tra il 1965 e il 1967 la Fender diede la possibilità di avere una tastiera con il binding.
All'inizio del 1960 furono fabbricate anche alcune tastiere in cocobolo e alcuni manici in noce americano (hickory).
All'inizio del 1960 furono fabbricate anche alcune tastiere in cocobolo e alcuni manici in noce americano (hickory).