Nel 1992 comparvero le prime serie del Custom Shop, come logica conseguenza dell'introduzione dei suoi strumenti nella price list: le prime furono la Custom Classic Series, la Set-Neck Series e alcune Signature (come la Robert Cray), che solo alcuni anni dopo furono riunite nella Custom Artist Series per distinguerle dalle signature factory. A queste prime tre seguirono la Contemporary Series e la Relics Series, da cui sarebbero nate, nel 1999, le Time Machine.
Le Custom Classic
Le Custom Classic erano descritte dalla Fender come «Classic renditions of the legendary instruments that laid the groundwork for the sound, feel, and urgency of rock and roll today».
Questa serie comprendeva inizialmente l'American Classic Stratocaster, versione Custom Shop dell'American Standard, la 1954 Stratocaster e la 1960 Stratocaster, rivisitazioni moderne di Stratocaster classiche. Queste ultime due furono disponibili, dal 1995, oltre che nella versione base, anche in quella con gold hardware e/o flame maple top.
È interessante notare come queste Stratocaster "year-specific" non rispecchiassero appieno le specifiche degli anni di riferimento, ad esempio il radius spesso era di 9,5 pollici, ma potevano essere considerate un primo passo del Custom Shop verso la produzione di reissue in grado di avvicinarsi molto alle originali, progetto che fu realizzato nel 1999 con le Time Machine.
Negli anni altre riedizioni andarono ad ampliare la serie Custom Classic: la '69, disponibile sia con la tastiera in palissandro, sia come maple cap, la '58 e i modelli left-handed, '57 e '62.
Questa serie comprendeva inizialmente l'American Classic Stratocaster, versione Custom Shop dell'American Standard, la 1954 Stratocaster e la 1960 Stratocaster, rivisitazioni moderne di Stratocaster classiche. Queste ultime due furono disponibili, dal 1995, oltre che nella versione base, anche in quella con gold hardware e/o flame maple top.
È interessante notare come queste Stratocaster "year-specific" non rispecchiassero appieno le specifiche degli anni di riferimento, ad esempio il radius spesso era di 9,5 pollici, ma potevano essere considerate un primo passo del Custom Shop verso la produzione di reissue in grado di avvicinarsi molto alle originali, progetto che fu realizzato nel 1999 con le Time Machine.
Negli anni altre riedizioni andarono ad ampliare la serie Custom Classic: la '69, disponibile sia con la tastiera in palissandro, sia come maple cap, la '58 e i modelli left-handed, '57 e '62.
L'American Classic fu sostituita nel 2000 dalla Custom Classic Stratocaster, disponibile sia nella versione "C neck", sia in quella "V neck", e che, secondo il colore, poteva avere il corpo in ontano o in frassino.
Nel 1998 comparvero anche la Classic Player Stratocaster e la NOS Stratocaster.
La Classic Player poteva essere considerata la versione Custom Shop dell'American Deluxe o un upgrade dell'American Classic e non va confusa con le Classic Player messicane; si distingueva per un ponte 2-point tremolo munito di sellette vintage, meccaniche Sperzel Trim-Lok staggered locking tuners, segnatasti in abalone, battipenna in plastica o metallo anodizzato e pickup Noiseless (che in quel periodo erano considerati pickup premium). Come la Custom Classic, era disponibile sia nella versione "C neck", che in quella "V neck", e, in base al colore, poteva avere il corpo in ontano o frassino.
La NOS Stratocaster era una chitarra che, secondo catalogo, racchiudeva le caratteristiche principali delle Stratocaster della metà degli anni '60 ed era munita di tre pickup Custom Shop '65, Abigail Ybarra (o "AY") signed, dai poli sfalsati.
Nel 1998 comparvero anche la Classic Player Stratocaster e la NOS Stratocaster.
La Classic Player poteva essere considerata la versione Custom Shop dell'American Deluxe o un upgrade dell'American Classic e non va confusa con le Classic Player messicane; si distingueva per un ponte 2-point tremolo munito di sellette vintage, meccaniche Sperzel Trim-Lok staggered locking tuners, segnatasti in abalone, battipenna in plastica o metallo anodizzato e pickup Noiseless (che in quel periodo erano considerati pickup premium). Come la Custom Classic, era disponibile sia nella versione "C neck", che in quella "V neck", e, in base al colore, poteva avere il corpo in ontano o frassino.
La NOS Stratocaster era una chitarra che, secondo catalogo, racchiudeva le caratteristiche principali delle Stratocaster della metà degli anni '60 ed era munita di tre pickup Custom Shop '65, Abigail Ybarra (o "AY") signed, dai poli sfalsati.
Le Set-neck
Le prime Fender set-neck made in U.S.A. furono le LJ, apparse nel 1991, costruite nel Custom Shop da Michael Stevens; non erano delle Stratocaster, avevano un proprio design e, curiosamente, anche se erano Fender, sulla paletta non avevano il logo dell'azienda di Corona, ma quello "Stevens".
