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Fender Made in Japan
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Le Superstrat

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Nei primi difficili anni che seguirono la chiusura della fabbrica di Fullerton e ​che precedevano​ l'introduzione dell'American Standard, il Giappone non solo supportò la Fender producendo tantissime chitarre per il mercato americano, ma contribuì all'evoluzione della Stratocaster introducendo piccole "modernità" che andavano in linea con il crescente uso della barra del vibrato e della musica rock portata all'eccesso, dando così inizio all'epoca delle Superstrat. ​
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Contemporary Stratocaster

Domestic

Le Contemporary Stratocaster erano delle chitarre apparse per la prima volta sul catalogo giapponese nel 1983, unicamente per il mercato interno, con il marchio Squier. I primi modelli avevano inizialmente un seriale "JV7xxxxx", anche se non vengono considerate delle vere e proprie JV Stratocaster dagli appassionati e dai collezionisti, a cui seguirono quelle dal seriale che iniziava per "E". Caratterizzate quasi tutte da una paletta in tinta su cui appariva il logo "Squier" e quello "Contemporary Series", oltre alle decal "by Fender" e "STRATOCASTER" in caratteri cubitali, erano molto diverse dalle tipiiche Stratocaster. Nonostante il corpo in ontano fosse lo stesso delle classiche JV, erano in realtà progettate per gli amanti del metal - «For the metalist», recitava il catalogo. Ne esistevano almeno tredici modelli differenti, tutti caratterizzati da una tastiera piatta, tasti medium jumbo, molte combinazioni di pickup (humbucker Dragster o single coil Hot Rod), e potevano avere o meno i classici tendi corde a farfalla. 
Catalogo giapponese del 1983: Squier Contemporary Stratocaster
Catalogo giapponese del 1983
Con questa serie apparve, per la prima volta su una Stratocaster, oltre ad un ponte simil-classico con block saddles, anche un tremolo tipo Floyd Rose: il sistema Rox, costituito dallo string clamp Upper Rox e dal ponte Bottom Rox, munito di roller saddles, e in cui le corde si andavano a bloccare all'interno del tremolo block chiamato End Rox.
Il
Il "sistema" Rox su un catalogo giapponese del 1983
Il ponte con le block saddles
Il ponte con le block saddles
Nel 1984 il sistema Rox venne sostituito dal Tremolo Blade Shooter, in cui l'altezza delle sellette non era regolabile singolarmente, ma era tuttavia possibile regolarne l'intonazione, e l'altezza del ponte era modificabile tramite le due viti con cui era fissato alla chitarra che facevano da fulcro.
Il ponte Blade Shooter su un catalogo del 1984 (NB: Le Squier Contemporary domestic erano state sostituite della Boxer domestic)
Il ponte Blade Shooter su un catalogo del 1984 (NB: Le Squier Contemporary domestic erano state sostituite della Boxer domestic)

Export

A causa della chiusura della fabbrica di Fullerton del 1985, data la temporanea indisponibilità delle Stratocaster americane, quelle made in Japan iniziarono ad essere sempre più presenti nei negozi europei e statunitensi.
Fino al 1984 le uniche Contemporary erano Squier-branded ed erano destinate al solo territorio giapponese. Tuttavia, nel 1985, sul catalogo apparvero le prime Contemporary export, sia Squier che Fender branded, tutte munite di almeno un humbucker. 
Le Squier Contemporary export, nonostante fossero ben cinque, erano piuttosto rare. Tutte munite di almeno un humbucker, potevano avere un ponte vintage style o un Kahler Fulcrum.
Squier Contemporary 27-4700
Squier Contemporary 27-4700
Squier Contemporary 27-6800
Squier Contemporary 27-4500
A queste si affiancarono le Fender branded destinate al mercato non giapponese. Tra queste, le Fender Contemporary Stratocaster e le Fender Contemporary Deluxe Stratocaster, fabbricate, come export, dal 1985 al 1988.
​Le Contemporary "Fender" erano chitarre sulle quali venivano montati grossi ponti tipo Floyd Rose: il Fender System I (FS1), il Fender System II (FS2), e il Fender System III (FS3), tutti realizzati dalla Schaller, e, in un secondo momento, il Kahler Fulcrum.
​Il Fender System I era identico al Blade Shooter presente sulle Squier Contemporary del 1984 ed era sempre associato ad uno string clamp al capotasto. Il secondo ricordava molto il ponte della Stratocaster Elite (fa sorridere che sul manuale venisse definito ponte "vintage"!). Il terzo modello era più complesso e permetteva di regolare l'altezza di ogni singola selletta e poteva essere anche utilizzato come ponte fisso. 

