Il Paisley è un disegno ottenuto utilizzando il boteh o buta, un motivo vegetale a forma di goccia, di origine persiana, tornato di moda negli anni '60 per la sua similitudine con i pattern psichedelici tipici dell'LSD.
La Fender, tra il 1968 e il 1969, decise di realizzare una versione Paisley della Telecaster, diventata famosa perché suonata molte volte da James Burton, storico chitarrista di Elvis.
La Fender, tra il 1968 e il 1969, decise di realizzare una versione Paisley della Telecaster, diventata famosa perché suonata molte volte da James Burton, storico chitarrista di Elvis.
La Fender Japan, negli anni '80, rievocò questa particolare finitura anche sulla Stratocaster.
La Paisley Stratocaster e la Blue Flower Stratocaster (concettualmente molto simile ma floreale) venivano realizzate in modo molto semplice: si applicava sul top e sul back del body e sul battipenna un foglio sottile su cui erano disegnati rispettivamente le "gocce persiane" o i fiori; una vernice, rosa per la Paisley e blu per la Blue Flower, veniva spruzzata ai lati per dare l'effetto burst e il tutto veniva protetto con un trasparente.
La Paisley Stratocaster e la Blue Flower Stratocaster (concettualmente molto simile ma floreale) venivano realizzate in modo molto semplice: si applicava sul top e sul back del body e sul battipenna un foglio sottile su cui erano disegnati rispettivamente le "gocce persiane" o i fiori; una vernice, rosa per la Paisley e blu per la Blue Flower, veniva spruzzata ai lati per dare l'effetto burst e il tutto veniva protetto con un trasparente.
Alla fine del 1986 Dan Smith contattò Nick Sugimoto, a capo del reparto ricerca e sviluppo della fabbrica di Fujigen, per chiedergli se era possibile avere delle reissue degli strumenti Paisley del passato in tempo per il prossimo NAMM show. Dan, infatti, era curioso di vedere se potevano ancora suscitare interesse; non importava quindi che fossero delle repliche perfette, dovevano soltanto "rievocare" quelle finiture. Mr. Sugimoto accettò e provò a cercare delle idee in un negozio indiano di Matsumoto. Qui comprò due magliette rosa e due blu che potevano essere utili per il progetto. Le tagliò a metà e le applicò sui corpi di due Stratocaster. In seguito, con l'aiuto di un liutaio di Fujigen, sviluppò i colori di cui aveva bisogno e preparò i due prototipi.
La reazione fu estremamente positiva e Dan Smith chiese a Mr. Sugimoto di iniziare la produzione delle reissue. Allo scopo gli diede uno dei fogli originali che la Fender aveva usato alla fine degli anni '60, che il liutaio giapponese fece copiare alla perfezione da una fabbrica di Tokyo. |
I primi strumenti furono ovviamente delle Telecaster, alle quali seguì presto la Paisley Stratocaster ST72-125PRD, realizzata solo per il mercato interno giapponese tra il 1987 e il 1989. Era una chitarra con corpo in white ash, palettone, pick americani con i poli piatti e dalla finitura alla nitrocellulosa, responsabile dell'ingiallimento che spesso caratterizza queste primi modelli. Un anno dopo la Pailsey, nel 1988, si aggiunse la Blue Flower ST72-75BLF che venne distribuita sul territorio giapponese.
La Paisley Stratocaster e la Blue Flower furono esportate negli Stati Uniti e in Europa rispettivamente alla fine del 1987 e nel 1988 come limited edition, e restarono sul catalogo per alcuni anni; tuttavia la Paisley non aveva in corpo in frassino come quello della domestic, ma in tiglio, e la finitura era al poliestere e i pickup differenti.
La Fender le propose nuovamente questi strumenti come edizione limitata sia nel 2002-2003, sia nel 2008 (Paisley versione 2 e Blue Flower versione 2).
Tuttavia è possibile notare importanti differenze tra le Paisley e le Blue Flower degli anni '80-'90 e le riedizioni successive: le prime avevano il palettone in stile anni '70 con bullet truss rod e Black Logo, neck plate a tre viti con micro tilt, battipenna ad undici viti, meccaniche "G" Gotoh e ponte pressofuso; quelle del 2002-2003 e quelle del 2008 avevano la paletta piccola con lo Spaghetti logo, neck plate a 4 viti, battipenna ad otto viti, meccaniche Kluson style e ponte vintage style.
La Paisley Stratocaster e la Blue Flower furono esportate negli Stati Uniti e in Europa rispettivamente alla fine del 1987 e nel 1988 come limited edition, e restarono sul catalogo per alcuni anni; tuttavia la Paisley non aveva in corpo in frassino come quello della domestic, ma in tiglio, e la finitura era al poliestere e i pickup differenti.
La Fender le propose nuovamente questi strumenti come edizione limitata sia nel 2002-2003, sia nel 2008 (Paisley versione 2 e Blue Flower versione 2).
Tuttavia è possibile notare importanti differenze tra le Paisley e le Blue Flower degli anni '80-'90 e le riedizioni successive: le prime avevano il palettone in stile anni '70 con bullet truss rod e Black Logo, neck plate a tre viti con micro tilt, battipenna ad undici viti, meccaniche "G" Gotoh e ponte pressofuso; quelle del 2002-2003 e quelle del 2008 avevano la paletta piccola con lo Spaghetti logo, neck plate a 4 viti, battipenna ad otto viti, meccaniche Kluson style e ponte vintage style.
Antonio Calvosa