Le Set-neck Stratocaster apparvero un anno dopo, nel 1992; avevano un corpo in mogano con un top in acero fiammato e tastiera in ebano a ventidue tasti. La Set Neck Stratocaster aveva meccaniche locking tuners, roller nut (inizialmente Wilkinson, poi LSR), un ponte Deluxe Tremolo System (sostituito dal Fender/Floyd Rose Tremolo System), due single coil Lace Sensor al manico e in posizione centrale (rispettivamente Blue e Gold) e due Red Lace Sensor affiancati al ponte; la Floyd Rose Set Neck Strat, dalla paletta reverse, montava due single coil American Standard e un humbucker Di Marzio e un ponte Floyd Rose Pro Locking Tremolo. La nuova Set Neck Strat del 1996 aveva un corpo in frassino con top in acero, tastiera in palissandro a ventidue tasti, meccaniche Schaller locking tuners, un ponte Deluxe Tremolo e due Texas Special e un humbucker Seymour Duncan JB.
Le Set-neck Stratocaster apparvero un anno dopo, nel 1992; avevano un corpo in mogano con un top in acero fiammato e tastiera in ebano a ventidue tasti. La Set Neck Stratocaster aveva meccaniche locking tuners, roller nut (inizialmente Wilkinson, poi LSR), un ponte Deluxe Tremolo System (sostituito dal Fender/Floyd Rose Tremolo System), due single coil Lace Sensor al manico e in posizione centrale (rispettivamente Blue e Gold) e due Red Lace Sensor affiancati al ponte; la Floyd Rose Set Neck Strat, dalla paletta reverse, montava due single coil American Standard e un humbucker Di Marzio e un ponte Floyd Rose Pro Locking Tremolo. La nuova Set Neck Strat del 1996 aveva un corpo in frassino con top in acero, tastiera in palissandro a ventidue tasti, meccaniche Schaller locking tuners, un ponte Deluxe Tremolo e due Texas Special e un humbucker Seymour Duncan JB.
Le Contemporary
Le Contemporary Stratocaster realizzate dal Custom Shop tra il 1995 e il 1998 erano delle chitarre che si rifacevano alle vecchie H.M., Hearfield e Contemporary di importazione ed erano studiate per conquistare il mercato degli shredder più accaniti. Disponibili anche nella versione flame maple top, avevano tutte dei body leggermente più piccoli e "spigolosi" su cui venivano montati due Texas Special e un humbucker Seymour Duncan JB controllati da due soli pomelli: un master volume e un master tone. A differenza delle Set-Neck il manico era agganciato al ponte tramite un contoured neck plate a quattro viti ed erano munite di ponte Fender/Floyd Rose, e, dal 1996, anche di Deluxe Tremolo.
La mente alla base delle Contemporary era John Shur, che, prima di approdare alla Fender, costruiva chitarre al Rudy's Music Shop di New York. Le sue Pensa-Shur, apprezzate da chitarristi famosi, tra cui Mark Knopfler, avevano un corpo simile a quello delle Stratocaster, ma leggermente più piccolo e più moderno, ma non metallaro come quello delle Jackson. Con il suo arrivo a Corona, John portò il suo design con sé, con cui influenzò fortemente le Contemporary.
La mente alla base delle Contemporary era John Shur, che, prima di approdare alla Fender, costruiva chitarre al Rudy's Music Shop di New York. Le sue Pensa-Shur, apprezzate da chitarristi famosi, tra cui Mark Knopfler, avevano un corpo simile a quello delle Stratocaster, ma leggermente più piccolo e più moderno, ma non metallaro come quello delle Jackson. Con il suo arrivo a Corona, John portò il suo design con sé, con cui influenzò fortemente le Contemporary.
La Carved Top Stratocaster, entrata in commercio nel 1995, era una diretta discendente delle Contemporary; era caratterizzata da un corpo simil-strato in frassino con carved top in acero, che, dietro richiesta di John Page, non era piccolo come quello delle Contemporary. John Suhr, nel disegnarla, rispettò la richiesta del suo capo, ma era convinto che il corpo carved di quelle dimensioni non fosse particolarmente proporzionato: «To mount a carved top on there, you need more of a corner, but if you reduce the radius and keep the body size, it looks too big».
La Carved Top Stratocaster, costruita insieme a Gene Baker, montava due Texas Special e un humbuker Seymour Duncan, era priva di battipenna ed aveva due soli pomelli cromati: un master volume e un master tone. Secondo il catalogo Fender l'humbucker era il Seympur Duncan JB, ma questo pickup aveva entrambe le file dei poli magnetici regolabili in altezza, proprio come il Seymour Duncan Holdsworth, e non come il JB.
A questa seguirono, nel 1998, il modello con due covered humbucker Seymour Duncan e le nuove Showmaster (che non furono etichettate come Stratocaster), delle chitarre set-neck con il corpo carved più piccolo, proprio come voleva John Suhr.
La Carved Top Stratocaster, costruita insieme a Gene Baker, montava due Texas Special e un humbuker Seymour Duncan, era priva di battipenna ed aveva due soli pomelli cromati: un master volume e un master tone. Secondo il catalogo Fender l'humbucker era il Seympur Duncan JB, ma questo pickup aveva entrambe le file dei poli magnetici regolabili in altezza, proprio come il Seymour Duncan Holdsworth, e non come il JB.
A questa seguirono, nel 1998, il modello con due covered humbucker Seymour Duncan e le nuove Showmaster (che non furono etichettate come Stratocaster), delle chitarre set-neck con il corpo carved più piccolo, proprio come voleva John Suhr.
Antonio Calvosa