Fender System I
Fender System I
Fender System II
Fender System II
Fender System III
Fender System III
Kahler Fulcrum
Kahler Fulcrum
Leveler activated locking nut detto anche Cam arm nut lock
Leveler activated locking nut detto anche Cam arm nut lock
System I string locks
System I string locks
Confronto tra due sistemi di bloccaggio delle corde presenti sulle Contemporary Stratocaster

HM Strat

HM Strat Dan SmithI padri delle HM Strat: Dan Smith & Nick S. (ringrazio Scott Zimmerman per la foto)
Qualche anno più tardi iniziò la Serie HM, costituita da chitarre dall'aspetto decisamente più metallaro, il cui corpo in tiglio, di solito privo di  battipenna, era leggermente più piccolo delle "normali" Stratocaster. Queste "Heavy Metal" Strat avevano hardware, paletta e plastiche nere, e sono diventate famose in Italia perché suonate da Maurizio Solieri.
​Furono progettate da Dan Smith e da Nick Sugimoto, un liutaio giapponese che nel 1977 iniziò a lavorare per la Fujigen nei reparti R&D, custom guitar building and engineering, mentre il logo sulla paletta era stato disegnato da Mr. Kimura.
Esistevano diversi modelli di HM Strat, ciascuno con una diversa configurazione dei pickup (ma che includevano sempre uno o due humbucker), e da un ponte flottante simile al Floyd Rose in grado di permettere un utilizzo esagerato della leva del vibrato. 
Le prime ad entrare nel catalogo Fender, nel 1988, furono le HM Strat giapponesi, seguite nel 1989 dalle US HM Strat e, un anno dopo, da nuove ​HM Strat made in Japan. Tutte erano disponibili in diversi colori, il più delle volte molto vivaci.
​Le prime chitarre di questa serie, le giapponesi HM Strat del 1988, erano munite di un ponte Kahler Spyder Tremolo; il neck plate aveva un'incisione "Fender USA", cosa che ha creato molta confusione portando a credere che queste fossero chitarre americane, soprattutto perché frequentemente il seriale iniziava per "E" come quello delle altre Fender made in U.S.A. degli anni '80.
L'anno successivo la produzione venne spostata negli Stati Uniti. Spesso non è facile distinguere il tipo HSS made in USA da quello giapponese, in quanto non sempre la decal "made in Japan" è presente o è attendibile e perché sono chitarre identiche, ad eccezione dei pickup Di Marzio ed American Standard presenti quelle americane e di alcune finiture differenti.
​Tra le US HM Strat va ricordata HM Strat Ultra, dalla tastiera in ebano con segnatasti triangolari, pickup Lace Sensor e Kahler Spyder Tremolo.
Nel 1991 la produzione delle HM Strat tornò in Giappone; le nuove chitarre erano ancora munite di humbucker Di Marzio, ma anche del ponte Floyd Rose.

HM Strat Greg Howe
HM Strat ads
Greg Howe che pubblicizza la serie HM alla fine degli anni '80

US Contemporary Stratocaster

Le US Contemporary Stratocaster erano chitarre progettate dalla Fender come evoluzione in chiave moderna delle classiche Stratocaster.
​Purtroppo non si sa molto di questi strumenti; sono solo state assemblate negli U.S.A. da componenti per lo più giapponesi. Infatti, sia il manico, privo di qualsiasi decal indicante la provenienza, sia il corpo figured maple top & back, sembrano proprio made in Japan.
Osservando la chitarra saltano subito agli occhi i ventidue tasti, le meccaniche Gotoh, il ponte Kahler associato a locking nut, neck plate asimmetrico con l'incisione "Fender U.S.A." munito di micro tilt, un humbucker splittabile al ponte e due single coil. 
US Contemporary Stratocaster
US Contemporary Stratocaster
La US Contemporary Stratocaster di Davide Crippa

Note

In ultimo non vanno dimenticate le Contemporary fatte dal Custom Shop USA negli anni '90, al quale è stato dedicato un capitolo a parte, ​e la "riedizione" del 2020 Limited Edition HM Strat.
​
Antonio Calvosa


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